Dalle sezioni del PCL
Un Primo Maggio di Lotta, Un Primo Maggio Rivoluzionario!
Non è più tempo di feste e commemorazioni ma è giunto il momento di lotte e rivoluzione.
2 Maggio 2012
Come ogni Primo Maggio ci troviamo ad assistere a passerelle di personaggi politici che sfruttano questa occasione per mostrare una ipocrita e falsa vicinanza a tutti coloro che sono costretti a subire vili attacchi alla propria dignità. In un contesto sociale e politico come quello odierno diviene quindi necessario ed inevitabile unire sfruttati e oppressi per organizzare la rivoluzione!
Come ogni anno il Primo Maggio è l’occasione per celebrare i lavoratori e le loro lotte in tutto il mondo e, mai come oggi, questo appuntamento deve ricoprire un ruolo di primo piano per importanza e urgenza di fronte ad una crisi strutturale e sistemica della società capitalistica.
Come ogni Primo Maggio ci troviamo ad assistere a passerelle di personaggi politici che sfruttano questa occasione per mostrare una ipocrita e falsa vicinanza a tutti coloro che sono costretti a subire vili attacchi alla propria dignità. Vicinanza ipocrita e falsa per il semplice motivo che certi esponenti di partiti e sindacati vanno a sfoggiare discorsi e orazioni sui palchi e nelle piazze salvo poi, con il loro operato e attraverso i ruoli istituzionali ricoperti, contribuire e appoggiare politiche di smantellamento dei diritti, acquisiti con anni di dure lotte, facendo ricadere sulle classi sociali produttive il peso di una crisi economica causata dalle regole di una società al servizio degli interessi della Finanza e del Capitale.
In un contesto sociale e politico come quello odierno diviene quindi necessario ed inevitabile, secondo noi del Partito Comunista dei Lavoratori, non poter più considerare il Primo Maggio una semplice Festa di commemorazione o di folcloristica tribuna politica per tutti questi venditori di illusioni e menzogne. Il Primo Maggio, come ogni giorno dell’anno, deve tornare ad essere un giorno di lotta e resistenza, un’occasione per mettere sul campo la forza dei lavoratori, dei disoccupati, dei cassintegrati, degli studenti e del popolo contro banche, governi, organizzazioni padronali, burocrazie sindacali e partitiche al servizio degli sfruttatori.
I suicidi di lavoratori e piccoli imprenditori, le lotte nei luoghi di lavoro contro i licenziamenti, le delocalizzazioni, lo smantellamento dei diritti, la distruzione dei salari e le pratiche antisindacali e discriminatorie di certi padroncini sono solo un campanello d’allarme che ci mostrano come questa società abbia fatto il suo corso e sia sempre più urgente la necessità di un progetto di un sistema nuovo e migliore, non più sottomesso al dio denaro e al profitto privato di pochi privilegiati ma realmente fondato sui lavoratori e sul popolo.
Proprio per questo, considerata anche la situazione tragica della nostra provincia, ci schieriamo con tutti coloro che in Italia hanno avuto il coraggio di contestare mezze figure della politica come Fassino, Bersani e certi sindacalisti sempre pronti a piegare la testa di fronte ai padroni e condanniamo le cariche della polizia e le denigrazioni mediatiche con la quale, come al solito, si è risposto a tutti loro.
Proprio per questo, a Savona, i militanti del PCL hanno chiesto a gran voce, nonostante la pioggia, che la manifestazione non si chiudesse in piazza ma continuasse con un corteo, portato avanti assieme a molti altri compagni di altre organizzazioni tra cui alcuni militanti del comitato antifascista.
Proprio per questo, il Primo Maggio è e sarà sempre, per noi, il giorno per eccellenza dei lavoratori e degli sfruttati di tutto il mondo, l’occasione per tutti coloro che vogliono lottare per una società migliore di ritrovarsi e unire le proprie forze per urlare all’intero globo che gli sfruttatori e i loro servi dovranno sempre fare i conti con chi, ogni giorno, permette a questo sistema ingrato di andare avanti.