Dalle sezioni del PCL
IL PCL DICE NO ALLA CENTRALE A TURBOGAS A PISTOIA
L'inconciliabiltà fra il sistema capitalistico, l'ambientalismo e le ragioni dei lavoratori.
21 Aprile 2012
Una centrale inutile, che produce energia elettrica con sistemi ormai superati, e dannosi per la salute e per l'ambiente.
(21 aprile 2012)
Ieri sera al circolo "La Capannina" di Bottegone (PT) si è svolta un'assemblea alla quale erano stati invitati gli otto candidati a Sindaco per il Comune di Pistoia
Il tema della serata era molto interessante e molto importante, lo si è visto anche dalla grande partecipazione del pubblico stimato in circa 400 persone. Un pubblico molto attento che è intervenuto nel dibattito in maniera appassionata e spesso in maniera molto critica (usando un eufemismo) nei confronti del candidato del centrosinistra, Bertinelli del PD.
I candidati a Sindaco avevano a disposizione al massimo sette minuti per illustrare le proprie posizioni. Per questo ho dovuto tagliare un po' il testo che qui di seguito si può leggere integralmente. A seguire si può leggere anche il testo di convocazione dell'incontro.
L'ordine degli interventi veniva di volta in volta sorteggiato. Curiosamente sono stato il primo a intervenire.
Buonasera a tutti.
Per prima cosa voglio ringraziare, anche a nome del Partito Comunista dei Lavoratori, il comitato Bottegone-Badia-Agliana per averci invitati a questo incontro.
Detto questo, devo fare subito una precisazione. Il PCL partecipa anche alle elezioni amministrative e alle sue manifestazioni collaterali, con lo scopo dichiarato di fare propaganda alla sua politica indipendente e autonoma, in opposizione e in alternativa a tutti gli altri schieramenti politici. Siamo un partito comunista, perciò ci battiamo per un ordinamento sociale diverso e opposto a quello borghese e capitalista.
Proprio per questo il nostro orizzonte strategico ci porta a occuparci principalmente della questione politica generale. Ma non per parlar d’altro ed evitare argomenti scomodi di carattere locale. Anzi, il tema oggetto della convocazione di questo incontro lo consideriamo di importanza assoluta e degno della massima attenzione, perché si riferisce ad un perverso modello di sviluppo incurante delle conseguenze ad esso legate, e dunque da combattere sia a livello locale che a livello nazionale. Peraltro, la difesa dell’ambiente, in maniera seria e efficace in tutte le sue articolazioni, rientra a pieno titolo nella lotta che i comunisti conducono nei confronti del capitalismo e dunque perfettamente in linea con il marxismo rivoluzionario.
Ma proprio perché pensiamo che tutte le problematiche relative all’ambiente, come quelle relative a qualunque altro aspetto e a qualsiasi livello, siano generate e strutturalmente legate alla natura stessa del capitalismo, cerchiamo di svegliare le coscienze sulla necessità di liberarsi dalla dittatura che quel capitalismo impone attraverso la pervasività delle sue regole, per dare una soluzione a quei problemi in maniera efficace e positiva per la grande massa della popolazione.
È illusorio pensare che il capitalismo possa essere riformato e indirizzato al soddisfacimento degli interessi sociali delle persone, tanto più oggi che si trova immerso nella sua più grande crisi in assoluto, o comunque nella più grande crisi degli ultimi ottanta anni. Quel capitalismo che, non essendoci più trippa per gatti, per usare un’espressione popolare, scarica le conseguenze e i costi del suo fallimento sulle condizioni di vita e sociali delle masse popolari. In Italia, in Europa, in America e in tutto il mondo.
Qui in Italia lo vediamo con le misure di macelleria sociale messe in atto dal governo Monti-Napolitano, diretta espressione dei grandi poteri economici e finanziari, col pieno appoggio delle maggiori forze politiche a partire dal Partito Democratico di Bersani, che di quel governo è un pilastro insostituibile e il più deciso sostenitore. Un governo che opera in maniera particolarmente oculata e mirata in difesa degli interessi delle banche e delle istituzioni finanziarie, anche a livello internazionale. E parallelamente, agisce con accanimento contro tutte le conquiste fatte nel passato dai lavoratori, dai pensionati e dalle fasce più deboli della società, producendo tagli indiscriminati su tutto, dai servizi alla persona all’istruzione, dalle condizioni sociali alla cultura, dalla difesa dell’ambiente alla sanità, alla ricerca.
Tornando rapidamente al tema della serata, affermiamo che è proprio potenziando la ricerca che si potrebbero trovare soluzioni efficaci al problema energetico, indirizzandola verso fonti alternative e rinnovabili tipo solare, eolico, eccetera. E creando parallelamente le condizioni per ridurre il più possibile il ricorso alle energie finite, per esempio, nella produzione di energia elettrica. Evitando cioè l’utilizzo di combustibili fossili come il petrolio, il carbone e il gas.
Ed è anche per questo che condividiamo pienamente la battaglia che il comitato Bottegone-Badia-Agliana conduce contro la centrale a turbogas nell’area ex Radicifil e ci schieriamo apertamente per il no a quel progetto. Una centrale che, oltretutto, attraverso l’emissione delle micidiali polveri sottili, produrrebbe un ulteriore incremento del livello di inquinamento, già molto alto, dovuto alle emissioni del vicino inceneritore di Montale, e da altri fattori legati all’uso di prodotti nel settore del vivaismo, dall’intenso traffico dell’area metropolitana, ecc.
E non si tiri in ballo per favore il fattore occupazione, toccando le corde sensibili dei lavoratori, dei precari, dei disoccupati. Se le istituzioni avessero veramente a cuore il tema del lavoro e dell’occupazione, non solo a parole ma con i fatti, agirebbero in maniera diversa e opposta a quella praticata nella realtà di tutti i giorni. Eliminando o riducendo drasticamente quello che è già diventato un vero e proprio dramma sociale per tante persone giovani e meno giovani e tante famiglie.
Il lavoro non manca in Italia. Basti pensare, per esempio, alla necessità di un riassetto idrogeologico di tutto il territorio, alla necessità di rinnovare totalmente la rete delle condutture idriche, eliminando così quelle incoscienti e criminali perdite d’acqua, al recupero del patrimonio edilizio e di qualunque altra infrastruttura pubblica, al rilancio di un’istruzione pubblica degna di un paese civile, al rilancio del trasporto pubblico, alla sanità pubblica e a tutto ciò che serve ed è veramente utile all’intera società. E ripartendo il lavoro esistente fra tutti i lavoratori a parità di salario.
E di fronte a queste rivendicazioni viene sempre tirato fuori quel mantra che ci viene propinato in continuazione, da giornali e TV, in cui si racconta che non ci sono le risorse economiche necessarie per poterle mettere in pratica. È un falso problema, una bugia colossale: le risorse economiche già ci sono, e potrebbero essere ancora di più con un sistema fiscale serio, o anche semplicemente con una bella patrimoniale.
In ogni caso basterebbe operare scelte diverse sulla destinazione di quelle risorse, per esempio:
1) Rifiuto del Patto di Stabilità, che toglie qualunque autonomia anche alle amministrazioni locali. Al quale ora è stato aggiunto anche il criminale obbligo del pareggio di bilancio.
2) Rifiuto del pagamento del debito pubblico alle banche. Sono circa 80 miliardi l’anno gli interessi che vengono pagati dallo Stato ai grandi possessori di titoli, ai quali ne vanno aggiunti quasi altrettanti pagati dalle varie amministrazioni locali. Per non parlare del patto “Euro Plus”, sottoscritto da tutti i Paesi europei, per rispettare il quale ogni anno, a partire dal 2014 e per i prossimi venti anni, dovrà essere approvata una finanziaria da 40-45 miliardi l’anno.
3) Rifiuto di finanziare qualunque missione militare all’estero. Costo circa 1,5 miliardi l’anno
4) Abbattimento drastico delle spese in armamenti. Soltanto gli Eurofighter hanno un costo di 15 miliardi. Comunque il bilancio della Difesa ammonta a 29 miliardi di euro (dati del 2009)
5) Abolizione di ogni agevolazione, fiscale e non, al Vaticano e alla Chiesa. Costo complessivo calcolato in circa 6 miliardi di euro l’anno.
6) Abolizione di ogni sovvenzione alle strutture private nei servizi alla persone, dall’infanzia alla vecchiaia, passando per la scuola.
7) Abolizione di ogni finanziamento alle cliniche private e a tutte le strutture private riguardanti la sanità.
8) Drastica riduzione degli emolumenti a chi occupa una carica pubblica, che non dovrebbero superare la paga media di un lavoratore.
Applicare o no queste misure è una questione prettamente politica.
Concludendo. Nel testo di convocazione di questo incontro si auspica e viene chiesto, sostanzialmente, un futuro liberato da ogni forma di inquinamento sia ambientale che politico. Noi rispondiamo che, non solo è possibile immaginarlo ma è anche doveroso e necessario mettere in pratica un nuovo modo di intendere lo sviluppo, per poter dare un significato diverso e migliore a quel benessere sociale da tutti evocato.
Ma c’è un modo solo per tradurre quell’auspicio in realtà. Come abbiamo detto in precedenza, occorre cambiare totalmente e radicalmente l’attuale sistema economico-politico in favore di un diverso ordinamento sociale, basato sui principi del socialismo, dove siano i lavoratori, in senso lato, a governare e gestire la società. E non la politica borghese che, anche dall’interno delle istituzioni, di fatto, agisce in favore e molte volte per conto di una minoranza di parassiti, speculatori, sfruttatori che sono l’essenza della dittatura capitalista. Quei governi che, usando una celebre e ancora attualissima definizione di Marx, sono “Il comitato d’affari della borghesia”.
Questa è la ragion d’essere del Partito Comunista dei Lavoratori, e anche la nostra candidatura a Sindaco di Pistoia, si colloca ed è in funzione di quella prospettiva politica.
Grazie
Mario Capecchi - candidato a sindaco di Pistoia per il PCL
Testa della convocazione:
Il Comitato Bottegone-Badia-Agliana invita gli otto candidati a sindaco per il comune di Pistoia ad un incontro con i cittadini.
Quella contro la centrale turbogas nell’area ex-Radicifil è l’ennesima battaglia, l’ultima in ordine di tempo, che il nostro comitato ha sostenuto da quando è nato nel 1989. In questi 23 anni abbiamo lottato contro progetti di centri di stoccaggio rifiuti, mega- inceneritori da 650 tonnellate al giorno, depuratori non a norma, impianti per la produzione di cdr ecc. ecc. Tutti progetti puntualmente previsti (nel caso del depuratore, per rifiuti tossici e pericolsi liquidi, anche attuato ) dagli amministratori nelle nostre zone.
Per questo abbiamo deciso di prendere una iniziativa che, attualmente, riteniamo della massima importanza: per venerdì 20 aprile 2012 abbiamo invitato alla Capannina di Bottegone tutti i candidati a sindaco di Pistoia alle prossime elezioni di maggio. Il tema della serata sarà proprio una domanda che rivolgeremo agli otto candidati:
Per una zona già inquinata e sacrificata anche dalla politica, è possibile pensare ad un futuro senza centrali turbogas e nuove aggressioni?
Venerdì 20 aprile ore 21,15, Capannina di Bottegone. Tutti i cittadini sono invitati!!
Comitato Bottegone-Badia-Agliana