Dalle sezioni del PCL

COMUNISTI NELLE SCUOLE

Riformiamo il pensiero Comunista

12 Febbraio 2012

Dallo scioglimento della Classe alla fase di transizione di Istruzione al pensiero Comunista

Tempo fa scrissi un'articolo sulle involuzioni della Classe nel nostro paese e sulla rappresentatività della Classe.
Preso atto del fatto inconfutabile che la Classe intesa come tale dei lavoratori e/o della Classe oppressa oggi non si sente più rappresentata dalla sinistra più o meno cosiddetta radicale, ma Essa è variopinta politicamente e disgiunta nelle aspettative politiche, tanto che spesso fra gli operai ci si trova di fronte a schieramenti diversificati che vanno dagli operai che imperterriti per la maggioranza votano PDL e Lega Nord o che sono instancabili nostalgici di un riformismo che ritengono possibile (PD) o un populismo riformista (IDV e SEL) o in rari casi aggrappati in poche unità al ricordo comunista (Fed.della Sinistra) che li ha rovesciati nello stato attuale di Classe oppressa con i vari esperimenti Prodiani.
Il Comunismo non è più bandiera di sforzi congiunti per le sorti della Classe. Questo è il pensiero comune nel quale mi trovo a lottare ideologicamente nelle zone del Cuneese e in più larga misura in Piemonte.
La revisione attuata dal PCI-PDS-DS-PD, l'appoggio alla sua sostanziale revisione data da Rifondazione Comunista e dal PdCI continuando a ritenere il PD interlocutore prediletto, la propaganda Leghista e Fascista, il Berlusconismo insito ormai nella stratificazione sociale come linea di riferimento individuale di successo, tutto ciò in un ventennio ha cancellato il senso più alto politicamente della storia da Gramsci fino ai nostri tempi, dando per obsoleto e improponibile il progetto Comunista e insinuando nel pensiero comune che solo il neoliberismo ed il capitalismo possono essere risposte congrue in un periodo "moderno" della società e della forma possibile di società.
Necessita, dato il processo distruttivo attuato dalle destre europee e del nostro paese e subito dalle Sinistre europee che spesso si sono allineate al pensiero unico capitalista, una fase di transizione vera e propria con un lavoro intenso dei compagni chiamati (secondo me) a riformare o ricostituire comunisti ripartendo dall'istruzione nella Classe e della Classe secondo schemi diversi e non solo nelle fasce operaie, ma attraverso il binomio culturale che lega l'istruzione al bene comune.
Leggo con estremo interesse ciò che è successo con la nascita della Cellula Studentesca Fiorentina (il loro articolo l'ho proposto integralmente come volantino nella provincia di Cuneo).
Questo può essere sicuramente un passo importante !
Le lotte studentesche nelle scuole e negli atenei riconducibili alla visione ideologica del nostro Partito Comunista di Lotta e Rivoluzionario come unico scenario possibile contro il Capitale imperante e come interlocutore di Sinistra autentica per i movimenti studenteschi.
I Comunisti nelle scuole e i Comunisti nei luoghi di lavoro (la dove ce ne sono) possono insieme essere un collante davvero interessante, uno per il profilo culturale e di visione in prospettiva del Partito e l'altro come forza debole ma esistente di resistenza ai sopprusi nel mondo del lavoro.
I Comunisti di ieri sono quasi impercettibili, se non dispersi, ma i Comunisti di domani tocca ai pochi Compagni iniziare a formarli in un processo di riproposizione storica e culturale per una società possibile ed alternativa !
Per quel che mi riguarda addirittura proporrei il tesseramento giovanile con una possibile forma di tesseramento diversificato (F.G.PCL) per dar loro spazio autonomo, come movimento, di sostegno al Partito nelle lotte locali e nazionali, ma anche di prospettiva politica del partito stesso.
Formare un Partito non come partito di nostalgici, ma come partito rivoluzionario di forze politiche nuove per risorse culturali e giovanili.
Questa fase di transizione nel riformare e istruire Nuovi Comunisti è necessaria !
Per il Partito e per la storia del nostro paese !
I tempi di maturazione degli eventi sono violentemente più veloci di un tempo. La rete attraverso Internet muove movimenti e persone in modo differente e nuovo.
Necessita muovere le opinioni attraverso canali nuovi, con intensa attività nel web, attraverso i Blog di discussione aperta nella rete, ma in tutto questo, nonostante la velocità degli eventi, non possiamo venir meno alla "FASE DI TRANSIZIONE" e in essa dobbiamo, dobbiamo, dobbiamo pensare alla ricostruzione del pensiero politico, della scuola di Partito e dei suoi pensieri fondanti, all'inclusione dei movimenti Comunisti Giovanili che attraverso la scuola e le lotte universitarie riaprano al pensiero politico alternativo.
Possiamo dedicare in modo programmato e non occasionale la nostra propaganda non solo nelle fabbriche, nei luoghi di lavoro (necessari), ma anche includendo le istanze dei movimenti studenteschi con la formazione di nuove cellule comuniste di giovani tesserati del Partito e di movimenti che ad esso intendono aderire.
Riformare, Istruire i Comunisti di domani è un compito al quale non possiamo sottrarci.
Per questo ho proposto, nella speranza che venga accolta la mia proposta, di riportare integralmente il testo sulla Cellula studentesca fiorentina del PCL come esperienza da propagandare nelle scuole Cuneesi, non solo in termini di esperienza specifica, ma anche nei contenuti delle istanze punto per punto che la Cellula pone come programma di Rivoluzione Studentesca.
Partiamo dai "COMUNISTI NELLE SCUOLE", partiamo dal COMUNISMO come pensiero politico più alto e nobile, oltre che alternativo al sistema capitalistico attuale.

Massimo Elia - Borgo San Dalmazzo (CN) - PCL sezione di Torino

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