Dalle sezioni del PCL
L’aziendalismo è contro la conoscenza scientifica, combattiamolo! Via il ministro Francesco Profumo!
24 Dicembre 2011
Il Ministro dell’istruzione, Francesco Profumo, verrà a Sassari il 16 gennaio 2012 per inaugurare l’anno accademico, che coincide con il 450° anniversario dell’università di Sassari.
Il volantino che segue è stato distribuito alla mensa universitaria di viale Italia, a Sassari, per preparargli l’accoglienza.
L’aziendalismo è contro la conoscenza scientifica, combattiamolo! Via il ministro Francesco Profumo!
“In realtà il suo Politecnico [ di Profumo, quando era rettore], come tutte le aziende, alimenta una competizione sfrenata tra gli studenti che spesso imparano tra i banchi di questo ateneo a scavalcare ed ostacolare i proprio compagni per riuscire ad emergere: un modello che di certo non forma cittadini del mondo. Al contrario è durante i mesi di mobilitazione che abbiamo imparato tra di noi l'importanza della collaborazione, l'importanza del rendere il nostro ateneo un reale luogo di scambio di idee, un luogo dove la nostra conoscenza si è arricchita, discutendo non più soltanto dei nostri argomenti di studio ma della società intera. Solo così possiamo crescere come cittadini ed essere ingegneri e architetti migliori”. La conoscenza scientifica è lo strumento che usiamo per pianificare l’evoluzione, perciò deve essere pubblica e non asservita all’aristocrazia finanziaria decadente. Qui si misura la differenza di quest’ultima con la borghesia rivoluzionaria di Dante, di Guglielmo d’Ockham, di Machiavelli, di Giordano Bruno, di Galileo, di Francis Bacon, di Spinoza, di John Milton, di Diderot e di Hegel. I migliori scienziati francesi, alla fine del secolo XVIII, facevano parte del Comitato delle polveri, organismo del Grande Comitato di Salute pubblica. Quegli scienziati volevano dare il colpo definitivo all’ancien régime.
La borghesia rivoluzionaria si batteva contro l’assolutismo. Oggi l’aristocrazia finanziaria europea cerca disperatamente di continuare a dominare le forze produttive: la classe salariata, la conoscenza scientifica e la tecnica. A questo fine procede alla costruzione di un esecutivo sovranazionale forte che proceda - dietro la maschera ridicola della “neutralità della tecnica” e della “straordinarietà della situazione”, come sostiene l’accademico tedesco Herfried Munkler - calpestando le procedure della democrazia parlamentare. Non sarà la classe salariata a difendere un parlamentarismo corrotto, la classe dei salariati lo seppellirà e lo sostituirà con gli Stati Uniti Socialisti d’Europa fondati sugli organismi di democrazia rivoluzionaria.
La conoscenza scientifica è prigioniera nelle mani dell’1% della popolazione mondiale che la utilizza solo per mantenere in vita il capitalismo agonizzante ed i suoi lacchè avidi, ricapitolatori e necrofili. Gli apologeti del capitalismo si arrampicano sugli specchi per negare la catastrofe in corso. Qualsiasi tentativo indirizzato ad accreditare il carattere ciclico della catastrofe attuale, si spezza le unghie. Il governo Monti obbligherà la classe salariata ad unirsi secondo i suoi propri interessi economici e secondo i suoi valori storici e morali.
Il movimento operaio rivoluzionario internazionale ha definito, dai tempi dell’Associazione Internazionale dei Lavoratori, la sua politica verso i membri della comunità scientifica: “ mi pare che gli operai si accaniscano ad escludere ogni ‘literayman’, cosa che è certamente stolta, dal momento che ne hanno bisogno per la stampa ma è scusabile dati i continui tradimenti degli intellettuali”( Karl Marx). Il movimento operaio rivoluzionario internazionale rivolge una domanda alla comunità scientifica internazionale e, quindi, ai docenti e alle docenti dell’università di Sassari: di fronte alla catastrofe inarrestabile del modo di produzione del capitale con chi vi schierate con l’aristocrazia finanziaria decadente oppure con la classe delle salariate e dei salariati? Non c’è tempo da perdere in chiacchiere.
Partito Comunista dei Lavoratori per la IV Internazionale – sezione provinciale di Sassari