Dalle sezioni del PCL

2°BOLLETTINO del C.M. alla FINCANTIERI di GENOVA/S.PONENTE

“ PROLETARI DI TUTTI I PAESI UNIAMOCI !! “ (K.Marx)

28 Novembre 2011

LATO FRONTE:Editoriale

LOTTA DI CLASSE

LE RICETTE DEI BANCHIERI E I LORO COMPLICI

E’ nato il Governo della Confindustria e delle banche. Mai nella storia italiana del dopoguerra un esecutivo è stato espressione così diretta del capitale finanziario.
Il combinarsi della crisi del berlusconismo e della crisi finanziaria, italiana ed europea, in assenza di una soluzione parlamentare alternativa immediatamente spendibile, ha prodotto questo esito straordinario.
Tutti i partiti dominanti hanno compiuto un passo indietro, per lasciare il passo a Monti, uomo di fiducia delle banche e degli industriali. Berlusconi si è rassegnato alla ritirata sotto i colpi della crisi delle Borse (e delle sue stesse aziende) e la continua agonia della maggioranza parlamentare alla Camera. Bersani ha scelto di sacrificare una vittoria elettorale scontata del centrosinistra e la sua stessa leadership di governo, sotto la pressione dell’ emergenza finanziaria e dell’interesse generale del sistema. Affermando che “viene prima il Paese e poi il partito” il gruppo dirigente del PD ha consacrato la propria vocazione alla difesa dell’ interesse superiore del capitale.
Il programma che si annuncia è la continuità dichiarata della politica d’ emergenza varata dal governo Berlusconi, col lasciapassare delle “opposizioni” parlamentari: il rispetto del programma Europlus e dei relativi “impegni” solennemente assunti in sede U.E.
Il nuovo governo proverà ad abbellire la propria immagine con qualche innocua misura “anticasta” a fini mediatici, e una probabile minipatrimoniale richiesta persino da Confindustria e banche in funzione antidebito.
Ma dietro questa operazione di facciata, ci sarà l’attacco alle pensioni d’anzianità, nuove massicce vendite e privatizzazioni di beni pubblici, un aumento delle tasse, la demolizione progressiva del contratto nazionale di lavoro e nuove normative sui licenziamenti. Tutto ciò che chiede l’ Europa capitalista per rassicurare i banchieri.!
Questa è la ragione sociale del governo: fare contro i lavoratori ciò che Berlusconi non era più in grado di fare e ciò che il centrosinistra non era ancora pronto a fare.
L’unità nazionale è semplicemente la soluzione di mutuo soccorso tra i partiti borghesi per garantirsi la reciproca complicità nell’attacco congiunto alla maggioranza della società .!
In questo quadro colpisce la capitolazione al governo Monti di Di Pietro e Vendola .
Il populismo comiziesco, in tutte le sue varianti, si è sciolto come neve al sole di fronte all’ emergenza del capitale finanziario, sotto la pressione intimidatoria del PD e di Napolitano. Di Pietro è passato in due giorni dalla denuncia della “macelleria sociale” in arrivo alla “fiduciosa attesa” del nuovo governo.
Vendola ha surfato come sempre nelle pieghe del vocabolario, per concludere che Monti è degno di un sostegno, seppur “condizionato”.
Entrambi hanno scelto d’ingannare i lavoratori e i propri elettori accodandosi ai banchieri e coprendo le spalle al PD, pur di coltivare le proprie ambizioni per un futuro governo col PD
Dove è assente ogni confine di classe, si dissolve prima o poi ogni confine di opposizione !!
All’unità nazionale di tutti i principali partiti borghesi attorno al programma degli industriali e dei banchieri, va contrapposto il fronte unico di tutte le sinistre attorno alle ragioni del lavoro.Occorre costruire una vasta campagna di mobilitazione contro il governo: nelle fabbriche, negli uffici, nelle scuole, nelle università e nei quartieri.!

LATO RETRO:Echi

CAMBIO DI GOVERNO MA LA MUSICA NON CAMBIA

Giovedì 23 Novembre 400 operai Fincantieri hanno scioperato per 4 ore e attuato un corteo che ha attraversato la città di Genova fino alla Prefettura . La situazione è sempre più tesa: ormai mancano meno di 100 giorni al termine dell’ultima nave in costruzione e sono sempre di più i lavoratori che vengono mandati in cassa integrazione. Inoltre, negli ultimi giorni sono circolate notizie su possibili commesse per il cantiere che sarebbero state rifiutate dall’a.d. Bono. Ciò fa crescere il timore che l’ Azienda voglia di fatto procedere alla chiusura di Sestri.A fronte di ciò il nuovo governo si è limitato a promettere che ci sarà presto un nuovo incontro tra le parti per discutere del futuro del cantiere.
Vedremo.! Di certo la musica non cambia:
solo con la lotta i lavoratori riusciranno a difendere il proprio posto di lavoro.!

NON LASCIAMOLI SOLI,UNIAMO LE LOTTE

Venerdì 18 Novembre 1000 lavoratori di Finmeccanica hanno manifestato in corteo per le strade di Cornigliano per far sentire il loro no ad ogni ipotesi di tagli occupazionali.
Vi è, infatti, il rischio che l’Azienda, per superare l’attuale momento di difficoltà, possa ricorrere nel 2012 alla vendita di alcuni suoi rami aziendali. Solo a Genova il gruppo comprende 5000 lavoratori, operanti in Ansaldo, Selex ed Elsag.
Non lasciamoli soli, costruiamo delle mobilitazioni unitarie.!

UNA RISPOSTA GENERALE ALLA FIAT

La Fiat ha annunciato di voler estendere l’accordo di Pomigliano del 29-12-2010 a tutti i lavoratori del Gruppo. Di fatto sarà cancellato il Contratto Nazionale dei Metalmeccanici, saranno ridotte le pause di lavoro, intensificati gli orari, ridotti gli stipendi e cancellati i rappresentanti sindacali eletti dai lavoratori (RSU) che saranno sostituiti dalle RSA nominate dai soli sindacati firmatari.
E’ chiaro che la Fiat punta a cancellare la Fiom e i sindacati di base dai propri stabilimenti per avere mano libera contro i lavoratori.
E’ una provocazione gravissima non solo contro i lavoratori della Fiat ma contro tutti i
lavoratori italiani. Una provocazione coperta e avallata dal nuovo governo dei banchieri, sostenuto da Bersani, Di Pietro, Berlusconi, Casini e Napolitano.
Contro questa provocazione non bastano iniziative giudiziarie ne’ puri scioperi simbolici. E’ necessaria una mobilitazione straordinaria e continuativa, che , partendo dal gruppo Fiat, punti a coinvolgere l’intero mondo del lavoro, collegando la difesa intransigente dei diritti sindacali ad una piattaforma generale e unificante di rivendicazioni sociali.
Parallelamente la natura particolarmente reazionaria dell’attacco Fiat ripropone la necessità della sua nazionalizzazione e del suo esproprio senza indennizzo e sotto controllo dei lavoratori.

UN TRISTE BILANCIO

Secondo l’ ultimo rapporto della Camera del Lavoro di Genova (Nov. 2011) le uniche tipologie di assunzione in aumento sono quelle a tempo determinato, mentre I contratti full time sono calati notevolmente. Inoltre nel 2011, complessivamente, i lavoratori che hanno usufruito di una qualche forma di cassa integrazione sono stati 4.400 (sparsi in 277 aziende) con una perdita economica personale di oltre 8 mila euro all'anno. E nel 2012 sarà ancora peggio. A farne le spese sono soprattutto i giovani, condannati da questo sistema ad un futuro di miseria e precarietà.

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PCL GENOVA

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