Dalle sezioni del PCL

Provincia Ancona: ARDO, BEST e CB, la stessa lotta.

4 Novembre 2011

Provincia Ancona: ARDO, BEST e CB, la stessa lotta.
Doccia fredda per gli operai della BEST di Osimo (AN) dopo il ponte di Ognissanti. Alla ripresa del lavoro, i 130 operai della BEST hanno trovato, non solo, chiuso la fabbrica, ma le serrature cambiate e lo stabilimento mezzo svuotato, una doccia fredda che ancora una volta subordina la dignità delle persone alle logiche del profitto e del più becero capitalismo.
Lo stesso si può dire della CB di Cerreto dove 90 operai di cui il 90% donne chiude i battenti, lastricando una volta di più il nostro territorio di povertà, di disoccupazione e disperazione.
L’ARDO manda a casa più di 2000 operai confermando una volta di più “quale presente misero” stiamo vivendo e quali conclusioni si possano trarre per il futuro di questo territorio.
Il Partito Comunista dei Lavoratori respinge in modo radicale queste “politiche votate al ribasso” in favore degli interessi del padronato, (Confindustria, Banche e multinazionali) rapine legalizzate fatte speculando sulla pelle dei lavoratori, che fino ad oggi hanno prodotto e producono ricchezza in questo territorio.
Non si può inoltre, non pensare al piccolo indotto che non beneficia di nessun ammortizzatore sociale ed è il primo a farne le spese.
Come PCL ci appelliamo a tutte le forze che si dichiarino apertamente di stare con gli operai ed i lavoratori “tutti” delineando una linea di confine: o si stà con il lavoro o contro il lavoro, o si stà con i lavoratori o con i capitalisti, o si stà con la povera gente o con i banchieri, tutto ciò che esiste e si fomenta nel mezzo, ad oggi è solo carta straccia.
Schieriamoci contro le scelte conservatrici e monosettoriali del nostro territorio, contro le delocalizzazioni e contro le “svendite” di tutto ciò che di utile ancora rimane.
I lavoratori si sono stancati di non poter essere rappresentati e di accettare con passività ogni decisione che sia presa nei loro confronti.
Dove sono tutte quelle forze che si richiamano alla sinistra? Nonostante i molti incarichi istituzionali ricoperti nella nostra regione, sono di un immobilismo mai visto in tutta la storia della seconda repubblica italiana, scomparsi da qualsiasi fronte di lotta.
Al sentimento più diffuso della rassegnazione e della sfiducia, dobbiamo portare il “programma” che innalzi la coscienza delle genti e non al contrario abbassarlo alla coscienza vigente. Questo è il nostro compito primario. Ora basta! Basta litigare sempre e solo all’interno dei vostri stessi apparati, basta parlare nel nome del compromesso e della poltrona facile.
Ci vuole una sinistra che rompa gli schemi e si ponga come alternativa. Una sinistra che porti avanti soluzioni credibili, concrete per l’ emergenze quali il nostro tempo, (oggi) ci chiama ad affrontare.
Per evitare l’aumentare di “nuovi poveri” in favore delle “signorie locali”, gli operai di queste tre aziende devono assolutamente, prima che sia troppo tardi: rivendicare il diritto a lavorare occupando ad oltranza tutte le fabbriche che de localizzano, chiudano, creino morti sul lavoro o che licenziano, dove possibile, dividere il lavoro fra tutti, con la progressiva diminuzione dell’orario di lavoro, a parità di salario.
Il peggio deve ancora venire, quindi, prima che sia troppo tardi, non scegliamo di stare con chi licenzia o fa licenziare, ma con chi difende i posti di lavoro.
P.S
Se a qualcuno viene da ridere sui tagli che il Governo dovrà ancora attuare, a me girano proprio le palle!
I rapinatori non possono chiedere alle loro vittime di ripagare i loro debiti.
Indignamoci e prendiamoci il nostro futuro.
Occupazione ad oltranza!

Youri Venturelli
Partito Comunista dei Lavoratori
Sez,Ancona-Nucleo Montano.

Youri Venturelli

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