Rassegna stampa

Il Partito comunista dei lavoratori contro l’autosospensione dell’assessore Nino De Gaetano

"Rifondazione subalterna all’Unione"

7 Dicembre 2006

"Basta con la pantomima delle autosospensioni. Il PCL chiede lo scioglimento della Giunta Loiero". Inizia così il comunicato del Coordinamento regionale della Calabria del movimento costitutivo per il Partito comunista dei lavoratori. "Con il passare dei giorni – si legge - si fa sempre più imbarazzante la permanenza in carica della giunta calabrese di centrosinistra. Una situazione estremamente grave che coinvolge gli interessi dei cittadini calabresi perché ad essere in gioco non sono solo le nomine dell’apparato burocratico della macchina regionale ne lo spazio di gestione dei partiti, ma il futuro della Regione che tra speranza e tradimenti, continua a rimanere appesa al filo dei finanziamenti europei che, l’incapacità programmatica e gestionale della Giunta stenta a pianificare nell’interesse dei cittadini. L’avviso di garanzia ricevuto da Agazio Loiero, in tale contesto, costituisce l’ultima tappa di un marasma politico-giudiziario che da mesi coinvolge il ceto politico calabrese ai massimi livelli, tanto da ipotizzare la conducibilità degli incidenti giudiziari all’interno di una lotta intestina per la supremazia nell’Unione e, in particolare, nel costituendo Pd. Una lotta senza quartiere (…) che subisce un’accelerazione derivante dalla consapevolezza della “nomenclatura” del centrosinistra che il tempo è sempre più esiguo, vista la tangibile caduta di consenso all’interno della base sociale per l’impronta marcatamente neoliberista con cui l’Unione affronta le problematiche presenti sul nostro territorio. Il liberismo, l’emergere di una grave questione morale, le faide interne, favoriscono infatti, la rivincita delle destre. Alla luce di queste amare constatazioni, ci chiediamo come si possa affidare il destino dei lavoratori e dei ceti a disagio socio-economico nelle mani di lobbies di potere che utilizzano i partiti, ed il consenso che ne deriva, per mettere le mani su ingenti risorse e gestirle per interessi particolaristici a danno dell’intera collettività calabrese. A questo punto diventa improcrastinabile la richiesta di scioglimento del Governo Loiero e dell’intero consiglio regionale, non per favorire la rivalsa del centrodestra ne per contribuire a generare altro caos, ma per cominciare a costruire un percorso di aggregazione a sinistra con un programma di governo della regione realmente centrato sull’interesse dei lavoratori e delle classi economicamente deboli. Non possiamo più tollerare che i soldi pubblici vengano utilizzati esclusivamente per rimpinguare le tasche del malaffare e della criminalità; non possiamo assistere inermi allo smembramento di settori centrali quali lavoro, sanità, trasporti, ambiente; non possiamo accettare le imposizioni di un ceto politico che fino al vertice si trova invischiato in inchieste giudiziarie di enorme gravità e causano ulteriori ritardi e brusche frenate al lentissimo processo di “crescita” di questa Regione. L’autosospensione dell’assessore al lavoro Nino De Gaetano del Prc costituisce l’ennesima presa in giro di una classe dirigente legata alle poltrone che, ad intervalli più o meno regolari ci propina riprovevoli sceneggiate di crisi e rimpasti cui nessuno crede e smaschera la subalternità del partito della rifondazione comunista ai poteri forti calabresi". "Se c’era un segnale da dare esisteva un unico ed inequivocabile modo – concludono -: Uscire immediatamente e senza tentennamenti dalla giunta intraprendendo assieme alle forze sane di questa società un percorso di aggregazione delle sinistre con un programma indipendente e classista, alternativo sia al centrodestra che al centrosinistra, che possa dimostrare quanto si abbia realmente a cuore le sorti dei calabresi, soprattutto dei lavoratori, dei precari, dei disoccupati, dei migranti".

Da “ il DOMANI - Calabria”

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