Dalle sezioni del PCL

GENOVA:2°BOLLETTINO DI OTTOBRE DISTRIBUITO ALLA FINCANTIERI

“ PROLETARI DI TUTTI I PAESI UNIAMOCI !! “ (K.Marx)

21 Ottobre 2011

LOTTA DI CLASSE

LATO FRONTE:Editoriale

LA NECESSITA'DI UNA RISPOSTA OPERAIA ALL'ALTEZZA DELLO SCONTRO

I maggiori gruppi industriali del Paese (Fiat e Fincantieri) sono investiti dalla profonda crisi di sovrapproduzione che attraversa il sistema capitalistico mondiale. Un sistema fallito che non ha più nulla da dare ma solo da togliere al di là di chi lo governi che sia di centrodestra o di centrosinistra.
Ovunque si riducono i salari, si precarizza il lavoro, si distruggono i diritti contrattuali, per rilanciare i profitti dei padroni. Ovunque si allunga l'età lavorativa, si colpisce la sanità, si smantella l' istruzione. per gonfiare le tasche dei banchieri.
I titoli di Fiat Spa e Fiat Industrial dal gennaio 2011 sono crollati; i magazzini sono pieni, le vendite continuano a ridursi, così come la quota del mercato italiano.
La direzione di Fincantieri, azienda non ancora collocata in borsa grazie alla lotta dei lavoratori, ha avanzato un piano di ridimensionamento produttivo e procede con accordi cantiere per cantiere per dividere i lavoratori. E' evidente che questi gruppi industriali sostenuti dal governo, dai sindacati complici e dal principale partito liberale del centrosinistra (PD), vogliono scaricare la crisi sulle spalle dei lavoratori e delle lavoratrici. La firma da parte della burocrazia dirigente della CGIL dell' accordo interconfederale del 28 giugno e del patto sociale del 4 agosto 2011 ha aperto la strada all' intervento di Draghi e Trichet a nome della BCE e alla successiva introduzione del famigerato articolo 8 della manovra finanziaria di agosto.
I lavoratori non devono attendersi nulla a loro favore ne da parte dell'attuale governo Bossi-Berlusconi, ne da un eventuale governo Monti di unità nazionale, come evidenziano i giudizi largamente favorevoli dei maggiori partiti alla lettera di Trichet e Draghi del 5 agosto e al documento del 30 settembre “progetto delle imprese per l' Italia” di banche e industrie.
Il Partito Comunista dei Lavoratori sostiene lo sciopero di venerdì 21 ottobre proclamato dalla Fiom-Cgil con manifestazione nazionale a Roma, dei lavoratori di Fiat e Fincantieri contro la chiusura degli stabilimenti, per la riconquista del Contratto Nazionale di lavoro, per la salvaguardia del salario, contro ogni discriminazione e limitazione delle libertà dei lavoratori e del diritto di sciopero.

LE RESPONSABILITA' DI UN' IMPOSTAZIONE POLITICA RINUNCIATARIA

La manifestazione nazionale del 15 Ottobre a Roma ha visto una grande partecipazione di massa, una vasta presenza di giovani, un diffuso senso comune “anticapitalista”. Ma la sua dinamica è stata distorta da un' impostazione politica sbagliata del coordinamento che ha promosso ed organizzato il corteo: un' impostazione che rinunciando ad indirizzare il movimento sul terreno del conflitto politico col potere, ha finito con l' amplificare lo spazio di pratiche impolitiche e minoritarie, estranee ad una logica di massa. Sia chiaro: la nostra critica del vandalismo muove non dalla logica delle questure, ma dall'interesse della rivoluzione. L'avversario fondamentale dei lavoratori, dei giovani, delle loro lotte, non sono i cosiddetti black block, ma il capitalismo e il suo stato.
La violenza consumata contro auto o vetrine di negozi , per quanto del tutto inutile e demenziale, resta infinitamente minore della violenza consumata quotidianamente nello sfruttamento di milioni di uomini e di donne, nella segregazione dei migranti,o nelle missioni di guerra.
Indipendentemente dalla grande distanza politica che ci separa dalle posizioni della cosiddetta area antagonista, non solo rifiutiamo ogni solidarietà con lo stato dei padroni e dei banchieri, ma difenderemo ogni compagno/a che sia vittima della sua repressione.
Ora è necessario andare alla radice delle responsabilità politiche di fondo di quanto accaduto.
Occorre discutere seriamente l' organizzazione della piazza e delle future mobilitazioni.
E soprattutto occorre rilanciare una prospettiva di rivolta sociale di classe, su base di massa e su un programma anticapitalista: che resta la condizione decisiva per aprire una prospettiva politica nuova.

LATO RETRO:Echi

SESTRI: LA LOTTA CONTINUA

Che la lotta sarebbe stata lunga i lavoratori del cantiere di Sestri Ponente lo avevano capito da tempo.
E così, dopo il nulla di fatto concluso all'incontro nazionale di martedì 11 Ottobre tra Sindacati e Governo, i lavoratori hanno ripreso a manifestare
il giorno stesso e il successivo.
Hanno occupato nuovamente lo stabilimento per 2 giorni e manifestato numerosi (più di 2mila) per le vie cittadine con tanto di blocco, per qualche ora , della stazione di Principe. Un primo risultato è stata la notizia della firma di Tremonti al decreto che stanzia 50 milioni di euro per la costruzione del ribaltamento a mare, utile per il potenziamento del cantiere. Ma non basta: c'è bisogno di commesse, altrimenti il cantiere, da marzo, rischia di fermarsi per lungo tempo e ciò vuol dire nuova cassa integrazione o peggio licenziamenti
per i lavoratori.
Ribadiamo la nostra completa solidarietà verso le lotte dei lavoratori.

AGENZIE DI RATING COMPLICI DEL SISTEMA

Si fanno passare per enti indipendenti, ma in realtà le agenzie di rating sono organismi asserviti alla legge del profitto. Moody' s, Standard e Poor' s e Fitch altro non sono che aziende private che fanno profitti facendo analisi finanziarie su commissione di banche, enti vari e governi.
Se per es. un' agenzia di rating non attribuisce il rating (cioè la quotazione) che una qualsiasi banca desidera per i propri prodotti finanziari, quest' ultima non fa altro che rivolgersi ad un' altra agenzia.
A seguito della crisi finanziaria scoppiata nel 2007 sono emerse le responsabilità evidenti di queste agenzie, che sono state complici della truffa dei mutui subprime, con evidenti conflitti d' interesse.
Invece di valutare negativamente questi strumenti tossici, li hanno approvati in larga misura , il che ne ha favorito la diffusione, sia in Usa sia nel mondo, con le conseguenze che si sono viste.
Addirittura, queste agenzie fornivano consulenze a pagamento per aiutare le società d' investimento, per spiegare loro come fare per meglio confezionare i loro prodotti finanziari truffaldini allo scopo di ottenere dei buoni rating sul mercato borsistico.
Da ricordare, poi, gli scandali della Enron, della Word-Com, di Parmalat o Cirio,ecc. tutte aziende che fino a poco prima di fallire venivano valutate con rating alti dalle medesime agenzie.
E la stessa cosa avvenne con i Paesi dell' Est-Asia e con l' Argentina prima che fallissero rispettivamente nel 1997 e nel 2000.
Si tratta, perciò, di agenzie prive di ogni credibilità perchè funzionali esclusivamente al sistema capitalista e a interessi privati.

DOPO LA MORTE DI STEVE JOBS: LEGGENDA E TRISTE REALTA'

La morte di Steve Jobs, fondatore di Apple, l' azienda che oggi è la più ricca del mondo , è stata l' occasione per numerosi capi di Stato per rendere omaggio al “grande genio” e “grande visionario”. S. Jobs può aver avuto delle buone intuizioni ma si tratta principalmente di intuizioni commerciali. Infatti è stato un abile capo di marketing, perchè
le invenzioni iPhone e iPad sono il frutto del lavoro collettivo del suo personale di
tecnici informatici.
Semmai, Steve Jobs, come tanti, è stato un uomo d' affari senza scrupoli: faceva ( e la Apple fa tuttora) fabbricare i suoi prodotti in Cina, dove la manodopera costa assai meno che in America. In una di queste società, la Foxconn, che impiega migliaia di lavoratori in tutto la Cina, di recente, ci sono stati 13 suicidi tra i lavoratori, a causa delle durissime condizioni di lavoro.
In un' altra azienda cinese, la Wintex, che produce gli schermi a sfioramento per gli iPhone si usa tuttora, per la pulizia di tali schermi, un prodotto contenente n-esano, un solvente che attacca il sistema nervoso. In pochi anni 137 lavoratori di questa azienda sono morti per avvelenamento a causa di questo solvente, che per la sua pericolosità è proibito in Usa dal 1960 .
Apple, come molte altre grandi aziende, firma contratti con società di produzione cinese, che realizzano i propri prodotti al minor costo possibile. E Steve Jobbs non poteva ignorare che queste sono aziende dove i diritti dei lavoratori sono continuamente trascurati.!
Questo è il tipo di “genio” che la società capitalista celebra ed onorifica.!

PCL/GENOVA

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