Dalle sezioni del PCL
PCL/Genova: DIFENDIAMO IL TRASPORTO PUBBLICO LOCALE (T.P.L.)!
MOBILITIAMOCI CONTRO I TAGLI AI SERVIZI PUBBLICI !!! VIA BERLUSCONI, VINCENZI,BURLANDO, PER UNA VERA ALTERNATIVA NAZIONALE E LOCALE!!!
3 Luglio 2011
Nuovo volantino distribuito dal 29 al 2 luglio tra i lavoratori AMT
Mercoledì 22 giugno a Genova hanno manifestato al grido “E’ MEUIA’/E’ MATURO”centinaia di cittadini/utenti di AMT - studenti,lavoratori e pensionati-, assieme alle associazioni genovesi dei consumatori, per le condizioni inaccettabili causate dall’ultimo “piano di risanamento”aziendale,quali l’aumento delle tariffe di viaggio (biglietti e abbonamenti sono aumentati del 30%)e la riduzione delle corse con conseguente aumento del tempo di attesa alle fermate e situazioni inaccettabili di viaggio ( con pulman sempre più affollati!!!).Nei mesi scorsi avevano più volte protestato gli stessi lavoratori di AMT contro i tagli di personale ( 400 esuberi dichiarati tra licenziamenti e cassa integrazione) e del servizio (3 milioni di Km di linea servita tra tratte collinari e fasce notturne).Dieci giorni prima il grande risultato del referendum ha espresso una precisa indicazione di contrarietà alle privatizzazioni dei cittadini anche nella ns Regione. Infatti nel primo quesito referendario, relativo alle “modalità di affidamento e gestione dei servizi pubblici locali di rilevanza economica”, con la vittoria del SI è stato così abrogato l’intero articolo 23 bis del decreto Ronchi, con il quale si imponeva agli enti locali (Comuni e Province), entro il 2011, di affidare tutti i servizi pubblici locali, non solo la gestione dei servizi idrici ma anche gli altri,quali la gestione del ciclo dei rifiuti, il trasporto pubblico locale, ecc., a soggetti privati attraverso l’indizione di una gara oppure, in alternativa, a cedere a un soggetto privato almeno il 40% del pacchetto azionario della società pubblica che sinora avesse gestito il servizio.Le Amministrazioni del Comune e della Provincia di Genova,auspicando probabilmente un diverso risultato al referendum, avevano già messo nei rispettivi bilanci preventivi per il 2011, approvati nel dicembre scorso, la cessione a privati del 40% di AMIU e del 40% di ATP, l’azienda dei trasporti pubblici provinciale, dimostrandosi così ancora una volta molto “obbedienti” alle imposizioni del governo Berlusconi.La giunta Vincenzi di centrosinistra, col voto anche di un assessore al ciclo dei rifiuti della Federazione della Sinistra, ha già messo nel Bilancio Comunale preventivo i 12 milioni di euro che prevede di ricavare dalla cessione a privati del 40% di AMIU. La Provincia di Genova (con una maggioranza ancora più larga, che va dal PRC fino all’UDC), ha messo la cessione del 40% di ATP nel Bilancio preventivo, ed ha inoltre già votato definitivamente l’intero provvedimento,col voto di tutta la maggioranza in Consiglio provinciale (compresi i voti di SEL, del PRC e dei Verdi) lo scorso 27 aprile.
Senza quindi nemmeno aspettare l’esito del referendum !!!
Il Comune e la Provincia di Genova devono rispettare il voto popolare, avviando un percorso per la ripubblicizzazione dell’acqua e del sistema idrico e allo stesso tempo bloccando i processi di privatizzazione in corso sulla gestione del ciclo dei rifiuti e sui trasporti pubblici locali.
Ancora,occorre elaborare un nuovo piano di mobilità per Genova e provincia,con calcolo delle tariffe di viaggio in base al reddito familiare e rispettoso dell'ambiente, privilegiando così i mezzi a ridotto impatto ambientale(metro,treni,filobus) e allontanando macchine e parcheggi dal Centro.