Dalle sezioni del PCL

25 Aprile tutti i giorni

Campagna Antifascista Permanente

11 Maggio 2011

25 Aprile: occasione per scaraventare via l’ombrello della libertà d’espressione con cui si copre la retorica xenofoba, settaria, reazionaria, in una parola: neofascista. Approfittando della fame prodotta dalla crisi, una serie di ridicoli gruppuscoli tentano di appestare l’aria cittadina, grazie anche all’aiuto dei potentati locali. Più che di forze, si tratta di barzellette politiche. Altro che bonifiche e treni in orario! Il fascismo ha significato il brutale abbattimento delle libertà, della possibilità di difendere le proprie idee e i propri diritti. Il fascismo ha annichilito il sistema d’istruzione con enormi menzogne, ha fatto tacere con la violenza i propri avversari, ha stroncato i sindacati liberi.

L’ascesa di movimenti filodittatoriali è avvenuta mediante un massiccio bombardamento mediatico anti-liberale ed antisistema, anche grazie all’appoggio di una borghesia abietta che ha visto nel fascismo la possibilità di stroncare le opposizioni sociali. Anche ora le grandi elitè del Paese stanno stringendo in una morsa ferrea i lavoratori (FIAT insegna), l’istruzione e l’intera opposizione sociale (da Genova 2001 alle recenti ondate repressive) trovando una buona spalla nelle idee di questi imbecilli in camicia nera, i quali tentano di ingannare le famiglie prendendosela con i diversi e gli immigrati.

Essere dalla parte degli sfruttati implica combattere contro chi usa il diritto alla libertà per falsificare la storia, ingannare il popolo e difendere, di fatto, il capitalismo. Per questo il Partito Comunista dei Lavoratori, unica forza realmente dalla parte dei lavoratori, schiaccerà il pugno di mosche fasciste che stanno ronzando per Cosenza, mentre la pseudo-sinistra resta in un assordante silenzio e risorge solo durante le campagne elettorali.

Dignità e diritti dei lavoratori, diritto alla casa ed al sapere libero sono i nostri punti di partenza per la costruzione di una società nuova.

Lottiamo per cambiare l’Italia senza mai dimenticare i crimini del fascismo!

“Ogni tempo ha il suo fascismo: se ne notano i segni premonitori dovunque la concentrazione di potere nega al cittadino la possibilità e la capacità di esprimere ed attuare la sua volontà. A questo si arriva in molti modi, non necessariamente col terrore dell’intimidazione poliziesca, ma anche negando o distorcendo l’informazione, inquinando la giustizia, paralizzando la scuola, diffondendo in molti modi sottili la nostalgia per un mondo in cui regnava sovrano l’ordine, ed in cui la sicurezza dei pochi privilegiati riposava sul lavoro forzato e sul silenzio forzato dei molti”.

Primo Levi

Partito Comunista dei Lavoratori - Sezione di Cosenza "Adolfo Grandinetti"

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