Dalle sezioni del PCL
Rifondazione msi a rapallo, clima teso: revocata la sede della cerimonia al gran caffè rapallo
il Menabò Liguria news
13 Aprile 2011
Mercoledì 13 aprile 2011
RAPALLO- Ieri la federazione tigullina del Partito comunista dei lavoratori ha dichiarato che «Non bastava l'intitolazione di una caserma della forestale di Lavagna a un repubblichino, non bastavano le alzate d'ingegno dell'ex Presidente dei Pii Istituti De Marchi a S. Margherita per trasformare la Festa della Liberazione dal Nazifascismo in una festa del revisionismo storico, né le consuete messe in memoria del Duce a Rapallo. Evidentemente no. Sono arrivati i saluti romani e i "boia chi molla" degli assessori. Ma ancora non era abbastanza. Un po' indispettiti per il fatto che nessuno li considera, ma per nulla scoraggiati, i fascisti locali, con poca fantasia ma molta pedanteria, decidono di rifondare il partito fascista a Rapallo, il 25 aprile». Per tutta risposta, gli esponenti del Pcl hanno fatto sapere con toni minacciosi «che «anche noi, quest'anno, il nostro 25 aprile lo festeggeremo al Gran Caffè Rapallo. Visto che lì ci sono i fascisti, lì si deve ricordare il 25 aprile, e ci auguriamo che tutte le forze politiche autenticamente democratiche e la società civile siano lì, con noi».
Si è dunque profilato un clima di tensione, che deve avere indotto la proprietà del Gran caffè Rapallo a ritirare la disponibilità dei locali. Lo hanno fatto sapere oggi gli stessi appartenenti al Partito comunista dei lavoratori: «Ci dichiariamo soddisfatti per la decisione di revocare l'uso della sala e ci auguriamo che a nessun altro venga in mente di ospitare un'iniziativa del genere: la reazione degli antifascisti sarebbe inevitabile e noi saremmo pronti, come sempre, a sostenerla e ad organizzarla - si legge in una nota - Il 25 aprile è e resterà la Festa della Liberazione dal Nazismo e dal Fascismo: ci impegniamo a ricordarlo sempre, a tutti, con le parole e con i fatti».