Dalle sezioni del PCL
No all’aggressione imperialista in Libia, sostegno alla rivoluzione araba Martedì 22 alle h.17.00 manifestazione di fronte prefettura, piazza d'Italia Sassari
21 Marzo 2011
volantino
Viva la Rivoluzione araba!
No all’aggressione militare imperialista UE e USA!
L’aggressione militare dell’imperialismo europeo e statunitense ha una sola ragione quella di bloccare l’espansione della rivoluzione araba nel nord Africa e nel Medio Oriente. Chi non comprende questa ragione rimane confuso nella teoria e impotente nell’azione o peggio ancora fa il gioco della forze controrivoluzionarie dell’imperialismo e delle forze reazionarie arabe. La Rivoluzione araba iniziata in Tunisia finora è inarrestabile. In Egitto e in Tunisia dopo la cacciata di Ben Ali e di Moubarak, sono stati mandati via i governi successivi con cui i regimi pensavano di riverniciarsi. In questi due paesi proseguono gli scioperi operai, la vera forza motrice della rivoluzione, e si lotta per smantellare gli apparati repressivi. In Marocco ed in Giordania i governi, per cercare di bloccare il movimento rivoluzionario, hanno fatto concessioni economiche e politiche, ma il movimento non si ferma. Nella penisola arabica, da quella saudita allo Yemen il movimento è all’attacco nonostante la feroce repressione. Nel Medio Oriente in tutto l’Irak, dal Kurdistan a Bassora le masse sono in lotta contro il governo Maliki e contro l’occupazione USA, in Siria le masse sono in lotta contro il regime corrotto di Bashir Assad .
L’imperialismo Usa e Ue si è potuto inserire nella rivoluzione libica per gli errori commessi nel campo degli insorti. Nella rivoluzione, inizialmente gestita da comitati popolari, si sono immessi, per l’inesperienza degli stessi e per l’assenza di un’autentica direzione rivoluzionaria, uomini del regime gheddafiano, guidati dall'ex ministro della Giustizia di Gheddafi, Mustafa Abdel-Jalil, l’uomo dell’imperialismo. Costoro allo scopo d’ingraziarsi gli imperialisti hanno dato vita ad un ‘governo provvisorio’ per porre fine all’azione indipendente insurrezionale dei comitati. Gli ex gheddafiani hanno ingannato gli insorti illudendoli su una marcia militare trionfale verso Tripoli, invece di proseguire nella mobilitazione insurrezionale delle città. Dall’altro lato ha pesato il mancato sostegno militare alla rivoluzione libica da parte degli insorti egiziani e tunisini. E’ stato facile, così, per Abdel-Jalil e gli altri ex gheddaffiani ingannare gli insorti sull’intervento militare imperialista.
Con l’aggressione militare imperialista la rivoluzione araba e libica sono concluse? No, e molto dipende dall’azione che le forze rivoluzionarie della classe lavoratrice svilupperanno nell’Unione Europea e negli USA. I costi della guerra in questa crisi capitalistica mondiale, entrata nel suo quarto anno, saranno insopportabili per le grandi masse e niente sarà più insopportabile per esse della retorica umanitaria e patriottarda di Napolitano, di Berlusconi, di Sarkozy e di Obama. Quanto a noi, continueremo con coerenza sulla nostra rotta. Assumeremo la lotta per il ritiro dell'Italia dalla guerra all'interno della nostra più vasta campagna nazionale per la cacciata del governo Berlusconi ( “Fare come in Tunisia e in Egitto”): denunciando ovunque il salvataggio del governo da parte del PD nel nome della guerra, e dunque sbugiardando la falsità della demagogia antiberlusconiana delle opposizioni parlamentari liberali. Il PD si dimostra per quello che è: un partito che salva il governo reazionario e corrotto di Berlusconi e la sua politica militarista. Il movimento contro la guerra si deve combinare con le lotte sociali per cacciare via Berlusconi.
Viva la Rivoluzione araba per la federazione socialista dal Marocco all’Irak!
Via il Governo Berlusconi per un governo dei lavoratori!
Via i governi imperialisti dell’UE per gli Stati uniti socialisti d’Europa!
Viva la rivoluzione socialista mondiale!
invitiamo tutti i lavoratori, gli studenti e le donne, le organizzazioni sindacali e di sinistra, l'associazionismo democratico antiberlusconiano a partecipare ed intervenire!
Partito Comunista dei Lavoratori per la Quarta Internazionale
Sezione provinciale di Sassari