Dalle sezioni del PCL

sit in davanti al tribunale di Sassari contro le intimidazioni al nostro partito ed al nostro portavoce nazionale Marco Ferrando

17 Marzo 2011

Sit-in di fronte al tribunale di Sassari venerdì 18 marzo, dalle ore 10.30 alle 13.00, per denunciare le intimidazioni del PdL nei confronti del partito e del suo portavoce nazionale, Marco Ferrando, dovute alla nostra campagna, “Fare come in Tunisia, fare come in Egitto, per far cadere il governo Berlusconi. Invitiamo i lavoratori, i militanti dell'associazionismo democratico antiberlusconiano, della sinistra sindacale e politica, e i settori democratici della magistratura a sostenere la campagna del PCL per far cadere il governo e respingere le intimidazioni dei berlusconiani partecipando al sit-in di venerdi 18.

Sezione provinciale di Sassari-Partito comunista dei Lavoratori per la IV Internazionale


Il volantino
“Quando il governo viola i diritti del popolo, l’insurrezione è per il popolo e per ciascuna parte del popolo il più sacro dei diritti e il più indispensabile dei doveri”

Con la Dichiarazione dei diritti dell’uomo e del cittadino premessa alla Costituzione dell’anno I della Grande Repubblica Francese (1793-1794), la democrazia politica raggiunse il suo zenith insuperabile, perché affermò il più assoluto dei diritti dell’individuo, il diritto ad insorgere quando un governo usurpa con la frode, mascherata di legalità, la sovranità popolare. Non regge il confronto la Costituzione italiana del ’48 con quella francese dell’anno I della Grande Repubblica. Ma di fronte al governo di Berlusconi, sostenuto da Confindustria, banchieri e dalla potenza più reazionaria vivente, la teocrazia vaticana, che vuole sovvertire l’attuale ordinamento repubblicano, solamente perché in esso il movimento operaio e tutta la classe lavoratrice può organizzare liberamente la sua azione indipendente, noi comunisti rivendichiamo il diritto del popolo o di una parte di esso ad insorgere.

Il governo Berlusconi non è un’anomalia italiana è lo strumento con cui la borghesia italiana vuole reagire di fronte a questa crisi inarrestabile del capitalismo che è entrata ormai nel suo quarto anno. C’è qualcosa di diverso tra il governo Berlusconi che vuole riformare l’art. 41 della costituzione del ’48 e il governo Obama che non muove un dito per fermare il governatore del Wisconsin che in questi giorni ha inferto il più grave colpo alla classe salariata degli Usa, dagli anni trenta, abolendo la contrattazione collettiva per i salariati del settore pubblico e privato? E’ differente Berlusconi da Obama che ha elogiato Marchione per aver imposto alla classe operaia della Crysler un accordo sindacale che blocca gli scioperi fino al 2015? Il contratto alla Crysler è stato l’apripista degli accordi di Pomigliano d’Arco e di Mirafiori.

La realtà è che la crisi inarrestabile del capitalismo dimostra che questo non può più risolvere la sua crisi nel quadro della democrazia politica. Ciò è dimostrato ampiamente dall’utilizzo dell’esercito contro gli scioperi da parte dei governi di Zapatero e di Papandreu (governi di centrosinistra) e da Sarkozy (di destra) contro i lavoratori marittimi di Marsiglia. Di fronte a questa crisi inarrestabile la strada che devono seguire i lavoratori italiani ed europei è quella indicata dai lavoratori e dalle masse arabe dalla Tunisia allo Yemen. Quelle lotte sono la risposta più adeguate sino ad oggi all’offensiva dell’aristocrazia finanziaria internazionale contro la classe lavoratrice.

I massimi dirigenti del PDL piemontese, Ghigo e Ghiglia, hanno fatto un esposto alla magistratura contro il nostro partito per la campagna “Fare in Italia come in Tunisia e in Egitto”. Ciò prova che abbiamo colpito nel segno. Solo una sollevazione popolare può cacciare via questo governo di corrotti e di laidi. Questo governo si regge solamente grazie ad una opposizione parlamentare compromessa e vile buona solo a guaire, neanche ad abbaiare.

Gherra, gherra a s’egoismu,
gherra, gherra a s’oppressore


Partito Comunista dei Lavoratori per la Quarta Internazionale
Sezione provinciale di Sassari

Cicl.prop. 18/03/2010

sez.prov di Sassari PCL

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