Rassegna stampa

«Fare come in Egitto» Il Pdl denuncia Ferrando

(da Il Manifesto)

11 Marzo 2011

«Fare in Italia come in Egitto; unire tutte le sinistre e tutto l'associazionismo democratico in una grande marcia popolare su Palazzo Chigi, per assediare i palazzi del potere e imporre a Berlusconi le dimissioni». L'appello è di Marco Ferrando, del partito comunista dei lavoratori. Che ha aderito alla manifestazione in difesa della Costituzione di sabato 12, che si preannuncia oceanica ed ecumenica, dalla sinistra, ai sindacati fino ai finiani di Futuro e Libertà passando per l'ex dc Beppe Fioroni. I trozkisti del Pcl, dunque, ci saranno, ma con la loro parola d'ordine, «fare come in Egitto». La cosa, sfuggita ai più, non è passata inosservata a destra. Dove tutte le opinioni sono buone, ma solo se sono di Berlusconi. E così ieri la stampa piemontese ha riportato l'annuncio di un esposto da parte del vicecoordinatore Pdl del piemonte, Antonio Ghiglia. Un'opinione? No, per l'esponente della destra «frasi gravi, irresponsabili! e addirittura «xenofobe contro la destra», insomma «senza giri di parole, un'istigazione a delinquere». Ma la cosa non sta in piedi e quindi ci sarà da verificare se dopo l'annuncio l'esposto concretamente arriverà. «Non ci faremo intimidire», è la risposta di Ferrando: «Il primo "istigatore" alla sollevazione popolare è Berlusconi. Un Sultanato che domina un Parlamento di nominati, che vanta un ministro come Bossi che evoca "le armi lombarde", è il vero seminatore di rivolta. Il governo Tambroni nel '60 fu rovesciato per molto meno».

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