Dalle sezioni del PCL

PER UN NUOVO MOVIMENTO DI LIBERAZIONE DELLE DONNE

I compagni delle sezioni del Pcl del Veneto hanno presenziato alle manifestazioni di Belluno, Treviso, Venezia e Padova in difesa della dignità delle donne, distribuendo il volantino e diffondendo la stampa di Partito.

13 Febbraio 2011

E’ vero! E’ giunto il momento di dire basta! Basta ai comportamenti lesivi della dignità delle donne: dalle immagini
pubblicitarie ai ben più gravi casi di molestie sessuali, dallo sfruttamento del lavoro domestico di cura alla violenza
inaudita che colpisce, fino alla morte, dentro le “rassicuranti” mura domestiche. Questo clima corrotto e soffocante,
tipico dei regimi in decadenza, ammorba il vivere civile, proponendo alle giovani generazioni modelli che
svalutano la dignità e le potenzialità umane. E’ la classe al potere, la borghesia, che produce la cultura dominante
diffondendola attraverso le istituzioni, i media e i comportamenti quotidiani. I comunisti, donne o uomini che
siano, si battono per affermare valori alternativi e nella loro lotta per l’abbattimento del sistema capitalista
borghese e per la costruzione di una società socialista, si pongono il compito di ricostruire il movimento delle
donne. Le lotte del movimento femminista degli anni '70 contribuirono enormemente ad elevare nelle donne la
coscienza della propria condizione e della possibilità di costruire percorsi di emancipazione anche all’interno del
quadro sociale borghese. La storia si è incaricata di mostrare nei fatti che le conquiste ottenute negli anni passati,
come pure i livelli di coscienza delle donne, sono stati rimessi duramente in discussione ed è quindi necessario un
nuovo slancio a partire da un sano sentimento di indignazione, che caratterizza anche la manifestazione
organizzata dalle donne in Italia oggi. Per dare nuova forza al movimento per i diritti delle donne avanziamo
alcune proposte che collocano le questioni di genere accanto alle questioni di classe:

. Per l’abrogazione di tutte le leggi sulla precarizzazione del lavoro: che per le donne si sono trasformate in
trappole per ricatti sociali e sessuali. Precarietà lavorativa che si traduce anche in un chiaro ostacolo
all'indipendenza e al diritto alla maternità.
. Per il diritto al lavoro e l'abolizione delle disparità tra i sessi: in Italia meno della metà delle donne ha un
lavoro retribuito, di queste il 27% lo perde dopo la prima gravidanza; a parità di competenze le condizioni
lavorative prevedono disparità in termini di retribuzione, precarietà, tipologia, qualifica e orari.
. Lottiamo contro i tagli alle spese sociali, primo elemento di peggioramento dei carichi del lavoro di cura
che grava sulle donne.
. Contro la cultura sessista e sciovinista che alimenta la violenza e lo sfruttamento del corpo delle donne.
. Per l’abrogazione di tutte le norme sull’obiezione di coscienza di medici e farmacisti, per la promozione
delle pratiche contraccettive, per lo sviluppo degli investimenti nella sanità sotto il controllo sociale, per un
controllo delle decisioni sul corpo totalmente affidato alle donne, per una maternità libera e consapevole.
. Per l'abrogazione della legge 40 sulla limitazione della procreazione assistita, contro la cultura religiosa e
fondamentalista, che impedisce di decidere autonomamente su tutti gli aspetti della propria esistenza.
. Contro lo sfruttamento delle donne migranti e non (sempre più spesso minorenni) che ogni notte, ridotte
in schiavitù, vengono vendute nell'indifferenza generale.
. Per l’abrogazione di tutte le leggi razziste e xenofobe, per la chiusura dei CIE, contro la cultura razzista
che alimenta la violazione dei diritti delle donne migranti e pratiche di violenza diffusa nei loro confronti.






Partito Comunista dei Lavoratori

Sezione “Pietro Tresso (Blasco)” di Venezia

Via San Donà 278 Mestre-Venezia Tel. 3480369743

pclvenezia@yahoo.it www.pclavoratori.it info@pclavoratori.it





f.i.p.via s. donà 278 mestre venezia

CONDIVIDI

FONTE