Dalle sezioni del PCL

BOLLETTINO FINCANTIERI GENNAIO 2011 LATO RETRO

ECHI FINCANTIERI

18 Gennaio 2011

CASSA INTEGRAZIONE PER GLI OPERAI- PROFITTI PER FINCANTIERI
Il 3 gennaio è iniziato un ciclo di 13 settimane di cassa integrazione ordinaria per 165 dipendenti dello stabilimento di S.Ponente (ne sono previsti in tutto 323 e 2200 in tutta Italia).
Una perdita media di 150 euro al mese per salari già duramente colpiti dall'aumento dei prezzi sempre più insopportabili, in particolare quelli
dei carburanti e dei generi di prima necessità.
La Fincantieri motiva la sospensione dal lavoro con il calo delle commesse nella cantieristica.
Ciò nonostante l'Azienda, controllata in maggioranza dal Ministero del Tesoro, continua a fare profitti. Infatti nel 1^ semestre 2010 l'Azienda ha registrato un totale di ordini acquisiti pari a 1492 milioni.di euro, in netto aumento rispetto al dato di 398 milioni di euro del 1^ semestre 2009 (grazie al buon andamento del mercato delle navi da crociera), con ricavi pari a 1408 milioni. di euro.
Sono risultati ottenuti con l'intensificazione dello sfruttamento degli operai che pagano una crisi di cui non hanno colpa, con la riduzione dei salari, l'aumento della precarietà e la cassa integrazione.

MONFALCONE : CRONACA DI UN INFORTUNIO ANNUNCIATO
Il 13 dicembre si è verificato un grave incidente alla Fincantieri di Monfalcone: un operaio è rimasto colpito alla schiena dalla caduta di un tubo, durante le operazioni di sollevamento .
Il lavoratore è stato subito elitrasportato all'ospedale presso l'unità spinale con un trauma dall'esito incerto: rischia infatti di restare paralizzato per tutta la vita.
Per i sindacati, che hanno risposto con uno sciopero di 24 ore, l'episodio è la prova dell'assoluta mancanza di controllo da parte dell'azienda sulle condizioni di sicurezza e sulla rapidità con cui i cicli di lavoro vengono effettuati. E mette in evidenza la leggerezza con la quale Fincantieri considera la vita umana, subordinata alle pure questioni produttive.

DOPO FIAT TOCCHERA' A FINCANTIERI ?
Maurizio Landini, segretario nazionale della Fiom, in una recente intervista, ha espresso il timore che anche Fincantieri, dopo Fiat, possa intraprendere la strada dei contratti separati, allo scopo di stracciare i contratti collettivi di lavoro.
Il segnale preoccupante è dato dal fatto che Fincantieri ha di recente abbandonato la Confindustria di Genova e di Gorizia (che fa capo allo stabilimento di Monfalcone), un' operazione che fatta in questo momento non può che generare sospetti, così come vanno ricordati i numerosi apprezzamenti verso Marchionne che l'ad. dell'Azienda, Bono, ha fatto pubblicamente.
Sta a vedere che i due, oltre ai milionari stipendi, hanno in comune le medesime schifosissime concezioni di politica aziendale !?

IL VERGOGNOSO ACCORDO SULLA FIAT
L'accordo di Mirafiori, prontamente accettato dai sindacati-zerbino (Fim,Uilm,Ugl e Fismic) ma non dalla Fiom, si commenta da solo:
orario di lavoro: il contratto prevede 4 tipi di orario a seconda delle esigenze produttive aziendali. Oltre allo schema attuale con due turni di 8 ore al giorno per 5 giorni alla settimana (5x2) è previsto uno schema con turno di notte su 5 giorni lavorativi (5x3) e un'altro con turno di notte su 6 giorni compreso il sabato (6x3).
Inoltre sarà possibile un periodo di almeno 12 mesi che preveda turni di 10 ore (2 al giorno) per 6 giorni alla settimana.
I lavoratori che lavoreranno 10 ore per 4 giorni potranno riposare i successivi 3.
Gli straordinari, a fronte di un limite odierno di 40 ore , potranno arrivare a 120 ore all'anno.
Pause e mensa: le 3 pause di ciascun turno saranno di 10 minuti ciascuna per un totale di 30 minuti, invece dei 40 attuali. I 10 minuti in più verranno retribuiti, circa 37 euro al mese.
La pausa mensa (½ ora.) potrà essere a fine turno.
Malattia e assenteismo: non sarà più pagato il primo giorno di malattia a chi deciderà di ammalarsi subito prima di un giorno di riposo o di festa.
Contratto e scioperi: il nuovo contratto non prevede l'elezione dei delegati di fabbrica, eccetto per i sindacati firmatari.
I sindacati che sciopereranno contro l'accordo potranno essere puniti con l'annullamento dei permessi e i lavoratori coinvolti nello sciopero potranno essere licenziati .
Inoltre l'Azienda rinuncerà a trattenere le quote di iscrizione dalle buste paga.

PCL Genova

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