Rassegna stampa

Il battesimo del partito comunista dei lavoratori

Il leader nazionale del neonato gruppo Ferrando a Porto San Giorgio, ospite di Fulimeni

24 Ottobre 2006

PORTO SAN GIORGIO - Si è svolto in una sala affollata, con un pubblico composito ed interessato, l'incontro con il portavoce nazionale del Partito Comunista dei Lavoratori Marco Ferrando. Affiancato dal segretario della Federazione di Fermo Alessandro Fulimeni, Ferrando ha condotto una analisi politica delle ragioni che spiegano la costituzione e gli obiettivi del neonato partito e delle contraddizioni all'interno della sinistra di governo (rifondazione e pdci) viste le pesanti leggi, come la finanziaria “che affossano gli interessi delle classi lavoratrici a tutto vantaggio delle grandi imprese e dei grandi gruppi bancari”. Netto l'attacco alla politica estera del governo Prodi e alle missioni militari “figlie di una vera e propria unità nazionale che va da Bertinotti e D'Alema a Fini e Calderoli”. Un governo di centro sinistra, che, come detto in passato dallo stesso Agnelli, può fare meglio autentiche politiche di destra e che, “amico e tutor della Confindustria, si muove in piena continuità con le peggiori riforme del Governo Berlusconi, dalla L.30, alla Moratti, alla Bossi-Fini utilizzando il Prc e i Sindacati confederali come ammortizzatori delle rivendicazioni sociali. Se tutto ciò l'avesse fatto il governo Berlusconi, si sarebbe scatenata una sollevazione popolare!”, ha sottolineato Ferrando. Ecco le ragioni della presenza del Partito Comunista dei lavoratori: “Non l'ennesimo partito burocrate pronto ad occupare seggi e scampoli di potere, ma un partito che parte dal basso, dal confronto trasversale con i bisogni degli individui”.

dal Corriere Adriatico

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