Dalle sezioni del PCL

Il governo dei padroni manda la polizia contro i pastori sardi a Civitavecchia

29 Dicembre 2010

I pastori sardi a Civitavecchia non si sono fatti intimidire dalla polizia che gli fa impedito di manifestare a Roma davanti al Ministero dell’Agricoltura. I pastori, insieme alle donne, hanno sostenuto a mani nude i poliziotti antisommossa. La scelta dei “blitz” come forma di lotta è dettata dalle specifiche esigenze dell’organizzazione del lavoro pastorale in questo periodo: “Scegliamo di colpire posti specifici che tengano alta l’attenzione su di noi e sul fatto che il Movimento continua la sua mobilitazione, nonostante il tempo, la stagione e il lavoro. E’ una risposta a quanti sperano che i pastori siano frenati e limitati dal fatto che, in questo periodo, il lavoro nelle campagne è certamente aumentato rispetto a qualche mese fa. E’ ovvio che le pecore che partoriscono hanno bisogno di essere seguite, ma è altrettanto certo che i pastori hanno fatto un giuramento: la loro unità fa parte, oggi, dei loro doveri” ( Maria Barca, portavoce del Movimento dei Pastori Sardi).
I pastori attaccano la legge truffa regionale sarda (147,7 milioni di euro) che favorisce gli allevatori ricchi e taglia fuori i pastori medi e poveri.
La lotta dei pastori sardi sta svelando quanto fossero illusorie le pretese della “politica agraria comunitaria” messa a punto dalla ex CEE nei primi anni sessanta di creare un vasto strato di contadini e allevatori medi che costituissero la base di consenso nelle campagne al capitalismo. La dura legge della concentrazione capitalista e la crisi in corso fanno strage della piccola produzione rurale. I pastori e i contadini sardi, siciliani e meridionali dovranno sostenere un’ulteriore offensiva nei loro confronti che prepara il direttorio dell’UE e la finanza internazionale:
1)la scure della commissione agricoltura dell’UE sui 4,9 miliardi di finanziamento per l’agricoltura verranno decurtati di 1,4 miliardi di euro. Questo non è che l’inizio, Dacian Ciolos, commissario europeo all’agricoltura, il 17 di ottobre ha dichiarato che è stata ufficialmente chiusa una politica agricola che dura 50 anni. Gli industriali alimentari si stanno preparando a scaricare i tagli sulla piccola produzione agrozootecnica del meridione e delle isole;
2)la Fao ha previsto per il 2011 forti rialzi dei prezzi sulle materie prime agricole, per i pastori e i contadini sardi, siciliani e meridionali ciò si tradurrà in un aumento dei prezzi dei mangimi.
Il Movimento dei Pastori Sardi vuole portare la lotta a Bruxelles è la strada giusta. Il coordinamento regionale del Partito Comunista dei Lavoratori sostiene la lotta dei pastori e lavora per rendere stabile il rapporto di solidarietà che si è creato in questi ultimi mesi fra pastori, operai e studenti. Ma questo non basta. Ci vuole una unità programmatica che ponfa al suo centro il rovesciamento dei governi dell’Unione Europea e della stessa Unione Europea e conquistare dei governi dei lavoratori per marciare verso gli Stati socialisti uniti d’Europa.
Non c’è altra strada per uscire da questa catastrofe.

Coordinamento regionale Partito Comunista dei Lavoratori

Coordinamento regionale Partito Comunista dei Lavoratori

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