Dalle sezioni del PCL

UNA SITUAZIONE DIFFICILE

IL PCL PUGLIA A SOSTEGNO DEGLI OPERAI ILVA INGIUSTAMENTE LICENZIATI

22 Novembre 2010

I compagni di Lecce del PCL Puglia erano ieri a Taranto per portare sostegno ai venticinque operai licenziati dall'ILVA che da diversi giorni occupano un ponte sulla statale 106.
Alcuni di loro non mangiano dal giorno in cui è iniziato il presidio e dai referti medici mostratici, ad alcuni di loro è stato vivamente consigliato dai medici del 118 di sospendere lo sciopero. Potete bene immaginare quale sia stata la risposta degli operai, uomini di età compresa tra i 40 e 55 anni con una famiglia da mantenere e in alcuni casi genitori disabili da assistere. Sono persone disperate che non hanno più nulla da perdere e i crampi della fame per loro sono l'ultimo dei problemi.
Ciò che ci ha lasciati sorpresi è stato il sapere come parti politiche e sindacali stanno gestendo la situazione. Vedendo dall'esterno bandiere di partito e sindacati pensavamo di trovare una realtà combattiva e organizzata. Abbiamo cominciato con il presentarci e chiedere informazioni sullo stato delle cose, ma presto abbiamo capito che quelle bandiere avevano solo una funzione simbolica e quella realtà era si combattiva ma poco organizzata. I partiti politici (uno in particolare) ha fornito agli operai sostegno ma si è rivelato immune durante le trattative.
Queste trattative vengono infatti condotte dai sindacati metalmeccanici di CGL, CISL, UIL; Ma a causa di un accordo sindacale da loro stessi firmato, anche la loro voce in seno alle trattative è inutile. Questo accordo prevede infatti la possibilità di licenziare o assumere gli operai a tempo determinato alla scadenza del quinto contratto aziendale.
Questi operai infatti assunti nel 2008, anno visto rinnovarsi il loro contratto per cinque volte, prima di essere licenziati. La nostra presenza sul posto è stata fondamentale per far presente ai compagni che il PCL spera come loro nel buon esito delle trattative, ma nel caso in cui queste non dovessero trovare buon esito, saremo al loro fianco durante tutto l'evolversi della situazione. Le nostre parole hanno suscitato una comprensibile reazione di consenso, che a detta degli stessi scioperanti non avevano sentito pronunciare da nessuna loro rappresentanza. In una situazione che vede ora l'assunzione di manodopera precarizzata pari a quella neo licenziata dimostra che tale scelta aziendale non è dovuta a sovrabbondanza di manodopera ma solo di scelte avvallate dai governi volte a “risparmiare”; mentre la stampa locale è solo vittima dei poteri forti, in quanto non spende più di un trafiletto per descrivere la situazione, che nel più dei casi viene fatto in maniera distorta e superficiale. In questo quadro sintetico appena descritto, il ruolo del PCL è quello di rimanere al fianco degli operai durante il proseguo della situazione, a qualsiasi costo e condizione; fare una propaganda parallela a quella convenzionale, finalizzata a sensibilizzare l'opinione pubblica su ciò che sta avvenendo e sperare in una massiccia mobilitazione popolare per lunedì 22/11/10, giorno della scadenza fissata per le trattative, che vedrà gli operai pronunciarsi di fronte alle loro rappresentanze in merito al da farsi.
Gli operai non accetteranno compromessi ma solo il loro totale reintegro e non si lasceranno intimorire dalla visita a sorpresa del presidente di confindustria: Marcegaglia. Anzi si sfrutterà l'occasione della visita per far sentire a voce alta le nostre ragioni ed il gruppo pugliese del PCL sarà con loro.
Unitevi con noi in questa lotta, non lasciate che il sud rimanga isolato nel fronteggiare queste dure realtà.

PCL PUGLIA

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