Dalle sezioni del PCL
Tutti in sciopero con i lavoratori di AMT
Per respingere l'attacco di Berlusconi e per chiedere le dimissioni della Giunta Comunale Vincenzi!!!
23 Novembre 2010
PARTITO COMUNISTA DEI LAVORATORI DI GENOVA
Martedì 23 novembre:tutti in sciopero con i lavoratori di AMT per respingere l'attacco di Berlusconi e per chiedere le dimissioni della Giunta Comunale Vincenzi!!!
Di fronte a un Berlusconi che invece di dimettersi minaccia la guerra civile, i socialdemocratici e i liberal-riformisti continuano a frenare le lotte operaie e popolari,addirittura appellandosi a un reazionario come Fini per dar vita a un governo “di transizione” che proseguirà con le solite ricette neoliberiste: tagli ai salari, alle pensioni, alle spese sociali, ai diritti. Nel trasporto pubblico i tagli previsti ammonteranno a 425 milioni di Euro il che comporterà aumenti delle tariffe di viaggio per gli utenti che ne usufruiscono,riduzione di personale e della fascia oraria coperta dal servizio pubblico fino ad arrivare a nuove privatizzazioni. A Genova,la settimana scorsa,i Vertici Amt d'accordo con l'Assessore Regionale ai Trasporti Enrico Vesco,al vicesindaco Paolo Pissarello e con i rappresentanti sindacali hanno deciso di aumentare il costo del biglietto ordinario(di 0,20 cent) e degli abbonamenti,di ridurre il servizio da 31 a 28 milioni di Km e ridurre il personale di ulteriori 80 lavoratori,che passerebbero come ausiliari del traffico,sostenuti per il 50% della loro retribuzione dal Comune. E' chiaro che si tratta dell' ennesima prova di subalternità dell'Amministrazione Locale a Confindustria,al Governo e ai Vertici Aziendali di Amt,di cui ancora oggi non si conoscono i loro compensi,per scongiurare una grande azione di lotta che darebbe la spallata decisiva a un'Amministrazione Aziendale traballante(sul cui debito di 15 milioni di Euro stà indagando persino la Corte dei Conti!!!). E invece essa è sempre più urgente ed indispensabile per impedire altre misure aziendali antisociali.
La manifestazione locale del 23 novembre non deve quindi aiutare l'Amministrazione Locale e i Vertici Sindacali Locali a proseguire nel confronto con questa Amministrazione Aziendale, ma a sbarrare la strada alla sua offensiva capitalistica e a ribadire con ancora più forza:
“paghino la crisi i capitalisti, i ricchi, i parassiti, non i lavoratori!!!”
-esigendo misure concrete a tutela degli interessi di lavoratori ed utenti cittadini(innanzitutto assumendo a tempo indeterminato tutti i precari,a calcolare le tariffe di viaggio in base al reddito familiare e a sviluppare il servizio anche nelle periferie);
-rivendicando un piano industriale di AMT che guardi al pareggio aziendale (tanto spendo e tanto guadagno)e non alla ricerca del profitto;
-rivendicando la totale ripubblicizzazione di AMT,e le sue sorelle AMI ed ALI ;
-riassorbendo in AMT tutti i servizi in passato privatizzati(quali le pulizie,la manutenzione,le manovre dei pulman nelle rimesse e la vigilanza di quest'ultime);
-esigendo un piano di mobilità per Genova e provincia rispettoso dell'ambiente,privilegiando così i mezzi a ridotto impatto ambientale(quali metro,tram e filobus)e allontanando macchine e parcheggi dal Centro,a vantaggio del servizio pubblico locale.