Rassegna stampa

Costituito il Partito dei lavoratori

Il movimento è nato da una scissione tra esponenti di Rifondazione comunista

13 Ottobre 2006

NICOTERA - Si è insediato, domenica scorsa, il gruppo dirigente della sezione provinciale del Movimento per il partito comunista dei lavoratori, che fa capo al leader nazionale Marco Ferrando, sorto ufficialmente nel corso dell’assemblea nazionale che si è svolta a Roma il 18 giugno scorso da una scissione del partito della Rifondazione comunista.
I lavori della riunione sono stati presieduti dal coordinatore regionale, Francesco De Simone, e hanno registrato la partecipazione del componente della direzione nazionale, Pino Siclari, e di numerosi iscritti e simpatizzanti tra cui i componenti del coordinamento della Piana, Salvatore Marasco di Limbadi e Maria Rosa Gaglianò di Nicotera, ex segretaria della sezione Prc di Gavazzano in provincia di Lodi.
Gli iscritti della nuova sezione provinciale parteciperanno ai lavori dell’assemblea regionale che si terrà a fine mese.
L’assemblea, al termine dei lavori, ha evidenziato come sia necessaria la presenza di “ una forza di opposizione, vera e reale, per tutelare i diritti dei lavoratori contro un governo che amico non è, nonostante la presenza della cosiddetta sinistra radicale composta da Prc, Verdi e Pdci”.
“Non si può pensare – si legge nel documento diffuso al termine dell’incontro - a quello che avverrà con questa finanziaria, nella nostra regione, dove per una famiglia è gia difficile arrivare alla fine del mese. O dove, ancora, il riferimento ai lavoratori precari i quali, in Calabria, costituiscono una regola, anziché l’eccezione”. Non è mancato, nel documento, una forte denuncia nei confronti del Governo di centro-sinistra che, a giudizio degli esponenti del muovo movimento politico “ha operato scelte politiche che poco hanno a che vedere con una impostazione di sinistra”. Scelte che vanno dai “tagli alle pensioni alle decisioni assunte in politica estera dove si è dimenticato lo slogan lanciato contro le guerre “senza se e senza ma”.
Una denuncia per rimarcare l’impegno a “continuare a lottare perché non si può calpestare la dignità degli uomini, di qualunque nazionalità essi siano, anche perché all’interno di questi centri avviene ogni tipo di sopruso. Ogni uomo ha il diritto di scegliere dove vivere, in quanto cittadino del mondo e non deve essere inferiore a nessuno”. Un ultimo riferimento alla politica adottata dal Governo a favore delle donne che, a loro giudizio, ha attuato una politica “discriminatoria. Nel programma dell’Unione – è scritto ancora nel documento politico – non c’è nulla che riguarda la libertà delle donne ad accezione di slogan ma, nei fatti, dimenticando le proposte di ampliare il diritto per le donne di partecipare al mercato del lavoro senza rinunciare alla maternità; favorire la conciliazione tra vita lavorativa e vita personale e familiare”.
“per tutti questi motivi – ha affermato Maria Rosa Gaglianò – si rende necessario e urgente la risposta di una forza di opposizione dei lavoratori. Una forza che nasce all’interno della sinistra ma che non si identifica con il progetto politico di un Governo sostenuto dall’Unione il quale, a parole, si dice vicino alle fasce deboli ma poi nei fatti e nelle scelte, si dimostra lontano da quella concezione politica che ha sempre contraddistinto le tesi dei movimenti di sinistra”.

da Calabria Ora

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