Dalle sezioni del PCL
Sfruttamento e speculazione sui più deboli.
8 Luglio 2010
testo volantino della sezione di Parma
Non si placano le voci sul progetto Welfare Community Center in via di realizzazione a Lubiana e
San Lazzaro. Voci favorevoli, voci contrarie. Appoggi e proteste al centro delle pagine di quasi
tutti i quotidiani locali.
Dopo la presentazione in pompa magna seguita da varie polemiche di
rito, sull’effettiva costruzione del WCC, si legge e si sente dire di ogni.
E nessuno effettivamente si domanda che cosa sia meglio per i fruitori di tale servizio.
Teniamo a precisare che noi, come Partito Comunista dei Lavoratori, seguiamo la vicenda
da un bel po’, prima ancora della presentazione del WCC, dando voce (quella che realmente
conta) ad operatori sul campo e utenti finali di tale grande avvenimento.
Quelli che effettivamente ne sono i principali protagonisti a cui è doveroso far dire la loro opinione su
questa realizzazione. Cosa di cui, invece, nessuno se ne cura (a parte poche realtà come
l’Associazione Carta Canta, la quale continua a denunciare le carenze presenti in alcune
strutture ultimamente esternalizzate, quali Lecci-Romanini).
Quindi, quello che vogliamo sottolineare con tale comunicato è che la realizzazione del
WCC non è finalizzata realmente a chi di bisogno, ma è solo l’ennesima speculazione e
sfruttamento nei confronti dei più deboli: bisognosi e lavoratori.
In quanto: tale progetto prevedrebbe un’ estetica spettacolare ma una sostanza non
sufficiente per rispondere alle vere esigenze degli utenti ultimi. Ovvero grandi numeri
concentrati, in fin dei conti, in un piccolo spazio. Non serve creare una struttura super
attrezzata, con tante “comodità” in un’unica zona, per poi dare maggiori disagi.
Servirebbero invece, tante piccole strutture in zone diverse.
Un disabile o anziano, infatti, si vede catapultato in un luogo lontano dalla sua realtà quotidiana, per avere un albero, una piscina o cose del genere in più e anche un numero minore di operatori che vi assiste.
Quello che realmente serve è una maggiore assistenza nel luogo attiguo ai suoi cari.
L’esternalizzazione altro non servirebbe che a far crescere le tasche dei potenti. Gli unici
che effettivamente vanno a guadagnarci sul progetto.
Ed è inutile fare i nomi a noi tutti noti. Il progetto WCC non è altro che l’ennesima beffa ai
danni di chi, da anni, è partecipe primo di questa situazione. L’unico vantaggio lo ricevono
coloro i quali investono in tale struttura: innanzitutto speculazione edilizia; poi i gestori,
intervenendo sul nuovo centro, sfrutterebbero a loro vantaggio il personale (sovraccarico di
lavoro, numero di personale ai minimi assistenziali, paghe più basse in base al tenore di
vita e via dicendo). Questi sarebbero i risultati in seguito all’esternalizzazione, così come
sta accadendo negli altri luoghi che già la hanno subita.
Perciò, noi del Pcl, chiediamo a tutti di aprire gli occhi. Anziché investire su cose inutili, chi
di competenza, dovrebbe guardarsi intorno e rendersi conto che le cose vanno migliorate e
non peggiorate. Ci sono tanti esempi intorno a noi a cui attingere, servirebbe solo stare un
po’ più attenti alle necessità di chi davvero ne ha bisogno e non a quelle di chi già è saturo
di privilegi.