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VIA IL GOVERNO DELLA RAPINA E DELLA CORRUZIONE SOLO I LAVORATORI POSSONO COSTRUIRE UN’ALTERNATIVA VERA
8 Luglio 2010
testo volantino nazionale contro il governo Berlusconi
VIA IL GOVERNO DELLA RAPINA E DELLA CORRUZIONE
SOLO I LAVORATORI POSSONO COSTRUIRE UN’ALTERNATIVA VERA
E’ scandaloso. Lo stesso governo che ha condonato gli evasori, presenta ai lavoratori il conto del debito pubblico. Lo stesso governo che ha trafficato con la cricca dei grandi appalti- fonte infinita di ruberie e corruzione- invoca il rigore dei conti per tagliare stipendi pubblici, ospedali, scuole, assistenza, e per allungare l’età pensionabile. Lo stesso governo di ministri corrotti o da galera ( Brancher), che costa annualmente 5 miliardi l’anno ( sommando stipendi ministeriali, privilegi, benefit, sontuosi servizi di corte, festini esclusi) rivendica “ la lotta.. agli sprechi”. Intendendo per sprechi non i tanti lussi e parassitismi delle giunte regionali ( comprese tangenti e mazzette), ma i posti di lavoro dei giovani precari, ciò che rimane dei treni pendolari, ciò che resta dei servizi sanitari o della pubblica istruzione.
Uno si chiede: perché tutto questo? La risposta è semplice: per rassicurare i banchieri.
Non è che le grandi imprese e le banche “non pagano un euro” in questa manovra: è che sono le mandanti e le beneficiarie dell’intera operazione.
“Sostenere la tenuta dei conti pubblici” come recitano Berlusconi e Tremonti, significa infatti garantire le banche- grandi acquirenti dei titoli di Stato- che lo Stato continuerà a pagar loro ogni anno 80 miliardi di soli interessi. E che quindi i banchieri potranno continuare a comprare i titoli pubblici( praticamente esentasse), grazie ai sacrifici della povera gente. Ecco dunque la verità: una rapina dei banchieri, gestita da corrotti, ai danni dei lavoratori e della maggioranza della società. Quelli che imprese e banche hanno tartassato per 20 anni. Il Federalismo di cui parla Bossi è solo la maschera di questa rapina, contro i lavoratori del Nord e le popolazioni povere del Sud.
Un altro si chiede: dove trova il governo la forza ( meglio, la faccia di tolla) per varare questa rapina? Anche qui la risposta è semplice: nel vuoto delle opposizioni. Il governo non è affatto “onnipotente”: è attraversato da una guerra per bande, è colpito da scandali giudiziari, perde consenso ogni giorno. Il punto è che un’opposizione vera è latitante. Il PD fa l’occhiolino a Confindustria ( e a Marchionne). Di Pietro grida ma vota il Federalismo di Bossi. Le sinistre assessorili ex ministeriali criticano il governo, ma non propongono nulla (per non spaventare il PD). Mentre Epifani non partecipa neppure allo sciopero che convoca, impegnato a scaricare la Fiom a Pomigliano. Conclusione: la forza di Berlusconi sta nel Centrosinistra.
Per questo è necessario voltare pagina. Il coraggioso No di tanti operai di Pomigliano all’arroganza senza limiti della Fiat- sponsorizzata da governo e PD- deve diventare la bandiera di un’opposizione vera al governo degli evasori, degli industriali, dei banchieri. Opporsi si può. E’ necessario che tutte le sinistre politiche e sindacali uniscano le proprie forze in una rivolta sociale contro il governo e il padronato, che faccia saltare i loro piani di rapina e prepari un’alternativa vera: quella di un governo dei lavoratori che liberi l’Italia dalla dittatura del capitalismo. Che abolisca il debito pubblico verso i banchieri, nazionalizzi le banche e le aziende che licenziano, e con le risorse così risparmiate difenda ed allarghi servizi sociali e lavoro.
La costruzione del Partito Comunista dei Lavoratori- l’unico a non aver mai tradito gli operai - è al servizio di questa prospettiva rivoluzionaria.
PARTITO COMUNISTA DEI LAVORATORI