Dalle sezioni del PCL

PER LA TUTELA DELL’AMBIENTE E DELLA SALUTE DEI CITTADINI DI SCALETTA ZANCLEA E DELLA RIVIERA JONICA MESSINESE

I CITTADINI CONTINUANO A IMPARARE SULLA PROPRIA PELLE CHE BISOGNA MUOVERSI DAL BASSO, SENZA DELEGARE NESSUNO

7 Luglio 2010

Cosi si è sviluppato un movimento spontaneo che ha portato un gruppo di cittadini (assistiti dallo studio dell’avv. Carmelo Picciotto), sostenuti dal locale Comitato NO FRANE della riviera jonica messinese, a cui hanno dato il loro sostegno associazioni, comitati e soggetti politici liberi da ogni condizionamento, a presentare un esposto alla Procura della Repubblica di Messina

Molti cittadini delle zone alluvionate di Scaletta Zanclea e comuni limitrofi pensavano che, dopo i traumi materiali e psicologici subiti per la calamità naturale del 1 ottobre 2009, sarebbero stati tutelati dalle autorità preposte alla sicurezza e alla salute dei cittadini. Purtroppo non è stato così! Dalle polveri sottili dei camion che trasportavano inerti probabilmente di demolizioni di manufatti limitrofi i torrenti, agli scarichi sulla spiaggia di materiale non compatibile con l’ambiente (anche amianto), il calvario è continuato. Pensavamo che l’intervento del Capo del Genio Civile, ingegnere Gaetano Sciacca, che conferma la presenza di amianto sulla spiaggia di Scaletta Zanclea nell’intervista rilasciata al settimanale Centonove del 14 maggio 2010, avrebbe spinto le autorità competenti ad un controllo e ad una recinzione immediata( e successivo deposito nelle apposite discariche) del materiale non compatibile con l’ambiente (documentato anche nelle nostre foto). L’attesa è stata vana: I cittadini continuano ad imparare sulla propria pelle che bisogna muoversi dal basso senza delegare nessuno. Cosi si è sviluppato un movimento spontaneo che ha portato un gruppo di cittadini (assistiti dallo studio dell’avv. Carmelo Picciotto), sostenuti dal locale Comitato NO FRANE della riviera jonica messinese, a cui hanno dato il loro sostegno associazioni, comitati e soggetti politici liberi da ogni condizionamento, a presentare un esposto alla Procura della Repubblica di Messina nella speranza che GIUSTIZIA VENGA FATTA!
E che i cittadini della zone alluvionate possano riprendere a ricostruire il proprio territorio e la propria vita senza subire ulteriori umiliazioni e prepotenze!!!

Tiziana Simonetti (Comitato No Frane della riviera jonica messinese),
Santina Fuschi ( Legambiente Messina), Saro Visicaro ( Comitato La Nostra Città),
Giacomo Di Leo ( Partito Comunista dei Lavoratori), Antonio Longo ( Partito della Rifondazione Comunista)


www.myspace.com/nofrane






N.B. quello che segue è l’esposto alla Procura della Repubblica di Messina



Al procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Messina


I sottoscritti **** nati a ***** e ivi residenti in ***** espongono quanto
segue.
In data 19 Aprile 2010 e nei giorni successivi notavamo arrivare camion che scaricavano sulla spiaggia di
Scaletta Zanclea un ingento carico di terreno. Apprendevamo sul luogo che trattavasi di materiali dei torrenti che sono straripati in occasione della luttuosa alluvione del 1-10-2009. Abbiamo proceduto a una osservazione più da vicino e abbiamo riscontrato che frammisto al terreno
c'era materiale che avrebbe dovuto essere conferito in apposite discariche,
quali residui ferrosi pezzi di asfalto e plastiche varie.

Addirittura riscontravamo la presenza di frammenti di ETERNIT che potrebbero provenire
da tettoie o serbatoi travolti dalla
furia delle frane e/o dalla demolizione di manufatti limitrofi i torrenti.

Possiamo documentare le suddette circostanze con le foto che alleghiamo alla
presente. Ci conferma la presenza di amianto anche l'intervista rilasciata
al settimanale centonove del 14 maggio 2010 dal capo del Genio Civile
Gaetano Sciacca, anche se lo stesso sostiene che le operazioni di deposito
dei detriti sulla spiaggia sono a norma di legge.

Chiediamo pertanto a Sua Signoria di verificare se realmente codesto
conferimento sia a norma di legge o se realizzi reati di discarica abusiva,
ed in ogni caso si verifichi se fraudolentemente attraverso questo conferimento soggetti da identificare hanno commesso reati.

Chiediamo la punizione dei colpevoli
Chiediamo di ricevere avviso di richiesta di archiviazione


Seguono firme cittadini

Giacomo Di Leo (Pcl-Messina)

CONDIVIDI

FONTE

  • carmelotto@libero.it