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CONTRO I LICENZIAMENTI NASCE IL COORDINAMENTO LAVORATORI UNITI di San Giuliano

2 Maggio 2010

Venerdì 30 aprile si è tenuta a San Giuliano una assemblea indetta dal Partito Comunista dei Lavoratori per discutere e avanzare proposte contro i licenziamenti, a partire da quelli avviati dalla San Carlo di Sesto Ulteriano contro un gruppo di suoi dipendenti.
Dopo una ampia e attenta discussione lavoratori di vari settori, fra cui scuola, comune, aziende private, cooperative, pensionati e disoccupati, hanno deciso di dare vita al COORDINAMENTO LAVORATORI UNITI di San Giuliano Milanese.

Prima iniziativa prevista è la partecipazione allo sciopero indetto dai delegati della San Carlo per martedì 4 maggio a partire dal turno delle 5.30 e alla assemblea aperta delle 17.30 davanti ai cancelli dell'azienda.

I lavoratori chiedono un sostegno attivo durante l’intera giornata. L’appuntamento è in via Basento 8 Sesto Ulteriano (San Giuliano Mil) davanti alla San Carlo.

Il nostro invito alla più larga partecipazione è rivolto a tutti i lavoratori e le RSU delle aziende e del pubblico impiego presenti in zona e in città per portare un messaggio di solidarietà, nonché a tutte le forze politiche e sociali che intendono sostenere il blocco dei licenziamenti.



Questo il documento di fondazione del Coordinamento di San Giuliano


COORDINAMENTO LAVORATORI UNITI DI SAN GIULIANO MILANESE



I lavoratori del territorio di san giuliano milanese si organizzano in un coordinamento di lotta per bloccare i licenziamenti, lo sfruttamento selvaggio e lo smantellamento dei diritti collettivi, nella prospettiva di unirsi con tutti gli organismi che mano a mano stanno nascendo e si stanno sviluppando in Lombardia e in tutto il paese.

Dall’autunno del 2008 abbiamo assistito ad un impoverimento generalizzato, ad un preoccupante aumento dei disoccupati in molti settori dei servizi e della produzione e ad una estensione senza precedenti del lavoro precario.
In molti casi sono le banche a strangolare piccole e medie aziende che a loro volta buttano sulla strada i lavoratori. Spesso sono i grandi gruppi industriali a spostare la produzione per supersfruttare i lavoratori.
In altri casi sono i grandi gruppi immobiliari che spingono per smantellare intere cinture produttive allo scopo di speculare sui terreni.
Più in generale è la privatizzazione delle attività pubbliche a guidare la riduzione dei salari e dei diritti.
Non possiamo stare più a guardare.

Sosteniamo la necessità di tornare ad essere uniti perché l’attuale frammentazione non ci permette di difenderci con forza.
Contro la precarietà e le scatole cinesi delle cooperative chiediamo parità di trattamento e di diritti ad ogni lavoratore impiegato in una azienda.
Contro il mantenimento di un esercito di precari nel settore privato e in quello pubblico, fra cui scuola e sanità, chiediamo assunzioni stabili ovunque.

Contro i licenziamenti chiediamo che le aziende sostengano il mantenimento del posto di lavoro rinunciando a una parte dei loro profitti con la riduzione dell’orario di lavoro a parità di salario.
Nei casi di chiusura dell’azienda per spostamento dell’attività in un altro paese, difenderemo con l’occupazione degli stabilimenti e la custodia dei macchinari il nostro lavoro.

In tutti i casi pensiamo sia necessario attivare una forma di solidarietà militante fra lavoratori e fra le forze politiche e sociali che intendono sostenerli.
Quando una azienda entra in lotta, quando una scuola inizia a protestare, la lotta di uno diventa la lotta di tutti.
Unitariamente e democraticamente si può decidere e agire con la massima forza possibile.

PCL milano e provincia

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FONTE

  • pclsangiuliano@gmail.com