Dalle sezioni del PCL
LA VERA FACCIA DEL “GRILLISMO”
Volantino distribuito in occasione dell'iniziativa elettorale dei grillini cesenati.
26 Marzo 2010
Dal secondo dopoguerra fino ad oggi, la storia italiana è piena di rigurgiti antipartitocratici che si ritenevano “alternativi” al sistema dominante, prendendo le distanze sia dalla “destra che dalla “sinistra”: dal “Fronte dell'Uomo Qualunque” ai Radicali, dalla Lega Nord, alla stessa scesa in campo di Berlusconi (vero campione “massmediatico” dell'antipolitica). La deriva di tutti questi fenomeni la conosciamo bene: i Qualunquisti si autodistrussero quando, paradossalmente, diventarono un partito e confluirono nel Partito Monarchico, nel PLI e nell'MSI dei nostalgici di Mussolini; Pannella e la Bonino sono diventati il simbolo del peggior trasformismo liberale; la Lega rappresenta il più grezzo populismo xenofobo; Berlusconi è l'emblema per eccellenza del putridume politico-mediatico. Chiunque ha eliminato la divisione storica tra destra e sinistra si è regolarmente seduto nei banchi della destra istituzionale ed ha difeso gli interessi della classe dominante. E' bene non dimenticarlo!
Criticare l'esistente, provare disprezzo e rabbia verso un sistema politico corrotto, affarista e reazionario è un comportamento giusto e legittimo. Ogni persona dotata di un minimo di intelligenza non può di certo esimersi dall'adottare questa impostazione critica verso la realtà. Noi, marxisti rivoluzionari appoggiamo e sosteniamo l'astio popolare causato dalla disoccupazione, dalla precarietà, dall'erosione dei diritti e dall'assenza di servizi e lavoriamo per la sua diffusione ad ogni livello, cercando di incanalare la repulsione generale verso questo governo all'interno di assi programmatici chiari e trasparenti, nella prospettiva di una vera alternativa di società.
Tutti i movimenti “anti-partitocratici” che l'Italia ha conosciuto, compresa l'attuale versione “on-line” di Grillo, sono stati (e sono) funzionali al capitale e perpetrano le disuguaglianze e lo sfruttamento di cui esso si nutre con avidità ed arroganza.
Da sempre, riformisti ed opportunisti, anche nella loro luccicante veste “anti-partitica”, si ingegnano per instillare nelle masse l'idea bislacca che possa esistere un capitalismo etico, un capitalismo onesto. Chi lo fa in buona fede è ingenuo, gli altri sono criminali.
Quando una minoranza di popolazione più ricca detiene il potere economico, politico e militare, la corruzione, il clientelismo e l'inefficienza non sono una conseguenza non prevista causata da politicanti disonesti, ma sono proprio le basi su cui poggia tale potere particolare. Parallelamente, il “rispetto delle regole”, “l'autonomia della Magistratura” e la “difesa della Costituzione”, si trasformano in parole d'ordine vuote se applicate ad una società classista, poiché la Legge e il Diritto sono inevitabilmente creati ed applicati per mantenere il potere nelle mani della classe dominante: gli industriali, i banchieri, le gerarchie ecclesiastiche e i rispettivi comitati d'affari seduti in Parlamento.
Noi, militanti del Partito Comunista dei Lavoratori, non ci facciamo ammaliare dalle sirene populiste e antiberlusconiane di Di Pietro, che, col suo partito, avvallò tutte le politiche filoconfindustriali, antioperaie e guerrafondaie dell'ultimo governo Prodi.
Come non ci facciamo influenzare dal giustizialismo di Travaglio, liberale di destra ed ammiratore di Reagan e della Thatcher (i capi di governo che più di tutti gli altri repressero le lotte sindacali in Occidente). Sia ben chiaro, tutti vorremmo vedere Berlusconi in galera, ma siamo anche consci che ciò non risolverebbe nulla a livello di sistema, perché solo la modifica dei rapporti di forza tra le classi può portare a conquiste concrete e durature.
L'azione della classe operaia cosciente di sé e delle forze sociali che riconoscono il suo ruolo rivoluzionario e la difendono, potrà non solo seppellire una volta per tutte quello scempio politico che è il berlusconismo, ma porterà all'abbattimento definitivo del profitto borghese, costruito sullo sfruttamento di forza lavoro a basso costo, sul sangue degli operai che ogni giorno muoiono nei cantieri e nelle fabbriche, sulle guerre imperialiste e sulle devastazioni ambientali.
Ogni persona che vuole combattere la passività e la rassegnazione e fare politica in maniera diretta (fatto oggettivamente molto positivo), si deve rendere conto che tutte le contraddizioni in seno al regime capitalista rimarranno anche nell'ipotesi surreale di elezioni con solo liste civiche “a 5 stelle” e nessun partito.
Con i blog e i gruppi su Facebook, sicuramente utili per contro-informarsi, organizzarsi e tenersi in contatto; la dittatura della borghesia e il fulcro del suo potere, la proprietà privata dei mezzi produzione, non si possono nemmeno scalfire.
Solo lottando per un governo dei lavoratori si potranno finalmente gettare le basi per una società nuova basata sui bisogni reali della maggioranza della popolazione e sul rispetto della natura, senza servi e senza padroni.
La triade Grillo-Travaglio-Di Pietro non rappresenta nient'altro che la sintesi perfetta tra qualunquismo, populismo e demagogia.
Non fatevi abbindolare, non mettete energie e passioni al suo servizio. Contrastare solamente gli effetti del capitalismo senza volerne combattere le cause di fondo fa il gioco di quella minoranza di vampiri economici che con le leggi e la brutalità poliziesca opprime ogni giorno le nostre esistenze. Tra l'altro, il movimento grillista getta la maschera e rivela il suo classismo proprio nell'obbligatorietà di essere incensurati per poter aver accesso alle sue liste. Un borghesuccio non può che applaudire a questa “lodevole” restrizione. Per noi proletari, invece, sempre più spesso repressi dalla “giustizia” capitalista e “censurati” per innumerevoli tipi di reati contro l'ordine costituito, questa è la prova definitiva della natura conservatrice del grillismo.
Il PCL non sarà presente alle prossime elezioni regionali, tuttavia nel caso di presentazione avrebbe sfruttato la competizione elettorale solo come cassa di risonanza del proprio progetto rivoluzionario, ma, a causa di leggi vergognose che richiedevano la raccolta di un numero immane di firme, non sarà presente alle elezioni. Per questo lanciamo un appello a tutti coloro che vedono il centrodestra e il centrosinistra come due facce della stessa medaglia o provano confusione e smarrimento dopo il tradimento delle varie sinistre “radicali” governiste: astenetevi dalle urne e raggruppatevi attorno al programma politico di trasformazione della società del Partito Comunista dei Lavoratori.
CONTRO I POLI BORGHESI
CONTRO LA FINTA ALTERNATIVA GRILLISTA
ASTENSIONE GENERALIZZATA PER IL POTERE PROLETARIO