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CONTRO BERLUSCONI MA NON CON BERSANI NO AD ELEZIONI TRUFFA. (testo volantino nazionale manifestazione 13/03 a Roma)

PER IL RINVIO GENERALE DELLE ELEZIONI REGIONALI, CON UNA LEGGE ELETTORALE DEMOCRATICA.

10 Marzo 2010

VIA BERLUSCONI E LA SECONDA REPUBBLICA. PER UN GOVERNO DEI LAVORATORI, UNICA GARANZIA DI DEMOCRAZIA VERA


Non siamo di fronte solamente ad un decreto ad listam di Berlusconi- Napolitano, obiettivamente incostituzionale. Siamo di fronte ad una legge elettorale grottesca e discriminatoria che oltre a minare la rappresentanza istituzionale di forze minori ( con le famigerate soglie di sbarramento), ostacola pesantemente la loro stessa partecipazione alle elezioni ( imponendo un numero di firme triplo o quadruplo di quello richiesto per le elezioni politiche) . Siamo di fronte all’applicazione truffaldina di questa legge criminogena da parte degli stessi partiti dominanti che l’hanno imposta, con la distribuzione bipartisan di firme fasulle a centinaia di liste fantasma apparentate, sino ad autentiche compravendite di mercato ( come in Liguria) : col risultato che partiti veri che hanno raccolto le firme ( v. PCL) sono esclusi dal voto, solo perché esterni alle coalizioni, mentre soggetti fantasma che vivono di truffe partecipano alle elezioni solo perché vassalli di grandi partiti. Siamo di fronte ad un totale caos normativo a causa del sovrapporsi della legge elettorale nazionale e delle nuove leggi elettorali regionali: col risultato di partiti esclusi perché accusati di aver rispettato la legge regionale o viceversa ( come in Calabria)
Di fronte a questo spettacolo indecente, esiste una sola via d’uscita: il rinvio generale di almeno un mese delle elezioni regionali, e la loro riconvocazione con una nuova legge elettorale democratica, e con la definizione di norme chiare, trasparenti, uguali per tutti. Ogni altra “soluzione”è solo la copertura di elezioni truffa.
L’opposizione di Bersani e Di Pietro al rinvio - in obiettiva consonanza con Berlusconi- è comprensibile ma è molto grave. E’ comprensibile perchè gli stati maggiori del Centrosinistra partecipano diffusamente, come le destre, alla gestione della legge elettorale truffa. Ma è grave perché dimostra che il loro disegno di alternanza di governo a Berlusconi è tutto interno alle regole del gioco dominanti. Anche quando le “regole” sono l’arbitrio diffuso e il disprezzo della democrazia reale. Quello stesso centrosinistra che al governo colpì gli operai per conto di Confindustria – finendo con lo spianare la strada a Berlusconi - si rivela oggi incapace persino di una coerente battaglia democratica. E’ preoccupante che le sinistre cosiddette “radicali”si mettano alla sua coda, oggi come ieri.
Il Partito comunista dei lavoratori propone a questa grande manifestazione un’altra prospettiva. Il bipolarismo italiano è marcio. La seconda Repubblica sta naufragando nel mare della corruzione, dell’arbitrio , della truffa. Il regime elettorale su cui si basano i partiti dominanti di ogni colore è solo la metafora del malaffare dilagante. Il governo Berlusconi va certamente cacciato, con tutta la sua banda di cortigiani, affaristi, rampanti. Ma con Berlusconi vanno rovesciate le classi dirigenti del paese, i poteri forti della grande industria, delle banche, del Vaticano, quelle istituzioni e leggi elettorali della seconda Repubblica su cui i poteri forti si sono appoggiati per vent’anni contro i lavoratori e la democrazia, sia col centrodestra che col centrosinistra. Solo una Repubblica dei lavoratori può liberare la società italiana dal marciume dei potenti e assicurare una democrazia autentica per gli sfruttati.

info@pclavoratori.it

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