Dalle sezioni del PCL
CEAUSESCU SI E’ FERMATO A OZZANO!
Dibattito negato sulla salute dei cittadini
4 Marzo 2010
La sindaca di Ozzano dell'Emilia (BO) non vuole parlare di amianto.
CEAUSESCU SI E’ FERMATO A OZZANO!
Quello che è successo a Ozzano ieri sera 25/2/2010 in Consiglio Comunale ha
dell’incredibile.
Le due mozioni presentate dal Partito Comunista dei Lavoratori sul tema dell’amianto(visibili in fondo) non hanno potuto essere discusse in quanto la Sig.ra
Sindaco (che a Ozzano, incredibilmente, assume in sé anche la carica di Presidente del Consiglio), con la complicità del Segretario Comunale, ha imposto con la forza una sua interpretazione del regolamento secondo la quale le mozioni all’ordine del giorno non vanno “discusse” ma solo “votate” per “consolidata consuetudine” (!!!!), costringendo all’uscita dall’aula per protesta dei 4 Consiglieri della lista Arato che avevano chiesto di intervenire (4 su 20!!)! La consigliera del PCL Nadia D’Arco è rimasta solo in quanto presentatrice delle
mozioni e per evitare che venissero respinte all’unanimità dal PD.
L’unico Consigliere di “Uniti per Ozzano” (centristi) presente si è astenuto.
Rifiutando il confronto nel merito delle proposte, la Sig.ra Sindaco ha poi ribadito che la denuncia sull’amianto è a carico dei privati e delle associazioni e che lei applica solo le direttive regionali nel senso più blando, dimenticando che il suo ruolo di tutela della salute pubblica di Ozzano le impone un ruolo attivo e non passivo e la obbliga ad intervenire e a far fare all’Arpa e all’Ausl una verifica aggiornata di tutti i siti privati e industriali con sospetto di amianto.
Con il suo comportamento ha così disatteso le richieste delle minoranze, dell’Associazione Esposti Amianto e dei cittadini più direttamente coinvolti dall’inquinamento da amianto in corso proveniente dall’ex stabilimento Sinudyne e, riteniamo, della popolazione tutta.
E’ inoltre giunta a minacciare la modifica unilaterale del regolamento nella direzione di reprimere ancora di più la possibilità di espressione delle minoranze nelle istituzionicomunali.
Il Partito Comunista dei Lavoratori denuncia
alla cittadinanza questo atteggiamento politicamente arrogante ed irresponsabile, assunto fra l’altro su una questione di salute pubblica rilevante come quella dell’amianto e preannuncia una raccolta di firme, ai sensi dell’art. 35 dello Statuto Comunale, per la quale auspica la collaborazione di altre forze politiche (i Verdi in primo luogo) per riportare in Consiglio le questioni poste nelle due mozioni (ovviamente respinte dalla maggioranza “bulgara” del PD
senza che ci sia stato il dibattito in aula; astenuti, come già detto, Uniti per Ozzano).
Ben diverso, notiamo con piacere, l’atteggiamento del Comune di San Lazzaro (stessa maggioranza PD) sulla questione, avendo esso di propria iniziativa imposto le bonifiche e stabilito sanzioni per chi non le esegue (ordinanza 48/2010 del 23/2/2010).
Il PCL infine appoggia la proposta della lista “Arato Sindaco” (Pdl – Lega Nord) che sulla questione del rispetto del regolamento vigente si pronunci il Prefetto.
PARTITO COMUNISTA DEI LAVORATORI
Nucleo di Ozzano-San Lazzaro
Sez. di Bologna
E-mail.: pcl.bologna@virgilio.it
http://sites.google.com/site/pclbologna
pcl.bologna@virgilio.it
Tel. 348-6531575 - f.i.p. via Cuccoli 1/c09
MOZIONE 1
Il Consiglio Comunale di Ozzano dell’Emilia, vista la risposta del Sindaco
all’interpellanza proposta dal PCL in merito all’amianto presente presso lo
stabilimento in disuso della Sinudyne, invita il Sindaco, nella sua qualità di massimo ufficiale pubblico responsabile della salute della cittadinanza, ad emanare una ordinanza coattiva nei confronti della proprietà affinché la bonifica dell’amianto ivi presente avvenga entro il termine massimo di 3 (tre) mesi (come richiesto anche dal Prof. Vito Totire, una delle massime autorità accademiche in materia), in considerazione della gravità delle lesioni presenti nelle lastre contenti amianto della copertura e del fatto che, essendo lo
stabilimento da tempo abbandonato a sé stesso (la chiusura totale è avvenuta infatti nel giugno
2006) e pertanto non soggetto ad alcuna manutenzione, si ignora da quanto tempo siano in essere le
lesioni alle lastre stesse, documentate comunque dall’elaborato prodotto dalla proprietà nella scheda
due del rilevamento dello stato di conservazione della copertura datato 30/12/2009 e dai cittadini
che vi abitano vicino con fotografie scattate in data 7/10/2009.
Si ritiene infatti che nelle “linee guida” della Regione E. R., dove per il caso in esame si prevede che il lavoro di bonifica sia da completarsi “entro un anno”, tale termine sia da intendersi “al massimo entro un anno”, lasciando quindi margine di discrezionalità in merito.
Tale ordinanza dovrà prevedere una data precisa per il termine dei lavori ed una penale di 500 euro al giorno se tale data viene disattesa.
Partito Comunista dei Lavoratori
Il Capogruppo Nadia D’Arco
11/02/2010
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MOZIONE 2
Il Consiglio Comunale di Ozzano dell’Emilia, vista la risposta del Sindaco
all’interpellanza proposta dal PCL in merito all’amianto presente presso lo
stabilimento in disuso della Sinudyne, invita il Sindaco, nella sua qualità di massimo pubblico ufficiale responsabile della salute della cittadinanza, a farsi carico di promuovere un accurato censimento delle realtà analoghe presenti sul
territorio comunale onde evitare che, come per il caso di cui sopra, l’iniziativa debba partire dai cittadini che, per loro sfortuna, si trovano nelle vicinanze di siti contaminati o potenzialmente contaminabili.
Si ritiene infatti che il documento della Regione intitolato “Mappatura delle zone del territorio regionale interessate dalla presenza di amianto – Situazione al 30/9/2005” sia incompleto ed inattendibile; infatti non riporta né il caso della Sinudyne né il caso dell’Unistand.
Si ritiene che allo scopo il Sindaco si possa avvalere delle strutture territoriali dell’USL e dell’ARPA.
Una volta individuate le realtà critiche, si provveda quindi ad emettere ordinanze coattive che prevedano una scadenza certa ed una penale, commisurata alla superficie interessata, in caso di ritardo o inosservanza.
Si invita inoltre a valutare, caso per caso, la possibilità di contribuire alle spese di bonifica, esclusivamente nel caso di privati cittadini (con esclusione quindi delle imprese di qualsiasi tipo e dimensione) che siano in difficoltà a sostenere le spese relative.
L’esclusione delle imprese è motivata dalla considerazione che chi inquina per scopo di lucro non può essere oggetto di aiuti con denaro pubblico.
Partito Comunista dei Lavoratori
Il Capogruppo Nadia D’Arco
11/02/2010