Dalle sezioni del PCL
IL PCL CON I LAVORATORI
BASTA LICENZIAMENTI BASTA PAGHE DA FAME ESTENDERE IL BLOCCO DEI CANCELLI A TUTTI I MAGAZZINI DHL
26 Gennaio 2010
DHL Express Italy Srl licenzia 70 operai senza alcun preavviso e chiama le forze dello stato, polizia, carabinieri e polizia locale, a difendere le sue odiose scelte contro i lavoratori.
DHL vuole diminuire il salario già basso degli operai organizzati al suo servizio in cooperativa. Per questo ricorre al lavoro nero, all’uso di operai senza permesso di soggiorno, all’espulsione dei sindacati di lotta dai magazzini.
E’ quanto succede ogni giorno in tutte le aziende che chiudono o licenziano
DHL Express Italy Srl licenzia 70 operai senza alcun preavviso e chiama le forze dello stato, polizia, carabinieri e polizia locale, a difendere le sue odiose scelte contro i lavoratori.
DHL vuole diminuire il salario già basso degli operai organizzati al suo servizio in cooperativa. Per questo ricorre al lavoro nero, all’uso di operai senza permesso di soggiorno, all’espulsione dei sindacati di lotta dai magazzini.
E’ quanto succede ogni giorno in tutte le aziende che chiudono o licenziano
Lo stato e le istituzioni locali prendono le parti della proprietà, senza porre condizioni, regole o vincoli a favore dei lavoratori.
Non solo: il governo continua a ignorare le richieste di aiuto rifiutando l’estensione della cassa integrazione a tutti lavoratori, compreso quelli delle cooperative e delle piccole aziende. Il governo permette che le aziende spostino la produzione in altri paesi e protegge queste scelte reprimendo la reazione dei lavoratori.
I comuni non aiutano chi perde il posto: si continuano a pagare trasporti e mense scolastiche e si danno irrisori aiuti a chi ha un mutuo o una sfratto sulla testa.
Il PCL sostiene in pieno la lotta degli operai.
La decisione di bloccare i cancelli dei magazzini DHL è la forma migliore per mantenere il proprio posto di lavoro e migliorare le proprie condizioni, compreso il salario. Tutti i 70 operai del magazzino di Rubattino devono riavere il proprio posto. Tutti devono restare insieme nello stesso sito, in modo da mantenere la professionalità e la forza costruita in questi anni.
UNIRE TUTTI I LAVORATORI
IN UN COORDINAMENTO DI LOTTA,
sostenuto da una cassa di resistenza nazionale:
DA MAFLOW A DHL, DA TROX A YAMAHA.
TUTTI INSIEME NEI PRESIDI,
NELLE PIAZZE, DAVANTI ALLE SEDI PADRONALI.
L’estensione della lotta e la richiesta di solidarietà ai lavoratori delle aziende in crisi è l’unico mezzo per porre un problema politico che oggi è centrale: la difesa del lavoro dalla crisi capitalista
• blocco dei licenziamenti
• estensione degli ammortizzatori sociali
• pari dignità e diritti a tutti i lavoratori
• Basta razzismo e discriminazione
Invitiamo tutte le forze politiche della sinistra, sul territorio, ad affiancare i lavoratori nei presidi e nei blocchi davanti ai cancelli delle aziende, solo la presenza delle sinistre a fianco dei lavoratori in lotta potrà ridare credibilità alla sinistra, basta parole! è ora di passare ai fatti, dare un sostegno concreto alle lotte dei lavoratori.
PARTITO COMUNISTA
DEI LAVORATORI
SEZIONE DI MILANO