Dalle sezioni del PCL

Nel mio paese nessuno è straniero.

25 Gennaio 2010

Gravi ed immotivate sono le scelte compiute dall'amministrazione leghista di Ceriano Laghetto. Scelte che si configurano come delle vere e proprie misure xenofobe. Infatti, con la scusa di voler tutelare il decoro del centro cittadino vengono introdotte delle procedure amministrative che limitano fortemente le attività commerciali intraprese dai cittadini immigrati. L'apertura di negozi che vendono kebab e i centri che si occupano di telefonia e di trasferimento di denaro rischiano così di essere messi al bando.

Anche a Ceriano, la Lega impugna il tema della sicurezza per cancellare il “disturbo” dei senza voce, assume la cultura e il linguaggio della discriminazione etnica, propaga l'idea dell'immigrato minaccioso e delinquente.

L'idea di società che sta dietro a queste calcolate campagne d'opinione contiene una pericolosa e profonda deriva culturale verso la peggiore ideologia reazionaria. Quella che sorveglia, reprime e punisce soltanto i più poveri e i più sfortunati. Quella che propugna uno stato forte nelle politiche d'ordine e uno stato debole nell'economia e nella protezione sociale. Immunità giudiziaria per Berlusconi e scudo fiscale per i potenti che evadono il fisco. Ronde, espulsioni e politiche vessatorie per i migranti che sfuggono dalla guerra, dalla fame e dalla miseria. Come dire: Forte con i deboli e debole con i forti.

L'immigrazione non si può fermare perché la gente va dove il lavoro c'è e le imprese glielo danno. Del resto, i lavori più disagiati, più pericolosi, più insalubri, dall'edilizia alla pastorizia, dalle stalle industriali alla siderurgia, li fanno proprio i migranti. Gli stessi, recenti fatti di Rosarno ci hanno disvelato una realtà dove lo sfruttamento della manodopera immigrata, arrivando a violare i più elementari diritti umani, riproduce uno spaccato sociale degno dell'Alabama del secolo scorso.

Queste calcolate campagne d'opinione di gratuita prepotenza contro i migranti, mirano a deviare il malcontento popolare per una crisi economica che anche nella nostra zona si sta profondamente manifestando, su un capro espiatorio tanto comodo, quanto indifeso.

Di fronte a tutto ciò, il Partito Comunista dei Lavoratori, nel mentre denuncia con forza le misure vessatorie e protervie della giunta leghista di Ceriano Laghetto, invita i giovani, i lavoratori, le forze politiche e sindacali della sinistra a promuovere sulla base di alcuni punti comuni (No al Razzismo, abrogazione della Legge Bossi-Fini, chiusura dei Cie, unità di classe di tutti i lavoratori) una mobilitazione sul territorio che ribadisca le parole antiche ma attuali di Don Lorenzo Milani : “Se voi avete il diritto di dividere il mondo in Italiani e stranieri, allora vi dirò che, nel vostro senso, io non ho patria e reclamo il diritto di dividere il mondo in diseredati e oppressi da un lato, privilegiati e oppressori dall'altro. Gli uni sono la mia patria, gli altri i miei stranieri...”

Partito Comunista dei lavoratori - sezione della Brianza -

Nell'ambito della denuncia pubblica delle misure xenofobe della giunta leghista di Ceriano Laghetto, Domenica 25 Gennaio i nostri compagni del posto hanno diffuso un “provocatorio” volantino in puro vernacolo brianzolo (che riproduciamo qui sotto) che mette alla berlina lo sforzo dell'amministrazione comunale di recintare il territorio, proprio mentre la crisi e i licenziamenti incombono e generano (questi sì), allarme e insicurezza sociale.

Caro sciur sindic

Ghe cunfesum che sta storia che a Cerian ghiv pruibii de met su negozi che vendun kebab, lem minga capida. posto che se un al laura pulito e in regula cun la legg se po minga proibiga de laurà, posto che a nunc ghe pias la pulenta e i salamitt ma che ogni tant ghe pias sagiaa anca un queicos de divers, se sum dumandà:

Per caso lu le dree a fa una quei dieta particular?
Se si, l'è no chel ga de faghela fa anca a tuc i olter Cerianes.

E pò, cun tucc i problemi che ghem, cunt i fabric che in giamò sta sarà sù (Rhodia, Nylstar) e cun quei che in drè a andaa (Gianetti) come se fa ad avega ul bon temp de perd a dree a una roba inscii.

Forse saria mei cumincià a parlaa de qui cos de pusè seri: se lu permet un suggeriment se puderia cumincia a parlaa del milione e passa di euro de dann che i giurnai disen che in sta dumandà a Cerian perchè in sta blucà i laurà de la central.

curdialment


ul PARTII COMUNISTA
DI LAVURADUR
DE CERIAN

Simone Raul Luraghi - PCL Brianza

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FONTE

  • pclbrianza@gmail.com