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IL RE E’ NUDO

7 Ottobre 2009

Il re è nudo.
Un Presidente inquisito per corruzione, frode fiscale,complicità con la mafia, è stato privato del privilegio dell’impunità.
La bocciatura del Lodo Alfano come atto incostituzionale è di fatto una denuncia politica di Berlusconi , della sua arroganza istituzionale, delle sue tendenze bonapartiste.
La pretesa di Berlusconi di restare in sella, nonostante la propria delegittimazione istituzionale; e ancor più il suo appello plebiscitario alla mobilitazione popolare contro il verdetto, a difesa del proprio potere, confermano una volta di più il sovversivismo reazionario del berlusconismo e la sua crescente pericolosità.
I balbettii delle “opposizioni” liberali ( PD e UDC) che in queste ore chiedono al Premier di” restare” sono tanto più penosi a fronte delle grida di “guerra” di Umberto Bossi e degli uomini di Berlusconi.
E’ necessario reagire a questa deriva. Il movimento operaio , tutte le sinistre politiche e sindacali, l’intero associazionismo democratico e antifascista, debbono dare la propria risposta unitaria e indipendente alla crisi istituzionale che si è aperta. Contrapponendo al sovversivismo berlusconiano la forza di una mobilitazione radicale e di massa.
La parola d’ordine delle dimissioni di Berlusconi va posta in tutte le manifestazioni popolari, con presidi davanti alle prefetture in tutta Italia.
La piazza del 3 ottobre va riconvocata con una grande manifestazione nazionale a Roma sotto i palazzi del governo per chiedere le sue dimissioni.
Va promosso unitariamente uno sciopero generale contro il governo e le sue minacce reazionarie.
Solo una mobilitazione di massa del movimento operaio e popolare può sbarrare la strada alle tendenze reazionarie in atto e preparare le condizioni di un’alternativa vera : che metta a processo non solo Berlusconi ma le classi dominanti del Paese e tutti i loro partiti.

MARCO FERRANDO

info@pclavoratori.it

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