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Note di agenzia su comunicati PCL nazionale

9 Settembre 2009

Roma, 8 set. - (Adnkronos) - Il Partito comunista dei lavoratori

parteciperà alla manifestazione nazionale del 19 settembre a difesa

delle libertà di informazione. Lo annuncia Marco Ferrando del Partito

comunista dei lavoratori, secondo il quale «l’attacco di Berlusconi

ad ogni opposizione e critica, attraverso la clava dei propri

strumenti mediatici, ha un solo scopo: consolidare il proprio potere

per poi trattare eventualmente da una posizione di forza con avversari

e alleati».

«È la conferma delle tendenze bonapartiste del governo più

reazionario che l’Italia abbia conosciuto dal 1960 -attacca- Ogni

ulteriore rafforzamento di questo governo avrebbe ricadute tanto più

negative per il movimento operaio e le lotte sociali, su cui non a

caso Berlusconi pretende il silenzio».

«Per questo il Pcl propone a tutte le sinistre politiche,

sindacali, di movimento, l’obiettivo di fondo della cacciata del

governo Berlusconi attraverso l’unificazione e radicalizzazione della

mobilitazione operaia e popolare: l’unica forza d’urto potenzialmente

capace di segnare una svolta vera, nell’interesse delle stesse ragioni

democratiche; una forza che certo non può essere sacrificata nè agli

accordi politici col Pd, nè alla concertazione sindacale con

Confindustria», conclude.



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(ANSA) - ROMA, 7 SET - «Marcegaglia e Tremonti aprono alla

Cgil con un solo scopo: ottenere da Epifani la pace sociale in

autunno; disinnescare la miccia di una possibile reazione

operaia radicale di fronte agli annunciati licenziamenti». È

quanto sostiene Marco Ferrando, segretario del Partito comunista

dei lavoratori (Pcl).

«Sarebbe grave - sottolinea Ferrando - se il vertice della

Cgil barattasse le ragioni del lavoro con la propria

riabilitazione al tavolo della concertazione. Sarebbe un

insperato regalo non solo agli industriali, ma allo stesso

governo Berlusconi, proprio nel momento della sua crescente

difficoltà».

«Il Pcl - aggiunge - chiede alla Cgil e a tutti i sindacati

di classe una scelta opposta: unire le lotte dei lavoratori, a

partire dalle aziende in crisi, in una mobilitazione generale ad

oltranza per imporre il blocco dei licenziamenti, anche

ricorrendo all’occupazione di tutte le aziende che licenziano.

Guglielmo Epifani - è l’appello di Ferrando - vada a scuola

degli operai della Innse, non della Confindustria di

Marcegaglia».(ANSA).

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Roma, 7 set. - (Adnkronos) - «Marcegaglia e Tremonti aprono

alla Cgil con un solo scopo: ottenere da Epifani la pace sociale in

autunno, disinnescare la miccia di una possibile reazione operaia

radicale di fronte agli annunciati licenziamenti. Sarebbe grave se il

vertice della Cgil barattasse le ragioni del lavoro con la propria

riabilitazione al tavolo della concertazione. Sarebbe un insperato

regalo non solo agli industriali, ma allo stesso governo Berlusconi,

proprio nel momento delle sue crescenti difficoltà». Lo afferma

Marco Ferrando del Pcl.

«Il Partito comunista dei lavoratori -aggiunge- chiede alla

Cgil e a tutti i sindacati di classe una scelta opposta: unire le

lotte dei lavoratori, a partire dalle fabbriche in crisi, in una

mobilitazione generale ad oltranza per imporre il blocco dei

licenziamenti; anche ricorrendo all’occupazione di tutte le aziende

che licenziano. Guglielmo Epifani vada a scuola dagli operai della

Innse, non della Confindustria di Marcegaglia».

info@pclavoratori.it

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