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INNSE, una domenica di attesa

E arriva anche la solidarietà ai lavoratori del sindacato di Polizia

10 Agosto 2009

Una strana domenica questa domenica di agosto in via Rubattino, una settimana esatta dopo lo sgombero manu militari. Siamo al sesto giorno di resistenza per i cinque compagni sul carro ponte ma, dopo l'annuncio inatteso di sabato sera, anche questo pensiero sembra desti in tutti meno preoccupazione. Nessuno dice che la partita è vinta; anzi, tutti ribadiscono che prima si vogliono vedere i fatti; ma si respira una prudente fiducia.
Anche i poliziotti meno numerosi del solito, per la prima volta da una settimana montano la guardia rilassati, senza esibire il cipiglio marziale dei giorni passati.
Sembra che tutti aspettino solo che la giornata scorra via tranquilla e senza sussulti, come in effetti avviene, il più rapidamente possibile, con la speranza che domani, realisticamente non prima di sera, si realizzi ciò che tutti si augurano: di poter riabbracciare i cinque compagni finalmente "liberi".
Per cui non c'è molto da scrivere su questa giornata; è meglio lasciar parlare le foto.
L'unico evento che suscita un po' di fermento, e che merita una segnalazione, è la visita al presidio di due "sindacalisti" davvero particolari: chiedono di incontrare la RSU della INNSE per consegnare una dichiarazione di "solidarietà ai lavoratori INNSE" a nome della segreteria provinciale di Milano del sindacato di polizia affiliato all'UGL: "Questa O.S.," vi si legge, "vuole manifestare la propria vicinanza a chi lotta per difendere il proprio posto di lavoro, mai così ingiustamente messo a rischio da questo sistema economico.
"Sebbene i Poliziotti non si esimano dai doveri affidatigli dall'Ordinamento dello Stato, è con grande tristezza che svolgiamo questi servizi di ordine pubblico, che comunque permettono a tutti di manifestare il dissenso democraticamente". Vi si auspica un intervento della politica per risolvere la vertenza, giudicando "moralmente inaccettabile" il comportamento della proprietà. Finisce con questa frase non scontata, tanto più che viene da un sindacato "di destra": "Testimoniamo con la presente odierna la nostra vicinanza a tutti i lavoratori di questo Paese, in particolare a questa categoria a cui i lavoratori della Polizia di Stato, per la solidarietà da voi ricevuta, è debitrice".
Qualche compagno commenta un po' diffidente, ma in generale mi pare che il gesto sia accolto bene come un altro segno di quanto sia impopolare l'attacco condotto contro questi lavoratori e quanto sia estesa la comprensione delle loro ragioni.
Mentre in questi minuti sulla notte di Milano si abbatte un temporale (che spero non crei più di tanti problemi ai compagni accampati al presidio) mi auguro che sia per i cinque coraggiosi "gruisti" l'ultima notte separati dai loro famigliari.
(t.b., 9 agosto2009)

Tiziano Bagarolo

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FONTE

  • tiziano.bagarolo@tele2.it