Dalle sezioni del PCL
Dalla parte dei lavoratori
rivolto in particolare ai dipendenti comunali.
16 Luglio 2009
Con un emendamento al decreto”anticrisi” il Governo ha risolto la questione dell'adeguamento dell'età pensionabile delle donne nel pubblico impiego a quella degli uomini. Dal 2010 sino al 2018 si raggiungerà tale scopo. Dal 2015, ogni 5 anni aumenterà per tutti; la misura era stata chiesta a gran voce dall'UE, che però, contestualmente, prevedeva la destinazione dei risparmi provenienti dalla riforma in welfare per le donne stesse.
Il governo invece destinerà i risparmi dell'allungamento dell'età pensionabile al fondo “strategico a sostegno dell'economia reale”:i sacrifici delle lavoratrici si aggiungono ora a quelli degli operai, degli studenti e dei precari del Belpaese, per fare da zattera al debito creato da evasori, manager, banchieri e industriali senza scrupoli. Il Capitalismo genera la crisi economica e finanziaria e la trasforma in crisi sociale. Anche voi siete state prescelte per mantenere integri i privilegi della classe dominante. Il tutto in una cornice che vede alle porte l'approvazione dello scudo fiscale: giusto per sottolineare ancora una volta chi comanda e chi obbedisce, chi è padrone e chi è sottomesso ad un'ingiustizia sociale e fiscale perenne.
Il Partito Comunista dei Lavoratori vi invita ad incalzare in ogni sede i vostri gruppi dirigenti sindacali affinché manifestino con voi tutto il loro dissenso alla riforma, e promette fin d'ora il suo appoggio incondizionato ad ogni forma di lotta contro questo ennesimo colpo inferto al mondo del lavoro.