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Comunicati stampa delle sezioni toscane sulla strage alla stazione di Viareggio
una tragedia annunciata
1 Luglio 2009
La valutazione dei compagni dei COBAS circa il dramma consumatosi a Viareggio intorno alla mezzanotte di ieri 29 giugno ci sembra corretta e sottoscrivibile.
Ci convince e ci convincerà poco la tesi della disgrazia imprevedibile per due semplici ragioni, una conseguente all'altra.
Il governo preferisce investire in quei trasporti che favoriscono la speculazione ( alta velocita'), e arricchire la mafia (ponte sullo stretto) invece che adeguare i trasporti popolari a standard anche minimi di sicurezza.
Da anni i ferrovieri denunciano i rischi di questa infame politica del profitto per pochi e costi per molti, addetti ed utenti ( costi altissimi, fino a quello della vita). Lo hanno fatto pagando spesso con l'intimidazione, il mobbing, il licenziamento.
Quindi,
quando la conseguenza di un interesse economico è la morte si deve parlare di crimine e chiamare criminali i governati che dirigono e sostengono il crimine.
quando c'è stata costante e coraggiosa denuncia e nessuna risposta politica o adeguato sostegno dell'informazione, bisogna parlare di complicità
Tocca a tutti noi additare senza esitazione quali i criminali e quali i complici.
Per il PCL
Versilia Lucca
D.Marsili
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ALLEGATI:
COMUNICATO COBAS DI PISA
COMUNICATO DEL PCL DI PISA E LIVORNO CONTRO IL RIGASSIFICATORE
DAI COBAS DI PISA
Viareggio: cronaca di morti annunciate
Senza sicurezza nei luoghi di lavoro, senza prevenzione e adeguati investimenti si mettono a rischio vite umane.
Lo abbiamo ripetuto migliaia di volte scontrandoci contro gli appalti al ribasso, lo stravolgimento del testo unico sulla sicurezza, una denuncia costante quella dei ferrovieri che è costata ad alcuni rappresentanti dei lavoratori alla sicurezza il licenziamento e denunce per diffamazione.
Hanno sottovalutato i rischi connessi alla rottura di un carrello del vagone merci, un asse che si è rotto solo negli ultimi mesi svariate volte. Ma questa volta il treno trasportava Gas propano liquido e l'incidente ha provocato una strage.
Alcuni ministri si sono nascosti dietro alla fatalità e al fatto che i carri sarebbero di proprietà della ditta produttrice del Gas, ma una giustificazione del genere non regge perché le ferrovie dovrebbero garantire il perfetto funzionamento di tutti i mezzi che circolano su rotaia, imporre regole ben precise a salvaguardia della salute e della sicurezza.
Gli scioperi per la sicurezza nelle ferrovie sono state in questi anni osteggiati e colpiti da procedimenti disciplinari, i fatti di Viareggio dimostrano invece quanto fossero necessari
Governo e vertici delle Ferrovie da anni investono risorse nell'alta velocità, ai pochi treni di ultima tecnologia quando la rete ferroviaria necessita di investimenti, manutenzione, quando la stragrande maggioranza dei cittadini viaggia su treni vecchi, sporchi e insicuri.
La strage di viareggio non è una fatalità e induce a riflettere sulle conseguenze derivanti al mancato rispetto delle norme di sicurezza, un mancato rispetto che si traduce sempre più frequentemente in morte, mutilazioni. Chi non rispetta la salute e la sicurezza nei luoghi di lavoro è colpevole!
CONFEDERAZIONE COBAS
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COMUNICATO STAMPA
La tragedia di Viareggio con il suo pesante carico di vittime ancora una volta ci indica con
estrema chiarezza che la vita delle popolazioni sono messe a rischio dalla assoluta mancanza di sicurezza nel controllo del territorio e nella gestione dei materiali pericolosi.
Ci indica che la corsa al profitto mette all' ultimo posto la vita delle persone.
Ci diranno che il vagone cisterna carico di gas gpl andava ad una velocità eccessiva. Ci diranno che le norme di sicurezza non sono state seguite alla lettera, oppure che la fatalità e l' errore umano erano in agguato.
La domanda che ci poniamo è chiarissima: se è impossibile controllare la sicurezza di un vagone cisterna, come è possibile controllare la sicurezza di immense centrali nucleari?
Come è possibile controllare la sicurezza di una gigantesca nave colma di gas e dei chilometri di tubazioni collegate al rigassificatore in progetto al largo di Livorno?
Una nave che sarà migliaia e migliaia di volte più immensa di un carro cisterna, con infiniti problemi legati al controllo della sicurezza. Quale immensa tragedia potrebbe causare alle popolazioni e al suo territorio un incidente della nave gassiera?
Il Partito Comunista dei Lavoratori si batterà contro il progettato rigassificatore contro ricerca spasmodica del profitto da parte dei poteri forti e del grande capitale sulla pelle delle popolazioni. Non esiste la fatalità in queste tragedie. I tredici morti di Viareggio urlano giustizia e la lotta contro il rigassificatore OLT sarà il modo migliore per ricordarlo.
Partito Comunista dei Lavoratori
Sezione Livorno
Sezione Pisa








