Dalle sezioni del PCL

Comunicato Stampa PCL Lazio

19 Giugno 2009

Comunicato Stampa

Il Partito Comunista dei Lavoratori è al fianco dei rilevatori della rete FOL (Forze di Lavoro) dell' ISTAT in lotta per la difesa del posto di lavoro.

Questi 317 lavoratori che dal 1 Luglio saranno disoccupati sono il perno dell’ indagine che fornisce i dati sull'andamento dell'occupazione in Italia, indagine delicata di chiaro interesse nazionale specialmente nel momento in cui la crisi economica si abbatterà sulle fasce popolari più deboli e che tendenzialmente fa e farà comodo minimizzare per poter continuare a strangolare e sfruttare i lavoratori nel nome dell' impresa e della ripresa capitalista. Questa indagine rischia di scomparire o di subire una forte distorsione statistica a causa della conseguente modalità telefonica della rilevazione, rendendo difficile anche la comparazione con i dati precedenti.

La soluzione offerta dai vertici dell'Istat è quella di offrire su un piatto d'argento l'indagine ad un soggetto esterno privato o a capitale misto.
I lavoratori respingendo ambedue le ipotesi chiedono con fermezza l'internalizzazione di tutti i rilevatori ,oggi co.co.co, ma a tutti gli effetti lavoratori ISTAT, soluzione che rappresenta la via più semplice, rapida ed economica di garantire occupazione e continuità all'indagine, decidendo un occupazione pacifica della Presidenza.

A questi lavoratori si sono uniti quelli del Servizio FOL dell' ISTAT da giorni in mobilitazione permanente preoccupati per il futuro dell'indagine da loro condotta tanto che i dati sull' occupazione in uscita a Giugno saranno pubblicati in misura notevolmente ridotta.

Il PCL accoglie le istanze dei lavoratori e le inserisce nel rilancio più generale della statistica e della ricerca in Italia che vogliamo pubblica, libera da tutti i condizionamenti politici ed economici di qualunque tipo, sotto il controllo dei lavoratori, gli unici garanti della trasparenza, dell'utilità e della qualità sociale dei prodotti della conoscenza.

Al contrario di tutti i partiti dichiaratamente od occultamente filo-confindustriali o peggio finto-comunisti, i quali mentre denunciano il declino della falce-martello dimenticano di averlo loro stessi provocato con il suo tradimento insieme alle ragioni del movimento dei lavoratori, il PCL coerentemente ai suoi principi indica il governo dei lavoratori e l'abbattimento della società capitalista come strumento unico per dare piena libertà ai popoli ed alle loro menti nel segno del progresso scientifico e sociale delle persone e non dei profitti.

Claudio NALLI
Coordinatore Regionale Lazio

info@pclavoratori.it

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