Dalle sezioni del PCL

ALLE AMMINISTRATIVE DEL 6-7 GIUGNO IN ABRUZZO IL PCL CANDIDA OTTAVIANO SCIPIONE ALLE PROVINCIALI DI CHIETI

UNO DEI DIECI CANDIDATI E' DEL PCL.

10 Maggio 2009

La presenza del Partito Comunista dei Lavoratori,nelle elezioni amministrative del 6 e 7 Giugno 2009.

Partiamo da una considerazione. Con le elezioni del 6 e 7 Giugno prossimi, nella nostra regione si tornerà a votare per la quarta volta nel giro di anno. Basterebbe questo dato per comprendere l'assoluta anomalia della fase politica in corso. A questo dato, bisogna però aggiungere gli scandali devastanti che hanno riguardato la giunta regionale guidata da Del Turco e le successive elezioni regionali di Dicembre, la scandalo di Pescara con l'arresto del sindaco D'alfonso, una crisi drammatica che in Abruzzo come altrove, colpisce duramente i lavoratori e per concludere, un terremoto che un mese fa ha cancellato il nostro capoluogo di regione e ucciso trecento persone. Tutto, in dodici mesi! Se qualcuno, ritenesse che il quadro non sia ancora completo, si potrebbe aggiungere un G8 colato sul nostro territorio all'improvviso ad opera di un governo criminale. Questa premessa, serve a comprendere con quali emergenze si è dovuto misurare il nostro giovane partito nell'ultimo anno e dunque, spiega e giustifica al nostra tattica in queste amministrative. La nostra partecipazione ai momenti elettorali, ha come scopo principale la propaganda delle nostre rivendicazioni politiche, ovviamente tanto più urgente ora in tempi di crisi drammatica, ma l'attività di un partito comunista serio, non può in nessuna maniera limitarsi alla farsa delle elezioni borghesi. Le elezioni portano via tempo energie e denaro ed è per questo che i marxisti devono imparare ad usarle a proprio vantaggio e non rimanerne ostaggi.
Emblematico, è stata la nostra partecipazione alle elezioni regionali di Dicembre, che per noi hanno comportato uno sforzo politico-organizzativo ma anche finanziario, enorme. In quel caso, con gli occhi dell'Italia addosso, sull'onda di un grande scandalo, all'inizio di una crisi devastante e con un quadro politico destabilizzato, era fondamentale la presenza di forza rivoluzionaria come la nostra, che inserisse in quel momento nel dibattito politico parole d'ordine e analisi che altrimenti non avrebbero trovato alcuno spazio.
L'analisi della crisi capitalistica e su chi l'avrebbe pagata, il salario minimo garantito, la nazionalizzazione del sistema bancario (rivendicazione che ora appassiona persino i disperati dirigenti di Rifondazione, che però omettono, sotto il controllo dei comitati deil lavoratori e senza indennizzo per i grandi azionisti), la situazione nelle fabbriche del nostro territorio, la rapina della borghesia sulla sanità pubblica, l'abusivismo edilizia (che ora abbiamo visto con il sisma aquilano, quanto costa ai proletari) il saccheggio delle risorse ambientali, di questo abbiamo parlato noi e nessun altro. Al di là del risultato pur positivo, quelle elezioni hanno rappresentato un momento forte di nostra pubblica esposizione, di vicinanza con gli strati operai coscienti, di nuovi contatti in una parola,di crescita. Ci sarebbe servito un tempo congruo per rafforzare quanto abbiamo iniziato a costruire, ma disastri e nuove elezioni incombono.
Alle elezioni del 6 e 7 Giugno, il Partito Comunista dei Lavoratori, sarà presente alle provinciali di Chieti, con il compagno Ottaviano Scipione a capo di una lista di lavoratori. Abbiamo scelto Chieti, perchè è il territorio che sta pagando più duramente gli effetti della crisi in atto (e noi di questo vogliamo parlare), abbiamo candidato il nostro compagno più sperimentato e li pensiamo di poter meglio sfruttare l'occasione di propaganda che ci siamo guadagnati (noi raccogliamo le firme, sempre). I temi e le rivendicazioni, saranno le stesse che hanno animato la nostra campagna per le regionali ma è chiaro che il terremoto,ha aggiunto argomenti e urgenze che il nostra partito porterà al centro del dibattito. Dunque, ci siamo di nuovo per sostenere le ragioni autonome dei lavoratori, fuori dai poli borghesi di centro-destra e centro-sinistra, alternativi alla cosiddetta sinistra radicale che in Abruzzo scrive l'ennesima pagina ridicola, con rifondazione che si presenta da sola in provincia di Chieti e Pescara ma insieme al centro-sinistra a Teramo e soprattutto senza l'appoggio di quei Comunisti italiani che invece sono alleati fedeli alle europee. Il solito ciarpame, come direbbe qualcuno. La soluzione? Vota Partito Comunista dei Lavoratori e il suo candidato Ottaviano Scipione!

coordinamento PCLAbruzzo

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FONTE

  • info@pclabruzzo.it