Dalle sezioni del PCL

LA QUESTIONE BOSCHIVA A RUVIANO

27 Aprile 2009

Di recente, e precisamente in data 26.02.09 alle ore 19:00, si è svolto a Ruviano (CE) il convegno, avente per tema: “aree boschive”, organizzato da alcuni esponenti del Partito Democratico della locale sezione. Si deve precisare che il PD, solo da poco, si è ricomposto come forza politica locale e individua nel Sig. Giovanni Cusano, rappresentante dell’esecutivo provinciale, il principale esponente. La notizia, però, è passata sotto silenzio, tanto che dell’incontro si è appreso solo due giorni dopo, perché riportato dal giornale “Il Corriere di Caserta”. La gran parte dei cittadini e le altre forze locali di opposizione, sia politiche che socio-culturali, sono state tenute all’oscuro di tutto.
La segretaria provinciale del Partito Comunista dei Lavoratori, Del Vecchio Bianca, che da due anni ha aperto una sezione ad Alvignanello di Ruviano, ritiene che già questo silenzio faccia intendere che il convegno era riservato a pochi intimi, fedelissimi del Sindaco, escludendo molti altri e soprattutto chi poteva intralciare il programma prestabilito. E’ risaputo, peraltro, che il PCL da tempo è impegnato nella tutela delle questioni ambientali e nella salvaguardia del prezioso patrimonio boschivo, nonostante le continue denigrazioni, la sistematica esclusione dal confronto politico-amministrativo. Si è arrivati, persino, a sistematici dinieghi anche di atti e documenti pubblici, tutelati dalle normative sulla trasparenza, per i quali si è reso necessario il ricorso all’autorità giudiziaria. D’altra parte, associazioni locali come la Pro Loco e l’ANSPI, che maggiormente dovrebbero curare gli interessi dei cittadini e le questioni ambientali, sembrano disinteressarsi completamente o persino avversare questioni così rilevanti. Forse ciò è dovuto al fatto che l’ANSPI, ad esempio, nel 2008 ha percepito dal Comune la ragguardevole cifra di 7.330,00 euro, solo per le manifestazioni culturali e ricreative?
La questione è nata quando il Consiglio Comunale, nella seduta del 7 Ottobre 2008, ha approvato una delibera, nella quale si completa la concessione decennale della gestione ecosostenibile dei boschi di proprietà dell’ente comunale. Fin da allora il PCL si è mobilitato e ha espresso il proprio dissenso, raccogliendo, insieme al Comitato Civico, una petizione popolare, per l’annullamento della delibera, cosa che a tutt’oggi non è avvenuta, nonostante l’opposizione della cittadinanza.
Le ragioni che hanno indotto a fare opposizione, risiedono nel fatto che questa operazione ha diversi lati oscuri e per nulla rassicuranti. Innanzitutto non vi sono sufficienti garanzie di una reale gestione ecosostenibile del patrimonio boschivo. In merito, poi, all’utile per il comune, la somma di 50.000,00 euro l’anno, appare del tutto esigua, a tutto vantaggio del beneficiario della concessione che, oltre al ricavato della legna, percepisce anche consistenti finanziamenti regionali (vedasi PSR Campania 2007/2013, misura 122). Con la concessione a terzi, infine, si vedono svanire importanti opportunità lavorative per giovani e disoccupati del posto, sia attraverso l’assunzione diretta da parte
del Comune di singoli lavoratori, sia attraverso la creazione di cooperative, che utilizzano mezzi e personale del luogo. Per contrastare queste decisioni, sono state intraprese numerose iniziative, soprattutto di sensibilizzazione dell’opinione pubblica, attraverso volantini, manifesti, organi di stampa e riunioni aperte al pubblico.
Questo fermento ha suscitato le ire di alcuni personaggi dell’Amministrazione comunale e, segnatamente del Sindaco e del Vicesindaco, che addirittura, sono arrivati a fare pressioni di ogni genere, soprattutto sulla parte più debole di coloro che avevano firmato la petizione popolare. Ci si deve domandare: se questa gestione è, a loro dire, tanto vantaggiosa, perché hanno fatto tutto in gran silenzio? Perché hanno fatto tante pressioni sugli oppositori? Perché non sono intervenuti alle diverse riunioni, nonostante l’invito?
Al segnale di allarme, lanciato dalla segretaria del PCL, in sintonia con l’orientamento del Comitato Civico, si è contrapposto il Signor Giovanni Cusano, di cui ben conosciamo le burrascose militanze in vari partiti e i continui voltabandiera, il quale, in un articolo, ha cercato di far apparire il convegno come “utile occasione per fare chiarezza su tutta la vicenda”. Ma, nella realtà, non risulta si sia fatta la “molta chiarezza” sbandierata, perché la gran parte della popolazione è dichiaratamente contraria a questa modalità di gestione boschiva, come dimostrato dalla petizione a sua tempo inoltrata. La chiarezza, visti i fatti, forse interessa solo pochi intimi e forse riguarda solo la spartizione della torta.
Quanto alle lamentate “strumentalizzazioni” riferite dal Cusano e dallo stesso Sindaco, di cui sarebbe oggetto il PCL da parte del Comitato Civico o di quant’altro, si dà il caso che questo non è mai avvenuto e non avverrà mai; piuttosto le strumentalizzazioni sembrano riguardare coloro che intendono procedere in una gestione errata e dannosa, da parte di qualcuno che forse ha lucrosi interessi da realizzare.
La segretaria del PCL ritiene che l’iniziativa del PD e dell’Amministrazione, non sia né corretta, né finalizzata alla difesa e alla conservazione del patrimonio boschivo di Ruviano, visto lo scempio del territorio che si è dovuto sopportare finora. Si pensi al grave inquinamento elettromagnetico, dovuto alle potenti antenne ricetrasmittenti, che addirittura sono state posizionate vicino a case private di ignari cittadini, alle illecite discariche occulte di materiali tossici, all’inquinamento a alla devastazione del fiume Volturno, con depuratori non funzionanti da oltre 25 anni, alle elargizioni di porzioni di bosco, a titolo pressocchè gratuito o come strumento di scambio politico, alla privatizzazione di strade comunali, all’abbandono e all’usurpazione del patrimonio storico-architettonico, per non dilungarsi su tutto il resto che ben si conosce.
Sussistono, quindi, fondati motivi per temere ulteriori, gravi danni al territorio di Ruviano, e lo scempio anche del ricco patrimonio boschivo, visto che di ciò che si va ad intraprendere, non si vuole far conosce né il perché, né il come, né il quando. Assolutamente, non vi è nessuna garanzia di una corretta gestione ecosostenibile! E’ evidente che, stante la situazione, è quanto mai necessario continuare una giusta lotta, senza alcun interesse personale o di parte, ma sempre e soltanto nell’interesse dalla comunità.

Bianca Del Vecchio - coordinatrice PCL Alvignanello di Ruviano

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