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DOPO GLI SCIACALLI ARRIVANO I LUPI !

il terremoto in Abruzzo continua

16 Aprile 2009

Dalle nostre parti, la terra continua a tremare ma questo non impedisce una
visione lucida di quanto avvenuto. L'Abruzzo è stato colpito da un sisma di
forte intensità ma, né le immani devastazioni, né le 292 vite umane perse
sono da addebitare solo alla natura.
È chiaro a tutti che l'aver costruito in luoghi non opportuni da un punto di
visto idrogeologico e senza le più elementari prescrizioni antisismiche sono
le vere cause del disastro. Per essere più chiari, *i meccanismi della
speculazione edilizia, diffusissima nella nostra regione, e la ricerca del
massimo profitto, uno dei dogmi della società capitalistica, sono alla base
di quanto avvenuto.* Si aggiunga a questo, l'imperizia della protezione
civile che, evidentemente distratta dall'organizzazione del G8 e da altri
grandi eventi, ha sottovalutato uno sciame sismico che andava avanti da
mesi.
Non si trattava di evacuare una città, come furbescamente dicono Bertolaso e
compagni, ma sarebbe bastato dare alla popolazione consigli utili in caso di
terremoto, rafforzare magari il personale di pronto intervento, far arrivare
all'Aquila qualche struttura (tende, macchine escavatrici, gruppi
elettrogeni, ecc) nell'eventualità di ciò che poi si è purtroppo verificato.
Fortuna che ai ritardi e alla inadeguatezza dello stato, ha sopperito la
solidarietà sociale con le mille forme di autoorganizzazione dei soccorsi
che sono stati, soprattutto all'inizio, il vero aiuto alle popolazioni
terremotate.
Dopo il disastro, sono giunti puntuali gli sciacalli, non quelli inventati
dai media che rubano nelle case (magari rumeni, perchè un po di razzismo
può risollevare il morale) ma quelli veri e cioè i politici e il loro
codazzo di giornalisti e opinionisti del dolore altrui. Quel che si è visto
in questa settimana in Abruzzo è qualcosa che si stenta a credere. Un capo
del governo, già spregiudicato palazzinaro, che ogni volta che è al governo
ne pensa una per favorire la lobby del mattone (si veda ora la proposta di
ampliamento degli immobili) e nel frattempo allenta la normativa antisismica
e taglia i fondi alla protezione civile, venire a vestire i panni dell'eroe.
Ministri in parata con l'occhio umido in favore della telecamera e nessuno
che abbia detto dove prendere i soldi della ricostruzione, cioè l'unica cosa
che contava. Ora tra lotterie, cinque per mille, tasse sui redditi alti a
noi pare che alla fine della fiera, saranno come sempre i lavoratori
dipendenti a tirar fuori il denaro.
*E' andata diversamente quando si è trattato di salvare le banche, è bastata
una notte e i miliardi dalle casse dello stato sono stati messi a
disposizione dei poveri banchieri. Così funziona il capitale.*
Per venire a noi, ribadiamo che nessuno dei nostri compagni delle province
di Pescara, Chieti e Teramo ha subito conseguenze a causa del terremoto.
Diversa e drammatica è invece la situazione dei compagni aquilani. Pur non
avendo subito nessuno conseguenze fisiche, tutti hanno avuto pesanti danni
materiali. La maggior parte di loro, sono momentaneamente ospitati in
alberghi della costa e il nostro coordinatore regionale Ottaviano Scipione è
in costante contatto con loro. Tanti compagni, da ogni parte d'Italia, ci
hanno chiesto di poter dare un segno della loro vicinanza e solidarietà. Noi
abbiamo valutato con scrupolo tutte le possibilità e siamo giunti alla
conclusione che, in questa fase, l'unico aiuto possibile da gestire da parte
nostra e insieme utile a chi lo riceverà è costituto da versamenti in
denaro. Dunque per chiunque volesse contribuire a questa raccolta di fondi
consigliamo le seguenti modalità:

*Lasciamo di seguito un collegamento che rimanderà alla pagina del sito
abruzzese del PCL dedicata alle sottoscrizioni volontarie (o guardare al
relativo tasto sulla colonna a destra del sito). Qui sono spiegate due
modalità per effettuare un versamento in denaro. La prima direttamente alle
poste utilizzando i dati della carta prepagata postepay intestata per il
momento ad un coordinatore locale del partito: si tratta di ricaricare la
carta attraverso lo sportello delle poste comunicando il numero della carta
e il nome della persona a cui la carta è intestata; in questo caso il
versamento è anonimo e se volete far conoscere il vostro nome è bene che in
seguito scriviate una e-mail a info@pclabruzzo.it.Indirizzo e-mail protetto
dal bots spam , deve abilitare Javascript per vederlo La seconda modalità è
on-line ed è utile per chi ha già una carta di credito o carta prepagata,
in questo caso si può cliccare sul tasto del conto paypal del pclAbruzzo per
visualizzare le procedura. Ecco il collegamento:*

www.pclabruzzo.it

*Coordinamento regionale PCL Abruzzo*

*Coordinamento regionale PCL Abruzzo*

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