Dalle sezioni del PCL

PERCHE’ LA MISSIONE IN LIBANO E’ UN’OPERAZIONE DI MARKETING IMPERIALISTA

Considerazioni su una missione militare detta di “pace”

30 Agosto 2006

Alcuni giorni fa il Corriere della Sera riprendeva in questo modo un articolo del quotidiano on line americano New Republic sulla missione militare italiana in Libano:

I toni del commento sono da irrisione. I carabinieri, ad esempio, secondo Kahn sono «cool» abbigliati come sono con «le loro uniformi scure disegnate da Armani». E se qualcuno ha avuto l'occasione di pranzare con dei soldati italiani «sa bene che l'esercito italiano lavora per i propri stomaci meglio di chiunque altro». Ma quando è il momento di svolgere il lavoro duro del mantenimento della pace, sottolinea l'articolista, già managing director dello stesso New Republic, «diciamo solo che mangiano meglio di quanto sappiano combattere».
I PRECEDENTI - L'articolo giudica non esaltante il comportamento delle truppe italiane in Kosovo. Ricorda come abbiano subito duramente il colpo dell'attentato alla base dei carabinieri di Nassiriya in seguito al quale decisero di lasciare il centro della città (in altre parole: sono scappate). E richiama il fatto che nella missione in Somalia vi furono soldati coinvolti in casi di torture e di violenze sui civili. Citando un rapporto di una compagnia privata di intelligence, si sottolinea come «Nato e Onu sono soliti dislocare gli italiani in aree dove impazienza e numero sono più importanti della disciplina e dell'organizzazione». E poi il sospetto: che il premier israeliano Ehud Olmert abbia fatto pressioni per affidare il comando della missione all'Italia proprio confidando in un fallimento della missione, così da poter poi riprendere la propria guerra contro Hezbollah.

E’ chiaro il fastidio dei media americani per una concorrenza di immagine“ imperialista” svolta dall’ Europa. Comunque la domanda più frequente nei bar , sugli autobus in questo momento è :

COSA ANDIAMO A FARE IN LIBANO ?
Il governo dell’ Unione ci informa in un dispiegamento mediatico mai verificato prima che I SOLDATI ITALIANI ANDRANNO A PORTARE LA PACE….

Utilizzando il termine “COOL” del giornale americano vediamo le attrezzature piu’ alla moda messe in campo in questa passerella del mercato degli armamenti di PRODUZIONE ITALIANA per questa missione pacifista chiamata LEONTE:

Il carro armato DARDO gioiellino da 23 tonnellate prodotto dall’ OTO MELARA (FIN MECCANICA), dicono ottimo contro la guerriglia urbana.
I carri armati PUMA e CENTAURO (stessa produzione) già tragicamente sperimentati ed eccezionali se usati contro la popolazione:

Bisogna brevemente ricordare il massacro stile coloniale chiamato: la “battaglia dei ponti” a Nassiriya il 6 aprile 2004.
Per tre giorni i resistenti iracheni hanno preso possesso dei ponti di accesso a Nassiriya. Una moltitudine di popolo si radunò sui ponti, manifestando contro le truppe di occupazione. I soldati italiani aprirono il fuoco sulla folla: fu un massacro. Dodici ore di battaglia in cui dagli autoblindo Centauro (mostri metallici armati su ruote che montano un cannone da 105 mm) vennero sparati fra i 30.000 e i 100.000 colpi, 4 missili anticarro e 15 razzi del tipo “Panzerfaust”, in grado di scagliare proiettili calibro 110 mm a una distanza che varia dai 18 ai 400 metri.
Le autorità militari italiane sostennero che i morti tra la popolazione fossero quindici, fra i quali donne e bambini che gli insorti avrebbero usato come scudo. Dopo 50 giorni fu chiaro che verità era un’altra: le vittime irachene erano fra le 150 e le 300; donne e bambini furo uccisi dai cannoni dei “nostri ragazzi” puntati sulle case per sloggiare gli insorti iracheni.
Ai giornalisti venne impedito di raccogliere informazioni.

INSOMMA DOPO LA FIGURACCIA FATTA SUL CAMPO DAI CARRI ARMATI ISRAELIANI MERKAVA CONTRO I COMBATTENTI HEZBOLLAH ECCO ESPOSTA LA NUOVA PROMOZIONE DELL’ INDUSTRIA ITALIANA.
C’E’ DA GIURARCI CHE TRA GLI ACCORDI POLITICO MILITARI TRA ITALIA ED ISRAELE VEDRANNO INSERITI QUESTI MERAVIGLIOSI PRODOTTI DELLA TECNOLOGIA ITALIANA DI GUERRA. SPLENDIDO IL “COOL”.

Ma non è finita , verrano esposti in bella mostra le ultime produzioni Agusta in fatto di elicotteri d’ assalto e tutti materiali di supporto come i nuovi proiettili leggeri e pesanti ( ANCHE AD URANIO IMPOVERITO ) .

Immancabile la cucina italiana nelle razioni da combattimento personale.

Come missione di pace non c’ è male. Peccato che la parola Pace non c'entri nulla.
I parlamentari di Rifondazione comunista dopo lo spettacolo indecoroso della finta- piena approvazione/ opposizione al rifinanziamento della missione (di pace - poveri noi) in Afghanistan non hanno osato dire nulla contro questa ultima creazione della moda imperialista di guerra di D’ Alema Prodi Parisi e confindustria .

LA MISSIONE DI GUERRA (QUESTA SI PURTROPPO REALE) HA COME OBBIETTIVO SALDARE I RAPPORTI GIA’ STRETTI DI ITALIA ED ISRAELE IN CHIAVE ANTILIBANESE ED ANTIPALESTINESE PER CANCELLARE OGNI
POSSIBILE RESISTENZA DELLE POPOLAZIONI. LO SCOPO DEL GOVERNO DELL’ UNIONE E’ QUELLO DI ESSERE PRONTO E PROTAGONISTA DEI PROSSIMI CONFLITTI COME UN GOVERNO DI POTENZA DI GUERRA IMPERIALISTA.

CHI HA PENSATO A TUTTO QUESTO NON HA FATTO I CONTI CON IL DIRITTO DI RESISTENZA E L’ AUTODETERMINAZIONE DEI POPOLI.

mc PCL Versilia

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FONTE

  • ruggerorognoni@yahoo.it