Rassegna stampa

Partito Comunista dei Lavoratori : in piazza per raccogliere le firme.

(dall'Esagono del 16 Marzo 2009)

26 Marzo 2009

Brianza. Corsa in autonomia per il Partito comunista dei lavoratori. L'obiettivo della formazione è partecipare alle elezioni provinciali e proprio per questo è impegnato in queste settimane a raccogliere le firme necessarie per accedere alla competizione. Nell'attesa di raggiungere il traguardo, il partito ha già pronto il candidato presidente e i candidati nei collegi. Visto il dietrofron di Bruno Casati, non ci sarà derby sul cognome. L'unico che correrà sarà infatti Dario Casati, scelto dal Pcl per rappresentarli la prossima primavera alle urne. Lissonese, 56 anni, lunga storia politica alle spalle nel Pci e in Democrazia proletaria, passando poi in Rifondazione comunista e uscendone nel 1997 dopo l'appoggio al primo governo Prodi. Nel 2007 Casati ha aderito al movimento costitutivo del Partito comunista dei lavoratori diventando un membro della segreteria. Un “compagno” molto conosciuto a Monza che sarà affiancato dagli altri 36 candidati scelti, spiegano dal Pcl, tra lavoratori, giovani e pensionati. L'unico candidato indipendente si presenterà a Vimercate ed è Franco Calandri, presidente del cicolo Italia-Cuba di Arcore. Niente alleanze. È questo uno dei punti fermi del gruppo che in aperta polemica con la sinistra ricorda le recenti prese di posizione della Provincia di Milano sui temi dell'immigrazione e il sostegno sia all'Expo che a Pedemontana. “Si dilapidano milioni di euro intasando un territorio già inquinato e densamente popolato -spiegano- con un'autostrada urbana ed il suo corollario di svincoli, raccordi, peduncoli e via dicendo. Anche il programma del partito è pronto. Al primo punto c'è il lavoro. Qui gli obiettivi sono decisamente ambiziosi: stop al precariato e assunzioni a tempo indeterminato tramite concorsi pubblici, stop alle consulenze esterne e agli incarichi professionali. Anche per le ex municipalizzate si profila un ritorno al passato : “il Pcl si batterà per riportare sotto il controllo pubblico tutti quei settori trasformati in Spa o in fondazioni”. Stesso discorso sulle aree industriali, dal Vimercatese, a Ceriano e Solaro, dove “non vi sarà alcuna equidistanza, ma piena solidarietà ai lavoratori in lotta per il posto di lavoro”. Sul fronte ambiente il modello sarà il no a pedemontana, insieme alla battaglia ambientalista mentre tra le proposte più “impegnative” c'è quella di ridurre gli stipendi degli amministratori: in media quello di un lavoratore e comunque non oltre i 2mila euro mensili.

pcl sezione Brianza

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FONTE

  • pienob@alice.it