Rassegna stampa

NADIA D’ARCO, DALL’IMPEGNO NELLE ASSOCIAZIONI ALLA POLITICA

Il Partito Comunista dei Lavoratori raccoglie le firme per presentarsi alle amministrative. Nel frattempo il nome del “loro” primo cittadino l’hanno già deciso.

27 Febbraio 2009

Dalll'edizione del SABATO SERA del 28 febbraio 2009

Ozzano Emilia. Il Partito Comunista dei Lavoratori si sta preparando a raccogliere le firme per presentare la sua lista. Il nome del candidato alla poltrona di primo cittadino di Ozzano l’ha già deciso: è quello di Nadia D’Arco.
La notizia della candidatura per il momento è stata diffusa con un volantino.
Il Partito Comunista dei Lavoratori ha deciso di partecipare alle amministrative con un proprio candidato a Ozzano così come a Bologna (Michele Terra che rappresenta il partito sotto le Due Torri) e in Provincia.
Nadia D’Arco, 53 anni, è molto nota ad Ozzano per il suo impegno nell’associazionismo (attualmente è referente per l’Emilia Romagna del Coordinamento per il prepensionamento dei familiari dei disabili gravi e gravissimi, nonché responsabile provinciale di Un ponte per…).
Da due anni D’Arco è costretta in carrozzina (ha sofferto di poliomielite da bambina), è spostata e ha lavorato è sposata e ha lavorato per 25 anni come bancaria.
Bolognese di nascita, vive a Ozzano dal 1985. La militanza politica è iniziata con il PCI, “ho fatto una pausa a fine anni ’80 – inizio anni ’90, facevo politica attraverso l’associazionismo, - racconta – poi mi sono iscritta a Rifondazione Comunista da cui sono uscita quando è entrata al governo e sono passata al Partito Comunista dei Lavoratori.
Per ora non c’è un programma vero e proprio.
Il volantino sottolinea due punti: il “declino del mondo scolastico ozzanese” e la contrarietà alla chiusura della cucina delle scuole elementari Ciari, prevista dal progetto dell’Amministrazione di entrare in Solaris Srl, la società di proprietà del Comune Castel San Pietro che gestisce mense, edilizia residenziale pubblica ed altri servizi(cimiteri, illuminazione pubblica).
“Io non sono per la politica non se ne può più, gridata e di chiacchere, finchè non avremo il quorum delle firme per ora le nostre sono dichiarazioni d’intenti – spiega - . Detto questo ci sono alcune cose sulle quali mi impegnerei, ad esempio vista l’enorme quantità di famiglie e giovani c’è da ragionare sull’associazionismo e sul malessere giovanile, altra cosa l’abolizione della caccia sul territorio comunale e soprattutto la creazione di un mercato dei produttori locali alla domenica per accedere a prodotti a prezzi inferiori. Come associazione disabili ho chiesto al PD di Ozzano un incontro informale con il segretario, in futuro non escludo di farlo anche come partito, ma prima dobbiamo avere le firme..”.

CONDIVIDI

FONTE

  • pcl.bologna@virgilio.it