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COMUNICATO STAMPA DI MICHELE TERRA Candidato sindaco del Pcl
speciale: elezioni Bologna
20 Febbraio 2009
Inizia oggi a Bologna la campagna del Partito Comunista dei Lavoratori in difesa dei dipendenti pubblici. Dopo mesi di vergognoso attacco governativo da parte di Brunetta ai "fannulloni", abbiamo scoperto e denunciamo chi sono i veri stipendiati pubblici da 8.000 euro che lavorono quando vogliono: sono i consiglieri regionali di PDL, Lega Nord e Udc.
L'assalto governativo, guidato dal prode Brunetta, contro i dipendenti pubblici, continua ormai da diversi mesi. Gli obiettivi di tale vergognoso attacco sono fondamentalmente tre: negare adeguati aumenti salariali, impedire la stabilizzazione dei precari della pubblica amministrazione, infine tagliare i servizi sociali. Intanto il governo nasconde volutamente il vero scandalo degli stipendi dei grandi manger, consulenti, parlamentari e affini, il cui lavoro non è sottoposto ad alcun controllo.
Ma ci sono anche i berlusconiani nostrani: i consiglieri regionali, di cui il più povero guadagna 8.ooo euro al mese. Questi fustigatori di fannulloni non sempre però si sentono in dovere di fare il lavoro per cui sono pagati. La teoria applicata da tempo del centrodestra emiliano è che l'opposizione non è tenuta a garantire il numero legale durante le sedute e quindi la loro partecipazione ai lavori del consiglio regionale è simbolica e variabile a seconda dei momenti.
QUANTO LAVORANO i consiglieri regionali? A leggere il sito della regione, pare pochino: tra consigli e commissioni circa 360 ore all'anno (dato del 2008). Se fossero dipendenti pubblici, si potrebbe dire che lavorano per 10 settimane l'anno.
I consiglieri regionali del centrodestra lavorano molto meno rispetto anche ai loro colleghi di centrosinistra, i quali, se vogliono approvare qualcosa, alle riunioni la presenza alle votazioni la devono garantire, altrimenti viene meno il numero legale.
Così, spesso, i consiglieri belusconiani entrano un minuto in aula, firmano, inseriscono la tessera magnetica al loro banco, poi possono uscire per tutto il resto della seduta risultando presenti per l'intera riunione.
Inizia, quindi, oggi la campagna del Partito Comunista dei Lavoratori per la difesa dei lavoratori pubblici dagli sciacalli del centrodestra. Nei prossimi giorni distribuiremo davanti ai principali luoghi di lavoro (Comune, Provincia, regione, Università, ecc.) decine di migliaia di volantini per denunciare i veri fannulloni da 8.000 euro e per rivendicare veri aumenti per i lavoratori e la stabilizzazione di tutti i precari
Bologna, 20 febbraio 2009 p.s. in allegato il volantino in distribuzione
Michele Terra
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testo volantino:
ECCO I FANNULLONI DA 8.000 EURO AL MESE
SONO DEL PDL-LEGA-UDC
Da mesi il governo Berlusconi, tramite il ministro Brunetta ha aperto un’indegna campagna contro i lavoratori pubblici definiti “fannulloni”.
Brunetta ed il governo nascondono il vero scandalo della pubblica amministrazione: i megastipendi dei grandi manager, che vengono premiati anche quando fanno fallire le aziende come nel caso Alitalia; decine di migliaia di consulenti delle amministrazioni pubbliche assunti, spesso, solo con logiche clientelari e stipendi da far svenire ogni altro lavoratore dipendente; i consiglieri di amministrazione nominati dagli enti pubblici, che percepiscono migliaia di euro di indennità e agiscono al di fuori di ogni controllo democratico.
Poi ci sono i consiglieri regionali, che quasi nessuno conosce anche se ci sono elezioni ogni 5 anni. In Emilia-Romagna sono 50, di cui 18 del centrodestra. Questi fustigatori di fannulloni non sempre però si sentono in dovere di fare il lavoro per cui sono pagati. La teoria applicata da tempo del centrodestra emiliano è che l’opposizione non è tenuta a garantire il numero legale durante le sedute e quindi la loro partecipazione ai lavori del consiglio regionale è simbolica e variabile a seconda dei momenti.
Dal sito della regione Emilia-Romagna apprendiamo che il più povero di questi moralizzatori della cosa pubblica guadagna 8mila euro netti al mese, a fine mandato avrà un’adeguata liquidazione, a 60 anni un vitalizio sicuro da far morir di invidia ogni pensionato pubblico o privato.
QUANTO LAVORANO i consiglierei regionali? A leggere sempre il sito della regione, pare pochino: tra consigli e commissioni circa 360 ore all’anno (dato del 2008). Se fossero dipendenti pubblici, si potrebbe dire che lavorano per 10 settimane l’anno. Mica male per 8mila euro al mese!
In realtà i consiglieri del centrodestra lavorano molto meno rispetto ai loro colleghi di centrosinistra, i quali, se vogliono approvare qualcosa, alle riunioni la presenza alle votazioni la devono garantire, altrimenti viene meno il numero legale.
Così, spesso, i consiglieri belusconiani entrano un minuto in aula, firmano, inseriscono la tessera magnetica al loro banco, poi possono uscire per tutto il resto della seduta risultando presenti per l’intera riunione.
Abbiamo, quindi, voluto vederli all’opera dalla tribuna del pubblico durante il consiglio del 4 e 5 febbraio scorsi per vedere quanto faticano i 18 (al lordo degli indisposti) consiglieri del centrodestra. Ecco un breve riassunto. Mercoledì 4 febbraio: ore 11 – inizio seduta – presenti 0; ore 11,12 presenti 6; ore 11.47 presenti 8; 12.13 presenti 10, Pomeriggio del 4 febbraio: ore 15 – inizio seduta – presenti 0; ore 15.11 presenti 2; ore 16.21 presenti 6; ore 17.13 sono in 8; alle 18.29 – parla Errani – grande affluenza, sono ben in 12. Più o meno stesso andazzo anche il giorno dopo, in cui si nota che al momento di votare un documento del Pdl sulla Palestina i consiglieri del centrodestra presenti sono solo 2 (ore 18.25).
Ecco qui i veri fannulloni da 8mila euro (minimi) al mese, puoi vedere le loro facce sul sito della regione Emilia-Romagna, così almeno sai chi sono i veri dipendenti pubblici che lavorano quando e come vogliono, tanto i soldi sono i nostri.
Contro il governo e la destra che criminalizza i lavoratori pubblici e taglia i servizi sociali.
Dalla parte dei lavoratori pubblici, per reali aumenti salariali
Per la stabilizzazione di tutti i precari.
PARTITO COMUNISTA DEI LAVORATORI – BOLOGNA
IL 6 E 7 GIUGNO
AL COMUNE: MICHELE TERRA sindaco
ALLA PROVINCIA: VINCENZO IAQUINTA presidente








