Dalle sezioni del PCL

La sanità pubblica è un diritto per tutti come sancito dall'art. 32 della Costituzione

8 Febbraio 2009

In Senato è stato recentemente abrogato il divieto di segnalazione all'autorità dei cittadini stranieri irregolari che si rivolgono alle strutture sanitarie.

L'art. 32 della Costituzione viene di fatto violato .

Il diritto alla salute non è più di fatto un diritto di tutti. In Italia questo stesso diritto per il cittadino straniero è già limitato: sono curabili nei presidi sanitari solo le malattie urgenti. Il provvedimento voluto principalmente dalla Lega Nord, ed appoggiato da tutte le destre italiane, calpesta il principio base della tutela della salute pubblica, cioè il libero accesso alle strutture nazionali e l'incoraggiamento a recarvisi in caso di problemi.


Il Partito Comunista dei Lavoratori è certo che la decisione del senato non ha nulla a che vedere con la spesa sanitaria; gli oneri contributivi pagati dai cittadini stranieri con permesso di soggiorno ( dati del ministero della salute) sono ampiamente sufficienti a coprire la spesa sanitaria complessiva anche per quegli immigrati in condizione di clandestinità.


Per di più segnaliamo allarmati il rischio che si crei una sanità parallela privata, clandestina, con condizioni igienico sanitarie precarie e dannose per il malato e per la popolazione tutta.


Il Partito Comunista dei Lavoratori denuncia l'ennesima aggressione razzista rivolta a quei disgraziati che subiscono, a causa delle ingiustizie dell'economia capitalista o in fuga dai regimi dittatoriali dei loro Paesi, lo sfruttamento e le mortificazioni dell'immigrazione: pochi casi di violenza vengono infatti soppesati per creare attarverso i media un falso bersaglio per distrarre il popolo italiano dalla crisi mondiale di tutto il sistema, portando l'opinione pubblica a reazioni xenofobe attraverso l'equazione insicurezza = immigrazione.


Questa è la nostra posizione politica, in una sinistra silenziosa e poco politicizzata siamo orgogliosamente l'unico Partito sul territorio a domandarci quale sia il pensiero del primo cittadino, il Sindaco dott.Flaminio Richeri.

Noi pensiamo che sia urgente esporre in ogni struttura sanitaria pubblica del finalese un avviso che iviti il personale e i medici alla disobbedienza civile:

”qui non si denuncia nessuno, perché la salute è un diritto universale”.

Attendiamo che la cittadinanza venga a conoscere la posizione sua e quella della maggioranza al più presto, ricordando che questo tema sarà solo uno dei tanti su cui saremo impegnati nelle prossime elezioni comunali a Finale Ligure con una lista ed un programma autonomi.

Piccardi Matteo, portavoce del circolo del PCL – Finale Ligure - Pietra.

matteo piccardi

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FONTE

  • dott.guru@alice.it