Rassegna stampa

TERRA TORNA IN PISTA

Il Pcl contro tutti: dal Pd alla sinistra radicale

6 Febbraio 2009

Articolo apparso sull'edizione del 6 febbraio 2009 del L’INFORMAZIONE di BOLOGNA – il DOMANI – pag. 6

“L’unica sinistra”. Si presenta così Michele terra, candidato sindaco a Bologna per il Partito Comunista dei Lavoratori, ieri mattina in conferenza stampa a Palazzo D’Accursio.
Al suo fianco Vincenzo Iaquinta, omonimo del campione del mondo e centravanti della Juventus, candidato alla presidenza della Provincia di Bologna del Pcl, di fatto il primo avversario per la numero uno in carica e in corsa per il secondo mandato, Beatrice Traghetti.
“Siamo alternativi al Pd e al Pdl – ci tiene a sottolineare Terra – e ai loro sottoprodotti civici, come Gianfranco Pasquino, che finora ha fatto solo rappresaglia nei confronti del Pd che lo ha scaricato, ma non ha ancora parlato di programmi”.
Dal Pcl nessuno sconto anche per la Sinistra Arcobaleno, e in particolare per Rifondazione comunista, bollata come la “sinistra dei buoni sentimenti e delle cattive azioni”.
L’unica simpatia Terra la riserva a Valerio Monteventi, con il quale “abbiamo fatto molte battaglie insieme”.
Ma dagli altri membri della lista Bologna Città Libera “siamo molto distanti”, afferma il leader del Pcl sotto le Due Torri: e così, Piero Sansonetti viene giudicato “un anti-comunista viscerale”, Bifo “è rimasto all’ala creativa del ‘77” e il filosofo Stefano Bonaga un “ex assessore del centrosinistra”.
Insomma, il Pcl si presenta da solo alle prossime amministrative ed europee (il fondatore e portavoce nazionale, Marco Ferrando, è capolista per il Parlamento Ue), con l’obbiettivo di “allargare il risultato” delle ultime politiche: 0,5% a Bologna, 0,6% in Provincia.
“Abbiamo pochi amici nei palazzi del potere – afferma Terra – sono più nelle piazze”.
Bologna, continua il candidato sindaco, “è ostaggio di Unindustria, del Collegio dei costruttori e della massoneria. Noi vogliamo sapere se esiste ancora, anche se Fabio Roversi Monaco è tutt’ora l’uomo più potente della città”.
Il programma elettorale del Pcl punta sul taglio del compenso per sindaco e assessori, ma anche dei finanziamenti a tutte le istituzioni religiose.
“Il Comune versa ogni anno 6-7000.000 euro – rileva Terra – che si possono spostare sui nidi e sul welfare”.
Per il leader bolognese del Pcl, Palazzo D’Accursio finora ha condotto una politica che ha trasformato “lo sato sociale in una roba da ricchi: è più di sinistra don Nicolini che Sergio Cofferati”, sentenzia Terra.
Per questo, il Pcl giudica “disastroso” l’ultimo bilancio del Comune e afferma che “le grandi opere per Bologna non servono a risolvere i problemi”.

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FONTE

  • pcl.bologna@virgilio.it