Dalle sezioni del PCL
il pcl e il vescovo di savona
28 Gennaio 2009
Leggiamo, in un articolo del Secolo XIX di Domenica 25 Gennaio, che il Vescovo prende posizione su Ambiente,Costruzioni e Architettura, Energia e Cultura delle Religioni.
La libertà di espressione è un fondamento inalienabile di una democrazia popolare così come il libero confronto delle idee, e sulla base di questo siamo molto incuriositi e sorpresi dalla presa di posizione di chiaro stampo politico di Monsignor Lupi che rischia, così come presentata dall’articolo, di apparire come l’ennesimo altoparlante della solita categoria di imprenditori e speculatori edili.
Non ci convince l’idea che il Vescovo senta la mancanza della diocesi precedente di Sanremo, dove lo scempio ambientale e le colate di cemento democristiane hanno completamente distrutto il territorio. E ci sorge il dubbio che mons. non conosca a fondo gli aspetti progettuali della Maersk e della Margonara, o di quella che noi (assieme a molti altri) definiamo la speculazione sulle aree Piaggio a Finale.
Usa infatti l'espressione " andare avanti senza pensare solo agli aspetti paesaggistici..." ma probabilmente non rammenta che qui in Provincia sono decenni che non si pensa MAI all'apetto ambientale,(questione di avverbi), così come risulta sorprendente il riferimento ammiccante sul nucleare a cui noi come PCL contrapponiamo invece le Energie Rinnovabili o la considerazione superficiale su una religione come quella dell'Islam a cui riconosciamo, nonstante il nostro ateismo,( ne sono un esempio la Bosnia, la Palestina, l'India) il fatto che negli ultimi 10 anni è stata la religione più aggredita dall'Occidente per motivi che noi crediamo appartenere a logiche geopolitiche e coloniali.
Ci piacerebbe invitare Mons. Lupi a veicolare le sue energie per chiedere al clero di rinunciare allo sgravio fiscale di IVA e ICI di 6 miliardi di euro l'anno e ad unirsi alla battaglia -che ci vede da anni protagonisti- per restituire dignità ai lavoratori che hanno perso la sicurezza del posto e che ora, vittime del precariato, si ritrovano strozzati e prigionieri delle banche, o per superare definitivamente il fenomeno della cassa integrazione che nel savonese ha superato nel solo 2008 il milione di ore.
Sulla base di queste abbozzate considerazioni, che meritano uno sviluppo più articolato ed un confronto libero e pacifico di idee, qualora ci fosse la disponibilità di mons. Lupi, crediamo possa essere di estremo interesse un incontro pubblico dove tutte queste posizioni possano essere affrontate e discusse di fronte alla cittadinanza oltre che per una giusta e doverosa operazione di cultura politica anche in previsione delle prossime elezione amministrative, occasione in cui i cittadini e le cittadine dovranno/potranno scegliere tra diversi modelli di sviluppo.
SEZ.B.LUPPI SAVONA VIA MILANO
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