Prima pagina
Comunicati Stampa PCL sul massacro di Gaza
6 Gennaio 2009
fonti : ANSA - adnkronos
(ANSA) - ROMA, 4 GEN - «Governo e Pd si dichiarano sdegnati
per qualche bandiera israeliana bruciata da immigrati
palestinesi, mentre legittimano il massacro dei palestinesi da
parte israeliana. È indegno: per questi sacerdoti della morale
un pezzo di stoffa vale più di centinaia di vite arabe». Lo
afferma Marco Ferrando, leader del Partito comunista dei
lavoratori.
«Il Pcl - spiega Ferrando - si sente impegnato al pieno
sostegno alla resistenza armata del popolo palestinese contro le
truppe d’occupazione dello stato sionista. Ogni strada, ogni
casa di Gaza contesa all’invasore, è un tributo alle ragioni
della Palestina e degli oppressi di tutti il mondo».
«A differenza di tutte le sinistre socialdemocratiche o
staliniste - prosegue Ferrando - il Pcl è orgogliosamente
antisionista, al fianco della migliore tradizione storica
dell’ebraismo. Solo la prospettiva di una Palestina libera,
unita, laica, socialista, rispettosa del diritto al ritorno dei
palestinesi e dei diritti della minoranza ebraica, potrà dare
pace agli arabi e agli ebrei. Chiudendo quelle pagine del
colonialismo - conclude - da cui nacque nel 1948 lo stato di
Israele, con i metodi del terrore antiarabo e della pulizia
etnica antipalestinese». (ANSA).
Roma, 4 gen. - (Adnkronos) - «Governo e Pd si dichiarano
’sdegnatì per qualche bandiera israeliana bruciata da immigrati
palestinesi, mentre legittimano il massacro dei palestinesi da parte
israeliana. È indegno: per questi sacerdoti della morale un pezzo di
stoffa vale più di centinaia di vite arabe». Lo dice Marco Ferrando
del partito dei Comunisti lavoratori, che puntualizza: «Il Pcl si
sente impegnato nel pieno sostegno alla resistenza armata del popolo
palestinese contro le truppe di occupazione dello Stato sionista. Ogni
strada, ogni casa di Gaza contesa all’aggressore è un tributo alle
ragioni della Palestina e degli oppressi di tutto il mondo».
«A differenza delle sinistre socialdemocratiche o staliniste,
il Pcl si dichiara orgogliosamente antisionista, al fianco della
migliore tradizione storica dell’ebraismo -aggiunge- Solo la
prospettiva di una Palestina libera, unita, laica, socialista,
rispettosa del diritto al ritorno dei palestinesi e dei diritti della
minoranza ebraica, potrà dare pace agli arabi e agli ebrei. Chiudendo
quella pagina coloniale da cui nacque nel 1948 lo Stato di Israele,
con i metodi del terrore e della pulizia etnica anti-araba».








