Prima pagina
La Rivolta Greca continua
30 Dicembre 2008
La Rivolta Greca continua
A dispetto della relativa calma del Natale, nuova benzina viene aggiunta sul fuoco della Grecia in rivolta con un nuovo crimine perpetrato dalle stesse forze dell’oppressione e dello sfruttamento capitalista: nella notte del 23 dicembre, Kostadina Kuneva, sindacalista militante tra i lavoratori immigrati, è stata attaccata da un commando che le scagliava in viso acido solforico mentre stava rientrando a casa. Ha perso immediatamente un occhio, è rimasta sfigurata ed ora sta lottando per la sua vita al reparto di terapia intensiva dell’ospedale Evangelismos di Atene.
Kostadina è una lavoratrice immigrata dalla Bulgaria ed attualmente la segretaria del Pekop, il sindacato dei lavoratori domestici dell’Attica, che organizza donne immigrate che lavorano come addette alle pulizie. Kostadina stava dirigendo la lotta contro la compagnia OIKOMET di proprietà di Nikitas Oikonomakis (un capitalista che è anche nella direzione del “socialista” PASOK), che assume donne immigrate come squadre di pulizia e le “affitta” al servizio pubblico, in primo luogo al HSAP, la società della vecchia parte del metro ATENE-Pireo. OIKOMET si rifiutava di pagare ai lavoratori il “premio natalizio”, un supplemento salariale per i giorni di Natale, che è da tempo obbligatorio. Kostadina Kuneva ha rifiutato ogni svendita della lotta dei lavoratori e la direzione aziendale ha dapprima cercato di spaventarla licenziando la madre e in seguito con ogni tipo di minaccia fisica. L’attacco criminale con l’acido solforico è un atto per terrorizzare non solo Kostadina ma anche i lavoratori immigrati che lottano contro il super sfruttamento e che, anche se in minor numero, hanno partecipato alla rivolta di dicembre. Kostadina Kuneva ha fatto parte dei dirigenti sindacali che hanno occupato la sede del GSEE. Il suo sindacato unitamente a quello dei pony express (il cui segretario è Kyriakos Moutidis dell’EEK) sono le due organizzazioni che ufficialmente presero posizione per partecipare e sostenere l’occupazione di tre giorni della sede della burocrazia sindacale, chiedendo lo sciopero generale e il rilascio di tutti gli arrestati nella rivolta successiva alla morte di Alexis Grigoropoulos.
Per protestare contro l’attacco omicida della nostra compagna di battaglie Kostadina Kuneva, la sede della HSAP (la compagnia di metrò dove stava lavorando come addetta alle pulizie) nella zona di Omonia, al centro di Atene, è stata occupata da giovani e lavoratori radicali e una serie di azioni di solidarietà sono state decise in assemblea generale.
Per i sindacalisti e lavoratori che vogliono esprime la loro solidarietà a Kostadina Kuneva questo è l’indirizzo e-mail del suo sindacato: pekop1999@gmail.com
Il sito del sindacato è www.pekop.formyjob.net
(comunicate i messaggi di solidarietà anche a noi a questo indirizzo : eek@ath.forthnet.gr
Domani una manifestazione è stata convocata ad Atene dall’assemblea dell’occupazione dell’HSAP in solidarietà con Kostadina. Nello stesso giorno i lavoratori manifesteranno anche contro l’apertura dei negozi di domenica (sinora in Grecia non era permesso) e saranno fatti dei picchetti.
Quindi anche se in maniera un po’ caotica, la rivolta contro la repressione poliziesca dopo la morte di Alexis si sta allargando alle lotte dei lavoratori greci ed immigrati contro il supersfruttamento e il terrorismo dei capitalisti.
Savas Michael, December 27, 2008
Diciottesimo giorno di rivolta in Grecia
Oggi migliaia di studenti medi e delle scuole inferiori, maestri, professori universitari e lavoratori hanno nuovamente sfilato ad Atene contro la repressione dello stato e del governo assassino, dimostrando chiaramente che, come dice lo slogan dei giovani: “Natale è posticipato, la rivolta no”.
Alcuni slogan ovviamente, contengono lo spirito del Natale, come quello nuovo che dice (in una traduzione approssimativa): “La rivolta è dappertutto, il caos è ovunque, oggi anche Cristo è un hooligan come noi).
In Piazza Syntagma, di fronte al Parlamento e all’ormai famoso albero di Natale del sindaco di destra di Atene, modello e simbolo della volgarità del nostro governo, sotto la sorveglianza ora di unità speciali di dozzine poliziotti in piena tenuta antisommossa , abbiamo cantato una nuova versione delle canzoni natalizie: “ Oh Albero di Natale, oh Albero di Natale, come ci piaci quando bruci.”
È importante dire che molti appartenenti alla gioventù comunista dello stalinista CP/KKE, disgustati dall’atteggiamento reazionario e progovernativo della loro direzione, che si è opposta con violenza alla rivolta, si sono uniti alla manifestazione di oggi, alcuni di loro sfilando con il nostro spezzone trotskista. Il quotidiano del KKE, Rizospastis, ha attaccato con veemenza anarchici, il NAR e l’EEK (questi ultimi due alleati nel fronte di sinistra radicale “MERA”) definendoli dei pericolosi hooligans. Contemporaneamente la loro deputata Liana Kanelli, una giornalista ultranazionalista, ha invitato alla suo programma radio su “City 99.5” il deputato del partito Laos di estrema destra, Thanassis Plevris, un noto fascista e violento antisemita.
Alla fine della manifestazione ad Atene (dopo alcuni inevitabili scontro con la polizia) sono state indette delle riunioni per discutere le azioni future. Alcuni sindacati di classe si sono incontrati per organizzare una campagna per un nuovo sciopero generale. Il Consiglio Esecutivo dell’ADEDY (Federazione Nazionale dei lavoratori del pubblico impiego) ha annunciato la propria decisione per uno sciopero generale, probabilmente per la data del 21 gennaio ed ha chiesto alla GSEE (Confederazione Generale del Lavoro) di aderirvi e di trasformarlo in un sciopero generale nazionale dei settori sia pubblici che privati.
A causa della minaccia di irruzione poliziesca nel Politecnico e nella facoltà di Economia, l’occupazione è stata cancellata sino al Gennaio 2009. Invece alla facoltà di Legge ancora occupata, l’assemblea generale di oggi ha votato a maggioranza la proposta dell’EEK per continuare l’occupazione durante le vacanze. Sono state pianificate delle attività per il periodo natalizio e molti artisti hanno volentieri deciso di contribuire a trasformare questi giorni in un vero e proprio Festival degli oppressi, con rappresentazioni teatrali, concerti, proiezioni, ecc. Il pericolo di un attacco poliziesco è naturalmente presente; quindi serve vigilanza, così come internazionalmente la solidarietà dei nostri compagni.
Il 5 e 7 gennaio Il Coordinamento Nazionale dei Comitati degli Studenti si incontrerà e sarà deciso un nuovo giorno di mobilitazione per il 9 di gennaio, anniversario dell’assassinio nel 1991del professore di sinistra Nicos Temboneras, per mano degli squadristi dell’organizzazione giovanile del partito di destra di governo, New Democracy.
Gli eventi di questo mese di dicembre 2008, sembrano essere solo il preludio ad una nuova incombente tempesta per il 2009.
Savas Michael, December 23, 2008








