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SINDACATI E SINISTRE VARINO PROGRAMMA ATTORNO A COMUNI OBIETTIVI
Marco Ferrando: agenzie di stampa sull' orario di lavoro
24 Dicembre 2008
Roma, 23 dic. - (Adnkronos) - «Sconcerta l’improvvisa convergenza di Confindustria, sindacati, e addirittura il Prc, attorno alla proposta del ministro Sacconi sull’orario di lavoro. Dietro il paravento di improbabili preoccupazioni ’socialì, la proposta del governo ha un solo scopo: alleggerire la spesa pubblica per gli ammortizzatori, nel mentre evita di estenderli a piccole imprese, precari, immigrati. Sarebbe questa ’la svoltà?». Lo dichiara Marco Ferrando del Partito comunista dei lavoratori.
«Invece di pendere dalle labbra di Sacconi -aggiunge Ferrando- i sindacati e le sinistre dovrebbero varare unitariamente un proprio programma di emergenza contro la crisi attorno a comuni obiettivi di lotta: il blocco generale dei licenziamenti, l’estensione del diritto di cassa integrazione a tutti i lavoratori, la riduzione generale e progressiva dell’orario di lavoro a parità di paga, per redistribuire fra tutti il lavoro esistente. A pagare i costi di queste misure siano
chiamati le banche, i grandi patrimoni, le spese militari e i privilegi del Vaticano».
«Il nostro partito -conclude Ferrando- avvierà a gennaio una specifica campagna per la nazionalizzazione delle aziende in crisi, sotto controllo operaio e senza indennizzo per i grandi azionisti: una misura drastica di difesa dei posti di lavoro e di risparmio delle risorse pubbliche oggi regalate agli industriali».
(ANSA) - ROMA, 23 DIC - «Sconcerta l’improvvisa convergenza di Confindustria, sindacati e addirittura Prc, attorno alla proposta del ministro Sacconi sull’orario di lavoro. Dietro il paravento di improbabili preoccupazioni ’socialì, la proposta
del governo ha un solo scopo: alleggerire la spesa pubblica per gli ammortizzatori, nel mentre evita di estenderli a piccole imprese, precari, immigrati. Sarebbe questa ’la svoltà?». Lo dice Marco Ferrando,leader del Partito Comunista dei Lavoratori.
«Invece di pendere dalle labbra di Sacconi - aggiunge - i sindacati e le sinistre dovrebbero varare finalmente un proprio programma d’emergenza contro la crisi attorno a comuni obiettivi di lotta: il blocco generale dei licenziamenti, l’estensione del diritto di cassa integrazione a tutti i lavoratori, la riduzione
progressiva e generale dell’orario di lavoro a parità di paga, per redistribuire tra tutti il lavoro esistente. A pagare i costi di queste misure siano chiamati le banche, i grandi patrimoni, le spese militari e i privilegi del Vaticano. Il Pcl
avvierà a gennaio una specifica campagna per la nazionalizzazione delle aziende in crisi, sotto controllo operaio e senza indennizzo per i grandi azionisti».(ANSA).








