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Giorno 12 della rivolta in Grecia ( aggiornamenti fonte Michael Savas EEK )

comunicato dell'EEK, traduzione dal sito http://www.crciweb.org/node/394

18 Dicembre 2008

Cari compagni,
nonostante la mancanza di tempo, nel mezzo delle preparazioni per lo sciopero ed il corteo di domani, vi mando il diario della lotta per darvi un assaggio di quello che facciamo qui, un segno di ciò che avverrà ovunque in questo periodo di crisi capitalista mondiale!
Saluti internazionalisti
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Gli sviluppi di questi giorni girano attorno allo sciopero di 4 ore del settore pubblico annunciato per domani giovedì 18 dicembre dall’ ADEDY, la Federazione Nazionale del Pubblico Impiego (guidata da sindacalisti del PASOK [Partito Socialista Panellenico] ma in cui sono presenti anche altre forze, inclusa la sinistra rivoluzionaria e l’EEK). Il PASOK non ha incluso la Confederazione Generale del Lavoro-GSEE (che copre il settore privato) nell’azione, e ha deciso di organizzare solo un raduno formale davanti al parlamento per il giorno dopo, venerdì 19 dicembre per protestare contro la nuova finanziaria del governo. Per aggiungere confusione, gli stalinisti hanno organizzato con il PAME, il sindacato del KKE, una propria manifestazione separata (come sempre) per il giorno prima, oggi 17 dicembre. Il governo e la polizia hanno chiesto che il corteo del PAME/KKE si svolga ordinatamente, “senza danni alla proprietà e all’ordine pubblico”...
Ieri durante l’incontro dei capi del GSEE nel loro quartier generale, una delegazione di giovani ha chiesto loro di partecipare allo sciopero del 18 dicembre e di indire lo sciopero generale. I burocrati del GSEE hanno rifiutato. Così oggi, di prima mattina, lavoratori arrabbiati hanno occupato il quartier generale del GSEE trasformandolo in un centro di azione! Striscioni sono appesi a tutti i lati dell’edificio neoclassico chiedendo lo sciopero generale, solidarietà alla rivolta studentesca e il rilascio degli arrestati. Tutte le forze dell’ordine, ovviamente, hanno denunciato l’occupazione come “atto di anarchici”. Ci sono sì anarchici nell’occupazione del GSEE come ovunque, ma ci sono anche i sindacati di classe, militanti e sindacalisti dell’EEK e molti altri indipendenti.
Un’altra sorpresa di prima mattina è stata l’occupazione per 3 ore dell’Acropoli da parte dell’organizzazione studentesca SYRIZA che ha innalzato un grosso striscione con la parola “resistenza” in diverse lingue e chiamando tutte le forze europee in difesa dei diritti democratici il 18 dicembre.
A mezzogiorno il movimento studentesco ha circondato i Tribunali centrali della capitale greca chiedendo il rilascio di tutti i fermati in attesa di processo. Sono seguiti scontri con la polizia antisommossa, ma ormai questa è una routine giornaliera.
A Petras l’odioso avvocato dell’assassino, il signor Kouyias ha convocato una conferenza stampa per annunciare di aver comprato il 50 per cento della squadra locale di calcio Panaichiki, ma di esser stato oggetto di lanci di pietre e molotov lui e la sua scorta, la polizia antisommossa.
Nelle partite di calcio i tifosi di tutte le squadre espongono striscioni che onorano Alexis e condannano la polizia. Diverse volte i tifosi hanno mandato all’ospedale poliziotti che tentavano di togliere questi striscioni.
Domani ci sarà ad Atene un grande corteo unitario degli studenti, sindacalisti, insegnanti, lavoratori della sanità, etc. Marce simili ci saranno in altre città greche, a Thessalonica, Patras, Ioannina, Volos, Larissa, etc.
Venceremos!
Savas Michael, 17 December 2008

(tradotto da Danilo Serratore - PCL Sez di Firenze)

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FONTE

  • unidanilo@katamail.com